valentino rossi a indianapolis

IL DOTTOR ROSSI MARCA VISITA - CON L’ENNESIMA RIMONTA, VALENTINO ROSSI ARRIVA TERZO A INDIANAPOLIS E MANTIENE LA TESTA DELLA CLASSIFICA MONDIALE - AD AGOSTO CI SONO ANCORA DUE APPUNTAMENTI DIFFICILI, BRNO E SILVERSTONE - DA SETTEMBRE TOCCA AI 'SUOI' CIRCUITI

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valentino rossivalentino rossi

Massimo Calandri per “la Repubblica”

 

«Ho perso solo pochi punti da quei due», sorride Valentino. Ed è felice come avesse vinto, perché il 3° posto ha un sapore buono che lo avvicina un poco di più al 10° titolo. Il pesarese mantiene la leadership mondiale. E' vero, Lorenzo gli ha rosicchiato 5 punticini in classifica (il maiorchino è a -9), e Marquez l' Americano (-56) con la terza vittoria della stagione comincia sul serio a credere in una rimonta che sarebbe impossibile per chiunque, non per lui.

 

valentino rossi a indianapolisvalentino rossi a indianapolis

Intanto è passato un altro gp, di sicuro quello meno amato- «Su questa pista Jorge e Marc sono molto più forti di me» - ne mancano otto al termine e il Dottore è lì davanti.

 

Un gigante di 35 anni che ha fatto impazzire il pubblico di Indianapolis con l' ennesima rimonta in partenza, ma soprattutto per la grinta con cui nell' ultimo dei 27 giri ha ripassato Pedrosa - «Come ho fatto? Semplice: avevo più voglia di lui» - prendendosi di forza il decimo podio consecutivo dell' anno.

 

Ha confermato di avere la testa, il talento e la moto per regalarci un' altra impresa, forse la più bella di tutte. Il 'catenaccio' per ora ha pagato, ma non è finita. Anzi. «Ad agosto ci sono ancora due appuntamenti difficili, Brno e Silverstone. Dovrò cercare di limitare i danni, perché da settembre tocca ai 'miei' circuiti (Misano e poi Motegi, Phillip Island, Sepang, Valencia) e la musica cambierà».

valentino rossi a indianapolis  valentino rossi a indianapolis

 

Però se vuole tornare campione Valentino dovrà migliorare ancora: «Soffro troppo nei giorni delle prove, finisce che ogni volta parto lontanissimo. E' colpa mia, devo lavorare su me stesso». Parole sante. Ieri al via ha cominciato dalla terza fila, complice l' ottavo tempo nelle qualifiche. Sembrava indemoniato, quarto dopo solo una tornata, ma intanto la coppia rivale era già volata via.

 

Non si è arreso, no. Rosicchiando un decimo a giro ha braccato l' altro della Honda, il piccolo Pedrosa che s' era messo di mezzo, superandolo quando ne mancavano 10.

«Se il giorno prima avessi corso come dovevo, partivo dalla seconda fila e gli stavo subito addosso. Magari non vincevo, ma sarebbe stata un' altra storia».

 

Il passo è rimasto buono fino al termine, ma Dani lo ha ripreso due volte: lo spagnolo aveva l' ordine di rubargli punti preziosi per favorire il compagno di squadra, e stava per fare un buon lavoro. Però Rossi aveva più voglia di lui e probabilmente di tutti. «Stargli davanti è stato cruciale.

 

valentino rossi  valentino rossi

Perdere 4 punti da Jorge tutto sommato non è male». Il compagno di squadra invece si era imposto a modo suo, prendendo la testa e gestendo la gara come gli piace fare. Illuso.

 

Marquez lo ha tallonato per 22 giri e poi lo ha infilato con candida prepotenza, vincendo un altro gran premio stelle e strisce: qui a Indy è la terza volta consecutiva - solo Schumacher, in F1, è riuscito a fare meglio con 4 - in tutto i suoi successi negli Usa salgono a 9 su 9. E tuttavia al traguardo il pubblico statunitense ha festeggiato soprattutto il 'vecchio', infinito eroe italiano.

 

gran premio di indianapolisgran premio di indianapolis

Marc se ne fa una ragione e pensa ad altro: never give up, mai arrendersi, sussurra puntando ad infilare un' altra serie da 10 come gli riuscì la stagione passata. Potrebbe anche non bastare, con un Valentino sempre sul podio. «Non faccio calcoli, penso solo ad andare più forte di tutti e i conti li faremo alla fine», taglia corto il ragazzo prodigio.

 

Per la Ducati è stata un' altra giornata difficile. Iannone ha chiuso saggiamente quinto, e di più non poteva fare. Ma nel giorno del suo ventiseiesimo compleanno deve cedere il terzo posto del ranking a Marquez.

 

gran premio di indianapolis  gran premio di indianapolis

Campione di sfortuna Dovizioso, che al via è stato toccato da Crutchlow e si è ritrovato in fondo al gruppo: il nono posto, giusto davanti ad un buon Petrucci con la Gp14 versione Pramac, è un risultato caparbio ma grigio. Il motociclismo italiano continua a restare nelle mani di Valentino. Che sorride, e se lo merita.