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NDO KOYO KOYO! LA NUOVA DIRETTRICE DELLA BIENNALE D'ARTE DI VENEZIA È KOYO KOUAH - SARA’ LEI A CURARE LA 61ESIMA EDIZIONE DELLA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE NEL 2026. LO HA DECISO IL CDA SU PROPOSTA DEL PRESIDENTE PIETRANGELO BUTTAFUOCO – KOYO KOUAH, CRESCIUTA IN SVIZZERA E POI TRASFERITASI NEGLI ANNI NOVANTA A DAKAR, IN SENEGAL, DAL 2019 È DIRETTORE ESECUTIVO E CURATRICE CAPO DEL ZEITZ MUSEUM OF CONTEMPORARY ART AFRICA A CITTÀ DEL CAPO...
(ANSA) - Koyo Kouoh è la nuova Direttrice del Settore Arti Visive della Biennale di Venezia, con l'incarico di curare la 61/a Esposizione Internazionale d'Arte nel 2026.
Lo ha deciso oggi il Cda della Biennale, su proposta del presidente Pietrangelo Buttafuoco. Koyo Kouoh (Camerun/Svizzera) è dal 2019 Direttrice Esecutiva e Chief Curator dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa a Città del Capo, in Sudafrica.
È stata Direttrice Artistica fondatrice di Raw Material Company, un centro per l'arte, la conoscenza e la società a Dakar (Senegal). Ha fatto parte del team curatoriale di documenta 12 (2007) e documenta 13 (2012).
"L'Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia - ha commentato Koyo Kouoh - è da oltre un secolo il centro di gravità dell'arte. Artisti, professionisti dell'arte e dei musei, collezionisti, galleristi, filantropi e un pubblico in continua crescita si riuniscono in questo luogo mitico ogni due anni per cogliere il battito dello Zeitgeist.
È un onore e un privilegio unici seguire le orme degli illustri predecessori nel ruolo di Direttore Artistico e creare una mostra che spero possa avere un significato per il mondo in cui viviamo attualmente e, cosa più importante, per il mondo che vogliamo costruire". Per il presidente Buttafuoco "la nomina di Koyo Kouoh è la cognizione di un orizzonte ampio di visione nel sorgere di un giorno prodigo di parole e occhi nuovi. Il suo sguardo di curatrice, studiosa e protagonista nella scena pubblica incontra, infatti, le intelligenze più raffinate, giovani e dirompenti. Con lei qui a Venezia, La Biennale conferma quel che da oltre un secolo offre al mondo: essere la casa del futuro".
Koyo Kouoh ha organizzato mostre significative come 'Body Talk: Feminism, Sexuality and the Body in the Works of Six African Women Artists', presentata per la prima volta a Wiels a Bruxelles nel 2015. Ha curato 'Still (the) Barbarians', la 37/a edizione di Eva International, la Biennale d'Irlanda a Limerick nel 2016 e ha partecipato alla 57/a Carnegie International a Pittsburgh, Pennsylvania (Usa), con il progetto espositivo 'Dig Where You Stand' (2018), una mostra nella mostra, tratto dalle collezioni dei Carnegie Museums of Art and Natural History. Ha curato il Programma Educativo e Artistico di '1-54 Contemporary African Art Fair' a Londra e New York dal 2013 al 2017. È stata l'iniziatrice del progetto di ricerca 'Saving Bruce Lee: African and Arab Cinema in the Era of Soviet Cultural Diplomacy', co-curato con Rasha Salti presso il Garage Museum of Contemporary Art a Mosca, e la Haus der Kulturen der Welt a Berlino (2015-2018).
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