DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI…
Estratto dell’articolo di Luca Valdiserri per il Corriere della Sera
Si dice spesso che un allenatore in scadenza di contratto ha poca forza nella gestione dello spogliatoio. L’accordo tra José Mourinho e la Roma scadrà a giugno 2024 — come quelli del general manager Tiago Pinto, di Rui Patricio e Spinazzola, mentre Lukaku è in prestito secco dal Chelsea e Dybala ha una clausola facilmente scalabile — ma era difficile pensare che bastassero sei giornate di campionato per far scoppiare la crisi del terzo anno. La sintesi è comunque che i Friedkin non hanno intenzione di esonerare Mourinho e che Mourinho non ne ha di dimettersi. Se non succedono altri disastri – il calendario aiuta: Frosinone in casa e Cagliari in trasferta nelle prossime due giornate — si andrà avanti fino alla naturale scadenza. Poi, sarà quel che sarà.
Obiettivo Champions, ma così è lontana
MEME SULLO SPOT DELL ESSELUNGA E LA SCONFITTA DELLA ROMA CON IL GENOA -
Da qui a giugno, però, ci sono sei mesi da gestire bene per non buttare tutto all’aria, aggravando ancora conti in sofferenza e prospettive di calciomercato. Ma a questo punto i piani della presidenza giallorossa e quelli dello Special One rischiano di non essere più comuni. La Roma ha bisogno della qualificazione alla prossima Champions League, ancora più ricca perché chi vi partecipa giocherà ancora più partite. La classifica, dopo un calendario che era ritenuto facile, è però deprimente: con 5 punti in 6 partite, la Roma è già a -10 da Inter e Milan, -8 dalla Juve, -7 dall’Atalanta, -6 da Napoli e Fiorentina. Ha subito 11 gol e solo Sassuolo (12) e Empoli (13, ma 7 presi tutti insieme proprio contro i giallorossi) hanno difese peggiori.
Le parole di Mourinho dopo l’1-4 subito contro il Genoa neopromosso, però, disegnano un altro scenario: «Mi dicono che sia il peggior inizio di campionato della Roma ed è anche il mio peggior inizio in carriera. Però ricordo anche che con me, per la prima volta, la Roma ha giocato due finali europee di fila».
(...)
La notte insonne a Trigoria
Mourinho, dopo la disfatta di Marassi, ha parlato ai canali ufficiali del club: «Devo parlare con i giocatori. Devo arrivare a Trigoria e invece di dormire devo rivedere la partita e analizzare ogni dettaglio. Lavoreremo con i giocatori e, se non possiamo farlo sul campo, perché siamo in accumulo di partite e di stanchezza, dobbiamo analizzare. Dopo queste partite non mi piace entrare nello spogliatoio emozionato, parlare di cose giuste o meno giuste.
Preferisco parlare a freddo. Lavoreremo per cercare di tornare a vincere. Il messaggio è questo: tutti insieme cercheremo di cambiare. Se guardi la classifica, ovviamente, vedi che è brutta. Abbiamo paura di stare lì? No, perché arriveremo davanti, non resteremo lì. Ovviamente però dobbiamo lavorare per vincere più partite».
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