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"ALTRO CHE CR7 E MESSI. RONALDO IL BRASILIANO ERA SUPERIORE A TUTTI E DUE" – "SCIUSCIA’" MORIERO NON LUSTRA LA SCARPA DEL PORTOGHESE: “RONIE ERA UN MARZIANO. NEL CALCIO MODERNO NESSUNO COME LUI, NETTAMENTE IL GIOCATORE PIÙ FORTE CON CUI HO GIOCATO: SOTTO DI LUI METTO BAGGIO E TOTTI" – E POI CONTE, HAKIMI E LA NUOVA ESPERIENZA IN ALBANIA ALLA DINAMO TIRANA CON MICCOLI…

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Giulia Stronati per “Libero quotidiano”

 

ronaldo moriero

«Il calcio italiano si era un po' dimenticato di noi, ma per fortuna abbiamo trovato un imprenditore serio e ambizioso come Marco Pontrelli. Ecco perché ho scelto, insieme a Fabrizio Miccoli, di ripartire dall' Albania e dalla Dinamo Tirana. C' è un progetto biennale con l' obiettivo di riportare ai massimi livelli nazionali questa società. All' estero oggi si può lavorare meglio...». Firmato Checco Moriero, ala destra dell' Inter di Ronaldo. Dribbling e serpentine da funambolo, rimaste nella memoria dei tifosi degli anni Novanta, così come il celebre gesto dello sciuscià per omaggiare le prodezze del Fenomeno.

 

Meglio la B albanese alla Lega Pro italiana?

«Direi di si. Ormai è complicato allenare in Italia tra società in crisi e presidenti senza pazienza, che dopo 2 pareggi ti cacciano via. Senza manco guardare al lavoro fatto coi giovani. Non ci sono più progetti e si vive alla giornata in C...».

 

Con lei come vice ci sarà Fabrizio Miccoli. Un tandem nato nei mesi scorsi con la bella iniziativa umanitaria "Angeli di Quartiere" per aiutare la popolazione salentina contro il Covid-19...

«Ci conoscevamo da tempo, ma in quel momento delicato per tutti si è rafforzata la nostra amicizia. Non abbiamo fatto nulla di speciale, ma soltanto cercato di aiutare chi era in difficoltà».

 

Due come voi in campo facevano impazzire le difese avversarie...

«(Ride, ndr) Cercavamo di divertire il pubblico con le nostre giocate. Anche da allenatore ricerco lo spettacolo: voglio una squadra che giochi all' attacco.

ronaldo moriero

Anche se poi servono i giocatori bravi, sono loro che fanno la differenza. Gli allenatori incidono fino a un certo punto. Se non hai elementi validi, è dura per tutti fare miracoli».

 

Da grande ex nerazzurro un parere sul mercato di gennaio per l' Inter. Che innesti servono per centrare lo scudetto?

«Conoscendo Antonio avrà le idee già molto chiare da tempo.

Manca un centrocampista davanti alla difesa che detta i tempi e possa far girare la squadra».

 

Intanto si parla del Papu Gomez per l' attacco: l' argentino può essere il rinforzo giusto?

«È un giocatore di grandissimo livello. Da qualche anno l' Inter non ha più un elemento del genere in rosa, uno che possa risolvere la gara con un colpo di genio. Nella mia Inter c' erano Baggio e Recoba, in quella di Mourinho Sneijder. Oggi il Papu sarebbe l' ideale».

 

Lei è stato un grande esterno offensivo, Perisic non sembra particolarmente adatto al gioco di Conte, che vorrebbe uno specialista come Marcos Alonso a sinistra...

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«Quel ruolo in effetti non è coperto. Perisic fa molta fatica in fase difensiva, non può assolutamente ricoprire il ruolo di tornante. Non ha le caratteristiche giuste per il 3-5-2 di Antonio, che ha provato a insistere di lui ma si vedono le lacune nel ruolo del croato».

 

Lei e Conte siete cresciuti insieme. Era già allora così ossessionato dalla vittoria?

«Ci conosciamo da quando avevamo 8 anni. Antonio ha sempre avuto la mentalità vincente: era determinato ed applicato, mai una distrazione fin da ragazzino. Pensi che già in campo mi dava già indicazioni e ordini tattici quando giocavamo insieme. "Checco stai fermo, Checco allargati...".

 

antonio conte

Studiava gli avversari e sapeva tutto: ci riempiva di informazioni e consigli, era preparatissimo. Poi voleva sempre vincere: non ci stava a perdere neanche in allenamento. Un martello, non a caso oggi è uno dei più forti allenatori d' Europa».

 

Un aneddoto sul giovane Antonio?

«Non lo definisco un amico, ma un fratello... Lui serio e inquadrato, io un po' più esuberante. Avevamo fame di emergere e di arrivare rispetto a molti giovani di oggi che sono più agiati e si siedono subito. Le racconto questa cosa che dice tutto di Conte: da ragazzino si ruppe tibia e perone, molti dicevano che la sua carriera sarebbe finita lì. E invece grazie alla sua forza di volontà incredibile ha vinto tutto con la Juventus e giocato in Nazionale».

 

HAKIMI

Come foto profilo su Whatsapp lei è abbracciato al Fenomeno: il Ronaldo brasiliano. CR7 regge il paragone?

«Ronie era un marziano. Nel calcio moderno nessuno come lui, nettamente il giocatore più forte con cui ho giocato: sotto di lui metto Baggio e Totti, ma Ronaldo è stato superiore a Messi e Cristiano. Quello che faceva e con quella velocità non l' ho rivisto più in nessuno».

 

Un' ultima: chi è il nuovo Moriero?

«Uno con le mie caratteristiche oggi non lo vedo in giro. Ci sono laterali bravi come Hakimi di grande corsa e forza, però il mio dribbling nell' uno contro uno oggi ce l' hanno in pochi. Il ruolo dell' ala è cambiato».

ANTONIO CONTEronaldo moriero 8