DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
Federica Cocchi per www.gazzetta.it
Dall'inizio del torneo non si parlava d'altro, ovvero della possibile, probabile semifinale tra Roger Federer e Rafa Nadal che, nella loro lunga rivalità non si erano mai affrontati allo Us Open. Ebbene, nemmeno questa volta succederà perché se Rafa ha eseguito il suo compito smontando in mille pezzi il giovane Andrey Rublev, Roger Federer é rimasto vittima di Juan Martin Del Potro, l'argentino che qui ha trionfato nel 2009 battendo proprio Roger in finale. "Ricordo di aver lasciato il campo con qualche rammarico" raccontava il Magnifico a proposito di quella finale ma stavolta, di rimpianti non si può parlare: 7-5 3-6 7-6 (8) 6-4 il risultato finale, che consegna a Nadal una sfida contro un Del Potro infinito.
Federer non ha fatto il Federer, ovvero non é stato chirurgico e impeccabile come sempre, mentre Delpo ha fatto il Delpo, ovvero ha buttato in campo l'apparato cardiocircolatorio e anche l'anima, sostenuto da los hinchas argentini sulle tribune dell'Artur Ashe di New York. Del Potro ha subito conquistato il primo set, ma subito dopo Roger ha riportato l'equilibrio in partita conquistando il secondo. Nel terzo, sostanziale equilibrio fino al tie break, ad altissima intensità emotiva e risultato decisivo: l'argentino ha salvato la bellezza di quattro set point e poi ha chiuso il set vittorioso. Il quarto parziale é stato decisivo.
Delpo ha strappato la battuta a Federer nel quinto game, mantenendo il vantaggio fino alla fine. "É stata una bella partita - ha detto l'argentino che contro Thiem, ha conquistato gli ottavi rimontando da due set a zero -. Abbiamo giocato bene entrambi e penso, alla fine di essermi meritato questa vittoria su un campo che oramai é di casa per me visto l'affetto".
Roger, dopo il k.o si è presentato in sala stampa molto sereno: "Ragazzi, non posso dire di aver avuto un atteggiamento negativo, ma quando sono entrato in campo sentivo di non essere al sicuro da questo match. Non ero tranquillo. Sono felice per Juan Martin, io ho avuto una stagione straordinaria e tutto quello che poteva arrivare qui era un bonus". Nessun particolare problema fisico per Roger che comunque ha ammesso: "La verità é che non sono stato al giusto livello, ho faticato troppo nei primi match".
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