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Da fanpage.it
Lazio e Roma danno vita ad un derby ad alta tensione che vincono i biancocelesti di Sarri per 3-2 ma Mourinho esce a testa altissima. Una stracittadina dall'esito incerto fino all'ultimo secondo.
La Lazio è partita fortissimo e ha trovato il gol con Milinkovic-Savic al 10′: il centrocampista serbo ha raccolto un suggerimento di Felipe Anderson a centro area e di testa ha battuto Rui Patricio. I due sono entrati in contatto mentre si sono contesi il pallone in aria: dopo qualche minuto di apprensione il numero 21 biancoceleste ha ripreso senza problemi. La squadra di Sarri è entrata in partita in maniera straordinaria e Pedro ha trovato il raddoppio concludendo un contropiede velocissimo: l'ex di turno dopo aver gonfiato la rete è corso ad abbracciare il suo allenatore che lo ha fortemente voluto alla Lazio.
I giallorossi hanno pian piano preso campo e dopo aver sfiorato il gol in diverse occasioni, Zaniolo su tutti; hanno accorciato le distanze con Ibanez: il centrale difensivo ha girato di testa un calcio d'angolo di Veretout e ha riacceso gli animi dell'Olimpico romanista.
La Roma ha provato a spingere ma ha lasciato praterie a Immobile & co: proprio il capitano della Lazio ha gestito un lancio e ha consegnato a Felipe Anderson un cioccolatino da scartare. Gara chiusa? Nemmeno per sogno. Mourinho ha inserito Shomurodov ma il più vivace è Zaniolo, che si è procurato un calcio di rigore. Veretout ha battuto Reina e ha infiammato l'Olimpico giallorosso.
Gara indecifrabile e imprevedibile fino al 90′, con le squadre che non si sono risparmiate in nessuna zona del campo. Un derby di Roma spettacolare.
MOURINHO
Il gol di Pedro tra mille polemiche. La Roma non ci sta: prima i giocatori e poi Mourinho hanno protestato con l'arbitro per una spinta su Zaniolo all'inizio dell'azione che ha portato al raddoppio della Lazio. E non un fallo qualsiasi, uno da rigore. Perché Zaniolo era in area di rigore della Lazio ed è finito per terra dopo un contatto con Hysaj.
"È fallo", ha urlato Mourinho al quarto uomo dopo il gol di Pedro. Così anche i giocatori in campo, in primis il numero 22 che ha simulato con le mani anche la spinta provocata dal terzino biancoceleste. Nessun rigore invece per l'arbitro Guida che dopo aver consultato il Var ha lasciato proseguire convalidando il gol di Pedro.
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