DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Eh ma l'Inter ha solo culo.
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— Gio?|AoT spoilers (@_sashabraus__) April 23, 2022
Davide Stoppini per gazzetta.it
E’ dolce la notte dell’Inter, che vola da sola in testa alla classifica: a San Siro l’ex Mourinho non fa male, i nerazzurri dominano la Roma (3-1) e sorpassano il Milan, atteso domenica sera nella seconda sfida dell’incrocio Capitale, contro la Lazio. Miglior modo non poteva esserci per aprire una settimana che lo stesso Inzaghi ha definito “importantissima” per lo scudetto: in ogni caso, a prescindere da quanto accadrà all’Olimpico, l’Inter si è guadagnata la possibilità di andare in testa mercoledì nel recupero di Bologna.
PRIMO TEMPO
La posta in palio è alta, ancor più per l’Inter che per la Roma. Ed è per questo che in avvio le due squadre si studiano: i ritmi non sono alti, la squadra di Mourinho palleggia, quella di Inzaghi sta bene attenta ad aggredire. Nessuna delle due formazioni riesce a trovare l’uomo libero sulla trequarti in grado di innescare gli attaccanti. Ecco perché per arrivare alla prima vera occasione bisogna aspettare il minuto 19: Calhanoglu gode di una libertà inaspettata ai 30 metri, dalla sinistra si accentra, ha il tempo di controllare il pallone per ben due volte prima di scaricare in porta un estro sul quale ci vuole un grande intervento di Rui Patricio, poi Lautaro in ritardo sul tap-in commettendo fallo su Mancini. La partita a quel punto si stappa.
Mkhitaryan dall’altra parte – è il 20’ – prova a imitare Calhanoglu, ma la sua conclusione dal limite finisce a lato. Il minuto chiave è il 30’. La Roma costruisce la chance più grande dei primi 45 minuti: punizione di Pellegrini e colpo di testa da ottima posizione di Mancini, che però non trova lo specchio. L’azione riparte velocemente, siamo già dall’altra parte: Dzeko si stacca, gioca di sponda per Calhanoglu che trova un corridoio perfetto per Dumfries. Zalewski tiene in gioco l’olandese non allineandosi con i compagni, Dumfries va fino in fondo e trova l’1-0.
E’ qui che la Roma manca, non riuscendo a trovare la reazione giusta. E l’Inter al 40’ trova il raddoppio: Calhanoglu recupera su Pellegrini un pallone nella propria trequarti e pesca Perisic con un gran pallone in verticale, il croato rientra e appoggia lateralmente per Brozovic, che a sua volta rientra e con il destro trova il palo lontano per il 2-0. Ci sarebbe quasi tempo per il tris, quando al 45’ Dimarco con un cross dal fondo pesca Dumfries, che salta sulla testa di Zalewski ma non trova la porta.
SECONDO TEMPO— Si riparte senza sostituzioni. La Roma si fa viva subito: dopo 35 secondi Pellegrini va via a De Vrij ma non riesce a concludere né a trovare l’assist (bravo Dimarco a chiudere), poi Oliveira cicca una buona chance dal limite. Ma è un fuoco di paglia. L’Inter risponde con Lautaro, che prima si conquista l’angolo, poi sul corner – minuto 6 – sfrutta una libertà incredibile e di testa trova il 3-0, oltre che la quarta rete personale nelle ultime tre partite.
La vittoria è in cassaforte, la Roma ha un sussulto d’orgoglio con una conclusione di Pellegrini che però non impensierisce più di troppo Handanovic. I primi cambi arrivano al minuto 63: dentro Bastoni e Correa per Dimarco e Dzeko nell’Inter, nella Roma ecco Veretout e Perez per Pellegrini ed El Shaarawy. La partita non ha più storia, anche i ritmi si abbassano. Così Inzaghi pensa di risparmiare qualche minuto a Brozovic e Perisic, fuori per Gagliardini e Gosens. Solo a quel punto i tifosi dell’Inter possono…distrarsi: ecco, al minuto 73, l’omaggio a Mourinho, che saluta i suoi ex tifosi. In campo si vede una mezza follia di Karsdorp, che mette in difficoltà con un retropassaggio Rui Patricio, al punto che Lautaro per poco non fa 4-0. Mou pensa anche a Leicester, toglie anche Abraham per Shomurodov.
E proprio quest’ultimo al 40’ pesca l’assist a centro area per Mkhitaryan che di destro fa 1-3. Troppo tardi per innescare una rimonta, anche se Perez al 46’ conclude troppo morbido col sinistro da ottima posizione sprecando il 2-3. Esulta Inzaghi, per la classifica e per il suo derby personale con la Roma: è la terza vittoria su tre partite in stagione.
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