DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Matteo Aglio per “la Stampa”
Il Gran Premio di Valencia si sta avvicinando e le fratture all' interno del team Yamaha si stanno allargando.
Se in passato era stato alzato un muro fra Rossi e Lorenzo, ora c' è una voragine. Jorge lunedì ha deciso di propria iniziativa di rivolgersi al Tribunale Arbitrale dello Sport, lo stesso a cui aveva fatto appello Valentino contro la penalizzazione inflittagli a Sepang.
Il maiorchino, tramite i suoi avvocati, ha chiesto di intervenire nell' appello, vedendosi rifiutare ieri la domanda. Non era però questo il suo vero obiettivo, bensì presentare alla corte una documentazione aggiuntiva, che è stata accolta integralmente.
La strategia di Jorge
Il suo manager, Albert Valera, ha spiegato che la volontà era quella di sottolineare come Jorge «sia parte in causa in questo processo e che la sua posizione sia tenuta in considerazione».
Lo spagnolo ritiene che la sentenza del tribunale possa influire sulle sue possibilità iridate e per questo aveva l' obiettivo di «fornire ulteriori informazioni che potessero aiutare l' arbitro unico a prendere la decisione più corretta».
Così facendo, Lorenzo si è mosso su un terreno minato e non solo perché si è schierato contro il compagno di squadra in una questione che non lo riguardava apertamente, ma anche per aver tenuto all' oscuro Yamaha fino a giochi fatti.
Schierati con Valentino
Il team, nella mattinata di ieri, si era schierato apertamente in difesa di Rossi, ribattendo a Honda che lo aveva accusato nuovamente di avere dato un calcio alla moto di Marquez a Sepang. «La Direzione gara ha dimostrato che non ci sono prove» aveva chiuso il discorso.
VALENTINO ROSSI - MARC MARQUEZ - JORGE LORENZO
In serata ha scoperto di avere un altro problema, questa volta al suo interno. Un portavoce della squadra ha affermato che Lorenzo li ha informati del procedimento nei confronti nel Tas solo quando è stata resa pubblica la decisione di respingere la richiesta di intervento nel processo. Un comportamento opposto a quello di Valentino, che aveva tenuto i vertici di Yamaha aggiornati sul suo ricorso passo dopo passo.
A questo punto, il team ha dovuto prendere una posizione e ha deciso di bacchettare lo spagnolo. Prima ha dichiarato di non essere coinvolta nella decisione di Jorge, poi di rispettarla ma di non capirla. In altri termini, Lorenzo ha deciso di intromettersi in una diatriba tra Rossi e la Federazione Motociclistica Internazionale, in cui non era direttamente coinvolto.
I rapporti interni stanno diventando sempre più tesi, soprattutto perché già in Malesia il maiorchino si era scagliato contro il compagno di squadra invocando una pena più severa e creando imbarazzo tra i vertici Yamaha.
Lunedì ha portato alle estreme conseguenze la situazione, presentando documenti che potrebbero fare la differenza nell' appello che coinvolge Valentino. Fino a Phillip Island i 2 compagni sembravano avere seppellito l' ascia di guerra, ora l' hanno in mano e intendono usarla.
ROSSI LORENZOROSSI LORENZO 2ROSSI LORENZO 1
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