
DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI…
IL RITIRO DELLA NAZIONALE SEMBRAVA UN CASINÒ DI LAS VEGAS – IN UNA FOTO DEL 2020 SI VEDONO ALCUNI AZZURRI DELL’UNDER 21 IMPEGNATI A GIOCARE A POKER – DELLA CHAT “LAS VEGAS” FACEVANO PARTE DIVERSI CALCIATORI, TRA CUI RAOUL BELLANOVA, SEBASTIANO ESPOSITO, ALESSANDRO PLIZZARI – LA BATTUTA DI MATTIA PERIN: “COM’È POSSIBILE CHE IN NAZIONALE NESSUNO GIOCA A POKER?” – LE CHAT DI SANDRO TONALI (“FLORENZI SI CIUCCIAVA TANTI SOLDI IN POCO TEMPO” ), IL GRUPPO “SENZA LO ZERO”, PER LE SCOMMESSE SUI SITI ILLEGALI E IL RUOLO DI PIETRO MARINONI, L’EX ARBITRO CHE FACEVA DA “REFERENTE” E HA “INIZIATO” TONALI AL BETTING…
1. CALCIO E SCOMMESSE, LA FOTO AL TAVOLO DA GIOCO NEL RITIRO DELL'UNDER 21 TRA LE CARTE DELL’INCHIESTA
Estratto da www.repubblica.it
GIOCATORI DELL UNDER 21 NEL 2020 GIOCANO A POKER IN RITIRO
Agli atti dell'inchiesta di Milano sul calcio e le scommesse illecite c’è una foto a corredo della chat "Las Vegas" che mostra gli azzurri dell’Under 21, in ritiro, impegnati a giocare a poker. Della chat, datata 2020, “composta da 4.885 messaggi”, fanno parte diversi calciatori tra i quali Raoul Bellanova (indagato per scommesse su siti illegali), Sebastiano Esposito, Alessandro Plizzari.
Gli investigatori scrivono: “Dall’analisi emerge che la chat è stata creata da Marco Sala (anch’egli calciatore, ndr) e che i partecipanti la utilizzavano per organizzare delle partite di poker in presenza durante i loro incontri per i vari ritiri della Nazionale, oltre a pubblicare le relative cifre dovute da ognuno”.
IN NAZIONALE UNO SPOGLIATOIO STILE LAS VEGAS
Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”
SANDRO TONALI CON LE FICHES E LA MAGLIA AZZURRA
«Come è possibile che in Nazionale nessuno gioca a poker? La generazione di ora… Solo a Call of duty ». Il portiere della Juventus, Mattia Perin, scherzando si lamentava della mancanza di compagni di poker: in realtà sbagliava. Perché l’Under 21 in campo fino a pochi anni fa era una riserva di giocatori di poker (e di azzardo) almeno a credere a fotografie e messaggi trovati nel telefonino di Sandro Tonali che di quel gruppo per un breve periodo aveva fatto parte.
C’è un gruppo WhatsApp per esempio che si chiamava “Las Vegas” che, secondo la polizia, serviva a «organizzare delle partite di poker in presenza durante i loro incontri per i vari ritiri della Nazionale italiana di calcio, oltre a pubblicare le relative cifre dovute da ognuno ».
SANDRO TONALI NICOLO ZANIOLO IN NAZIONALE
C’erano Tonali, Gabbia, Zappa, Casale, Sebastiano Esposito, Sala, Bellanova, Vogliacco, Beruatto, Pinamonti e Plizzari con tanto di foto con fiches e tavolo verde durante il ritiro. A giocare è anche Zaniolo. Che, però, ha i conti sotto controllo. «Mi ha scritto quello del poker che deve pagare» dice Tonali.
«Quanto devo fare?» gli chiede Zaniolo, preoccupato. «I miei scazzano, aspetta che glielo dico, altrimenti mi bloccano tutti i conti». «2.3» risponde Tonali. Che tira dentro al gioco anche altri compagni. Su tutti Alessandro Florenzi che «si ciucciava tanti soldi in poco tempo» dice Tonali all’amico allibratore De Giacomo.
Tonali, secondo la ricostruzione che fa la Polizia, lo convince a giocare sui siti di scommesse clandestini, quelli paralleli. Che chiamano «senza lo zero». Perché scrivono cifre che in realtà vanno modificate per dieci. «Frate tiratelo in mezzo a giocare senza lo zero almeno» gli dice l’allibratore, adombrando la possibilità di prendere la commissione anche per Tonali.
«Intanto prendi qualcosina tu e lui risparmia qualche cosa (...) Perché altrimenti poi io gli devo chiedere tutti insieme perché automaticamente poi un miliardo e quindi devo chiedergli per forza tutti i soldi...». Florenzi gioca sul tennis. Ma, a credere alle parole dei suoi amici, anche sul calcio. Circostanza questa che, se fosse verificata, potrebbe dargli guai con la giustizia sportiva.
