“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Alessandro Pasini per il “Corriere della Sera”
Di qua le famose offerte indecenti, di là i campioni presunti indispensabili. La difficile arte del mercato sta nel capire che cosa è meglio salvare e uscirne con un vantaggio, cioè con una squadra davvero più forte. Facile a dirsi, meno a farsi, e i tre casi del momento ci raccontano che una soluzione sola buona per tutti non esiste.
L' offerta più clamorosa, per molti fuori mercato, è quella di Manchester United e Real Madrid per Pogba: se ci sarà l' accordo, la Juve consegnerà il ragazzo a Mourinho o a Zidane per 120 milioni. Un mare di soldi, e una plusvalenza epica da più 100. Ma tecnicamente come la mettiamo? All' apparenza, lasciare andare un Pogba è follia. Però con quei denari si possono fare tante cose e una, si sa, la Juve l' ha in testa da un po': prendere Higuain.
Obiezione: un sostituto del francese, vero unicum nel suo ruolo, non esiste sul pianeta e al momento il trio mediano titolare Khedira- Marchisio-Pjanic è molto teorico a causa degli infortuni.
Ma la Juve - già rinforzatasi con Dani Alves, Benatia, Pjanic e Pjaca - è talmente solida che potrebbe ovviare in vari modi, anche cambiando modulo. E comunque per Allegri sarebbe più complicato trovare il sostituto di un difensore-regista come Bonucci. Sembra un' eresia, ma non lo è. Così si può ragionevolmente concludere che l' operazione Pogba sarebbe un affare anche sul campo.
Opposta è la questione Higuain. Da quando è arrivato nel 2013 il Pipita è stato il Napoli, con 91 gol in 146 partite e un ruolo di capopopolo indiscusso. De Laurentiis ricorda provocatoriamente in queste ore che il Napoli è arrivato secondo anche senza l' argentino, ma ha omesso di aggiungere che nel 2013 c' era Cavani con i suoi 29 gol. Come dire: il centravanti totem, a prescindere dagli allenatori (Mazzarri, Benitez, Sarri), è indispensabile al Napoli e a Napoli.
Naturalmente, anche con i 94,7 milioni della clausola rescissoria per Higuain si possono comprare diversi giocatori. Ma un Pipita non c' è su piazza. Ecco perché l' addio, benché buono per le casse, sarebbe difficile da metabolizzare sul campo, senza contare il contraccolpo sulla città. Vista così, l' operazione non converrebbe.
Infine, Mauro Icardi. Questa è la situazione più complessa.
A parole, è incedibile; di fatto a 60 milioni l' Inter (che comunque con Ansaldi, Erkin e soprattutto Banega ora è già più forte della stagione scorsa) potrebbe salutarlo, generando una plusvalenza benedetta in tempi di fair play finanziario (Maurito venne preso dalla Sampdoria per 13 milioni nel 2013) e producendo un bel bottino da reinvestire. Certo, perdere un bomber ancora 23enne da 52 gol in 105 partite in nerazzurro sarebbe un duro colpo. Però la sua sostituzione, sia nel ruolo che nella leadership ancora tutta da costruire, risulterebbe più semplice che nei casi di Pogba e Higuain.
Nella valutazione dell' operazione molto dipenderebbe poi dall' eventuale destinazione di Icardi. Se fosse la Juventus (perché fallisce la missione Higuain) o il Napoli (perché perde Higuain), vorrebbe dire rinforzare un' avversaria. Un guaio. Ma se fosse l' Arsenal?
Nome non casuale, perché proprio ieri un banale tweet di Wanda Nara («Buon giorno ai miei amici») geolocalizzato a Londra ha ingenerato l' ipotesi che la moglie agente di Mauro fosse lassù per trattare con i Gunners. Che Wanda fosse o no in Inghilterra, Mauro dagli Usa dove si trova in tournée con l' Inter ha twittato a sua volta «#amala», giudicato subito un modo per calmare le acque.
Così, di tweet in tweet, una decrittazione dopo l' altra, in attesa che marito e moglie si mettano d' accordo se non lo sono già nel prendere tutti in giro, il caso Icardi resta fluido e la risposta al quesito di partenza - così chiara con Pogba e Higuain - ancora incerta: dove sta la convenienza tecnica per l' Inter, nel tenere Maurito o nel cederlo? Il dibattito è aperto, e l' estate ancora lunga.
2. POGBA, MANOVRA DI DISTURBO REAL DE LAURENTIIS: «IL PIPITA? SECONDI ANCHE SENZA LUI»
Filippo Bonsignore per il “Corriere della Sera”
Colpo di scena, che arriva da lontano, anche dal passato, nell' affare Paul Pogba. Il Real Madrid vuole strapparlo non tanto alla Juve, ma al nemico Manchester United. Che resta in pole, sia chiaro. Al 90 per cento il fantasista francese è diretto sulla strada che porta da Mourinho. Ma non si sa mai: l' offerta Real potrebbe superare quella inglese.
Ha la calcolatrice in mano anche Aurelio De Laurentiis: i conti, in tutti i sensi, lui li fa con Higuain: «Se andasse alla Juventus tradirebbe in primis se stesso. Mi sembra un controsenso cantare sotto la curva del San Paolo e poi trasferirsi proprio dai nostri primi avversari». Il numero uno azzurro mette così tutta la pressione addosso al Pipita, atteso in ritiro a Dimaro lunedì.
Adl lo aspetta e rilancia: «Se la Juve vuole Higuain servono i soldi della clausola rescissoria e il sì del giocatore. Per ora l' unica vera proposta l' ho ricevuta dall' Atletico Madrid circa un mese fa: 60 milioni più due o tre giocatori. Ma l' ho rifiutata: la clausola rescissoria va pagata per intero».
Vale a dire servono 94,7 milioni per il re dei bomber della serie A. I bianconeri hanno soltanto questa strada a disposizione e, pur smentendo di volerla percorrere, stanno continuando a lavorare per realizzare il grande colpo.
De Laurentiis è conscio della situazione e quindi si spinge addirittura oltre il Pipita.
Quasi preparando il terreno al suo addio. «Ricordo a tutti che siamo arrivati al secondo posto anche senza Higuain. Siamo partiti dalla C e sono orgoglioso della nostra scalata: continueremo a fare bene. Ne sono certo». Si può andare avanti anche senza di lui, quindi. «Nel caso il signor Higuain andasse all' Arsenal (altro club interessato all' argentino che ha proposto recentemente 60 milioni più Giroud, ndr) dovremmo vedere come sostituirlo: in quel caso, Dio vede e provvede...».
Finita qui? Niente affatto. La scure di De Laurentiis colpisce anche la Figc: «Tavecchio avrà circa 130 anni e si è rivolto a un centenario (il riferimento è al neo c.t. Ventura, ndr) che sposa il 3-5-2. La Federcalcio secondo me non servirebbe in un mondo moderno».
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