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RONALDO IULIANO JUVE INTER 1998
Gli allenamenti, gli infortuni, le ramanzine di Sacchi e Perez, Capello e le crisi epilettiche alla vigilia della finale di coppa del mondo nel 1998. È un Ronaldo a 360° quello che si racconta alla radio spagnola "Onda Cero" in studio assieme al connazionale Roberto Carlos, che ebbe come compagno nella sua lunga militanza nel Real Madrid. "Nei primi dieci anni di carriera mi sono allenato molto male, con me hanno sbagliato metodo di allenamento. Spesso dovevo correre come Roberto Carlos e Cafu, ma non potevo".
CAPELLO POCO SVEGLIO - "Ho subito tanti infortuni a causa degli allenamenti collettivi. I miei sono stati degli stop pesantissimi: con il primo sono stato fermo un anno e quattro mesi, con il secondo un anno e due mesi. In più, non esistevano precedenti di giocatori di calcio con una lesione di quel tipo. Non si sapeva come curarli, non si conosceva la tecnica di fisioterapia. Ma io volevo tornare, il calcio era la mia vita e non volevo lasciarlo per colpa degli infortuni".
Proprio ai tempi del Real, Ronaldo ebbe a che fare con due icone italiane della panchina, Arrigo Sacchi e Fabio Capello: "Al Real arrivai in ritardo due volte in una stessa settimana. La prima volta Sacchi mi fece una ramanzina di quindici minuti e mi multò. La seconda, prima che cominciasse, gli dissi: la ramanzina o la multa... Capello invece non era molto sveglio, non lo metto tra i migliori allenatori che ho avuto".
LA MOGLIE DI FIGO E LA FINALE DEL 2002 - A Madrid Ronaldo era conosciuto anche per la sua vita notturna ed ebbe anche la 'tirata' d'orecchie del presidente Perez: "Una volta Florentino mi disse di restare di più a casa e di non uscire così tanto. Mi fece l'esempio Figo, ma io gli risposi che con la moglie che aveva Figo, anche io sarei rimasto molto più tempo a casa".
Campione del mondo con la Seleçao nel 1994 e 2002, Ronaldo ha svelato anche un episodio sul suo malore accusato a poche ore dalla finale iridata del 1998 contro la Francia: "È stato Roberto Carlos a salvarmi. Era mezzanotte passata, eravamo in stanza e mi sono sdraiato per addormentarmi. Ad un certo punto ho avuto delle convulsioni violente e ho perso conoscenza per una quasi mezzo minuto. Tremavo e lui, all'inizio, credeva che scherzassi".
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RONALDO NAZARIO DA LIMA
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