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SOPRA LA PANCA, L’ALLENATORE CAMPA! IN SERIE A SOLO 5 CLUB HANNO CAMBIATO TECNICO: CON QUELLO DELLA PREMIER E’ IL DATO PIÙ BASSO D' EUROPA. ULIVIERI: “CIRCOLA MENO DENARO E I PRESIDENTI CI PENSANO DUE VOLTE A CAMBIARE, SPECIE IN UN CAMPIONATO CHE HA POCO DA DIRE" - RANIERI PREMIATO DALLA RAGGI IN CAMPIDOGLIO

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Carlos Passerini per il “Corriere della Sera”

 

ALLEGRI SPALLETTI SARRIALLEGRI SPALLETTI SARRI

E sì che ce l' avevamo dentro, questa cosa di cacciare gli allenatori: fino alla seconda guerra mondiale più o meno tutto tranquillo, chi cominciava la stagione generalmente la finiva, l' impennata è arrivata negli anni Cinquanta tanto che il primato di 15 licenziamenti del 1951/52 - in autunno la Triestina mandò via il leggendario Bela Guttmann, ai tempi un gigante - ha resistito sessant' anni giusti, fino al 2011/12 quando s' è toccata quota 18. Da Lippi a Rocco, da Sacchi a Gibì Fabbri, prima o poi la lettera di congedo coatto è toccata un po' a tutti: è il sistema, funziona così, adeguati o ciao, sono le regole del gioco, si diceva.

 

CONTE ANCELOTTICONTE ANCELOTTI

S' è passati dal precariato al posto fisso. La media dal 2006 era 12 esoneri. L' anno passato si è chiuso a 17 e a questo punto, cioè dopo 29 giornate, eravamo già a 14. Adesso sono 7. Il dato più significativo è però un altro: solo 5 squadre su 20 hanno cambiato, è la quota più bassa dell' Europa che conta dove davanti a tutti - a conferma che forse a volte ci facciamo idee sbagliate - c' è la Bundesliga nella quale 8 club su 18 hanno già sostituito l' allenatore. Come a dire che si può programmare tutto ma non i risultati. Anche in positivo: in Germania tutti erano convinti che il primo a restare a casa sarebbe stato il ragazzino dell' Hoffenheim, quel Julian Nagelsmann di 28 anni il cui ingaggio in estate era stato derubricato dal Rhein-Neckar-Zeitung come «una trovata pubblicitaria». È quarto.

 

Renzo UlivieriRenzo Ulivieri

Ancelotti un giorno disse che l' ossessione per gli allenatori è tipicamente italiana, ma in realtà Paese che vai storie che trovi. In Premier, dove sono fermi a quota cinque come noi, Ranieri incluso, da settimane va per la maggiore la storia di Christian Benteke, attaccante belga che negli ultimi tre anni ha giocato in tre squadre diverse e ogni volta il manager è stato esonerato. Aston Villa, Liverpool e ora Crystal Palace. Tripletta e soprannome meritatissimo: Black Cat, Gatto Nero.

 

RANIERIRANIERI

In Spagna, dove ha cambiato guida quasi un terzo della Liga, a rapporto chiuso fra Prandelli e il Valencia sono volati gli stracci con tanto di accuse e controaccuse: colpa tua, no vostra. Lì l' anno prima aveva lavorato con scarsi risultati Gary Neville: ora se la cava meglio facendo il commentatore per Sky Sport Gb anche se la settimana scorsa se n' è uscito con una proposta un po' così, vietare gli esoneri in corso, stabilendo una specie di apposita finestra di mercato.

 

«Magari fin lì è troppo, le società hanno diritto di scegliersi chi vogliono - dice Renzo Uliveri, presidente dell' associazione di categoria -. Però questa inversione di tendenza ci conforta, i nostri tecnici sono i migliori al mondo ed ecco un' altra conferma.

 

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Chiaro, contribuisce anche il fatto che circoli meno denaro e che i presidenti ci pensino due volte a cambiare, specie in un campionato che ha poco da dire. Certo, poi a guardarla sotto una luce diciamo sindacale significa che ora ci sono meno posti di lavoro, ma non si può avere tutto nella vita».

 

Si calcola che oggi in Italia lavori un solo allenatore professionista su cinque, i più giovani viaggiano e s' aggiornano, molti invece guardano e aspettano. In realtà, anche se non ne parla perché il progetto non è definitivo, Ulivieri ha nel cassetto un piano già piuttosto articolato per esportare all' estero il modello Coverciano, in sostanza fornire - dietro pagamento, e col coinvolgimento di alcuni sponsor commerciali - tecnici nostrani disoccupati alle federazioni di Paesi calcisticamente in via di sviluppo come India, Cina, Canada. Gli allenatori come lo spumante o le mozzarelle: tutte eccellenze italiane, come si usa dire ora. Idea tanto semplice quanto brillante. Però va realizzata.

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