NICOLO FAGIOLI CON LE FICHES E LA MAGLIA AZZURRA
Florenzi era comunque un ottimo scommettitore. Una sera stava per vincere 270mila euro. «Mi ha detto che gli manca solo il Psg…» diceva Tonali. «Vabbè dai ma è un miracolato vero» risponde l’allibratore. […]
L’ARBITRO E IL GURU DELLE SCOMMESSE «COSÌ AGGANCIAVANO I CALCIATORI»
Estratto dell’articolo diLuigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”
Non organizzatore delle scommesse dei calciatori di serie A ma solo un (forte) giocatore tra (forti) giocatori come lui, non un gestore di piattaforme illegali online ma un mero veicolatore di scommesse su quei siti per lucrarne bonus per sé: Tommaso De Giacomo si descrive così, tramite il suo difensore Vincenzo Maria Scarano, in attesa dell’interrogatorio preventivo giovedì (introdotto dalla legge Nordio) dopo il quale la gip milanese Lidia Castellucci deciderà se ordinare o meno gli arresti domiciliari, chiesti dalla Procura di Milano per esercizio abusivo di quelle scommesse i cui proventi sarebbero stati riciclati indirizzando i calciatori indebitati a pagare acquisti simulati di Rolex nella gioielleria Elysium, i cui tre soci Antonio Scinocca, Antonio Parise e Andrea Piccini sono pure destinatari di richieste di arresto non fondate per i difensori Vincenzo Maiolo Staiano e Luca Patano.
Milanese 38enne, inciampi con la giustizia in gioventù, gestore della sala scommesse Snai di proprietà della madre in via Famagosta e della sala Eurobet a Opera «formalmente gestita da un mero prestanome», De Giacomo per i pm Roberta Amadeo e Paolo Filippini non sarebbe invece un giocatore tra giocatori, ma colui che su piattaforme online non autorizzate crea il profilo e fornisce le credenziali di accesso agli scommettitori, carica il denaro ed effettua le operazioni all’interno dei profili dei giocatori, li ammette ai tavoli da gioco virtuali protetti da password, gestisce «la cassa» e regola i saldi attraverso il sistema degli orologi in gioielleria o tramite ricariche di account di prestanomi, e sollecita i calciatori più indebitati a individuare nuovi scommettitori promettendo ricompense in bonus sui conti di gioco o decurtazioni di debiti («Frate, tiratelo in mezzo a giocare senza lo 0, intanto prendi qualcosina tu e lui risparmia qualche cosa»).
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«Senza lo 0» è l’inno nazionale del gruppo. Significa che i calciatori inviavano a De Giacomo (o al suo collaboratore Patrick Frizzera oggi parimenti a rischio arresto) uno screenshot di siti legali […] per comunicare la scommessa (da piazzare invece sui siti illegali) togliendo uno zero dall’importo da scommettere realmente, perché i siti legali non consentono giocate superiori ad un certo limite («10 k, ho messo 0 in meno nella foto sennò non la prende»).
Rispetto all’accusa di essere l’organizzatore degli illeciti, però, De Giacomo può sviluppare un margine di difesa perché anche per la gip «dalla lettura delle numerose chat con Fagioli», circa 12.000, «si evince che De Giacomo non era il proprietario dei siti utilizzati, ma si è avvalso delle piattaforme per consentire il gioco agli scommettitori».
Insieme a Frizzera, cioè al socio di due società di scommesse senza mai dichiarazioni fiscali, con il quale in chat è immortalato in fotografie mentre sono «intenti sulla calcolatrice a conteggiare il debito residuo e/o a effettuare scommesse per conto del calciatore».
Il mondo dei tavoli virtuali chiusi di poker online su siti illegali, «previa corresponsione del 10% di rake (termine inglese che indica la commissione riscossa da De Giacomo)», avrebbe invece avuto per la GdF milanese come «referente principale» l’ex arbitro di serie D Pietro Marinoni, che per l’avvocato Scarano «non ha mai avuto la Porsche» delle foto sui social ma «al massimo ci si sarà seduto».
scommesse sportive clandestine
Marinoni bene o male si trova al punto di partenza di tutta questa storia per un fatto biografico narrato dal calciatore Sandro Tonali: «Chi mi ha iniziato alle scommesse è stato Marinoni che è del mio paese, è andato a scuola con mia sorella e all’epoca faceva l’arbitro (….) Questo sito non era accessibile a tutti ma era necessario ricevere un link per potervi accedere, che mi è stato inviato per la prima volta da Marinoni (…).
Settimanalmente io avevo la possibilità di saldare il mio debito in contanti che potevo versare nelle mani di Marinoni oppure a De Giacomo che incontravo all’interno di un bar in zona San Siro nei pressi dell’hotel Sheraton». «Ma proprio per le dichiarazioni di Tonali — ribatte l’avvocato — già il primo marzo 2024 la Procura della Federcalcio ha archiviato escludendo responsabilità disciplinari». E ieri dai profili social anche uno dei soci della gioielleria Elysium manda cuoricini, postati dal 32enne Scinocca per rassicurare i clienti sotto una sola parola scritta: «Operativi». Segno che lui e i suoi due soci devono avere preso bene il sequestro venerdì di 1 milione e 200mila euro sui conti della loro società, e di ben 300.000 euro trovati in contanti.
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