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«Dimissioni? Adesso vediamo». E poi, appena mezz’ora dopo, la conferma: «Rassegno le dimissioni. Ho già parlato con il presidente Abete e con Albertini, mi sembra giusto visto il fallimento del progetto tecnico».
Tutta la responsabilità è mia
È più che rammaricato il ct della nazionale Cesare Prandelli nel commentare l’eliminazione dell’Italia dal Mondiale in Brasile, arrivata dopo la sconfitta per 1-0 nella terza giornata con l’Uruguay. E se dapprima nelle interviste tv, esprime un dubbio, più tardi, in conferenza stampa è certo: «Mi assumo tutte le responsabilità del progetto tecnico», aveva aggiunto nell’intervista ai microfoni Rai. Prandelli era fresco di rinnovo per altri due anni con la Federcalcio: avrebbe dovuto gli azzurri fino a Euro 2016. Reduce dal secondo posto a Euro 2012 e dal terzo in Confederations Cup 2013, ora se ne va.
Ben camuffati i guai del calcio italiano
«È giusto prendersi le proprie responsabilità. Prima della firma del contratto c’era la volontà di andare avanti e di proseguire questo progetto. Avevamo camuffato bene in quattro anni i problemi del calcio italiano». Il ct uscente non rinuncia, però, a ricordare come sia stato attaccato al momento del rinnovo, e si leva più di un sassolino: «Siamo stati aggrediti, sia io che il presidente Abete, come se fossimo un partito politico e ci hanno accusato di prendere, anzi di rubare, i soldi ai contribuenti. Io ho sempre pagato le tasse e non ho mai rubato i soldi a nessuno. Se sbaglio tecnicamente, invece, è un discorso diverso e mi prendo tutte le responsabilità».
CESARE PRANDELLI E NOVELLA BENINI
È stato comunque «assurdo rimanere in dieci in una partita come questa. Non ci sono stati falli cattivi o da espulsione. Non si può condizionare così una gara, l’arbitro ha rovinato la partita». Il bilancio complessivo del ct è questo: «L’Italia non supera un girone molto difficile. La prima gara abbiamo fatto bene, la seconda male. Oggi ce la siamo giocata, contro i due attaccanti più forti al mondo: l’Uruguay è forte, ma non ha mai tirato in porta. Ci possono essere stati errori: mi assumo tutte le responsabilità tecniche».
Riguardo al cambio di Balotelli, il ct ha aggiunto: «Non riesci mai a capire quando è calmo e quando è nervoso. Lo consideravo un giocatore importante, l’ho sostituito perché avevamo paura di rimanere in dieci».
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