DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Mario Sconcerti per il Corriere della Sera
Il Milan cambierà schema di gioco, passerà al 3-5-2 forse subito, di sicuro appena i due attaccanti titolari (Kalinic e Gomes) saranno finalmente pronti. Il vero risultato dell' Olimpico è questo. Molti in società si aspettavano un cambiamento già oggi all' Olimpico, dove la sconfitta è stata giudicata impropria, non da Milan. È vero che non esistono sconfitte di misura, ma una buona squadra ha il dovere di rimanere sempre dentro la partita. Il Milan non l' ha fatto. Si discute soprattutto di Bonucci, non sarebbe adatto alla difesa a due che lo mette sempre uomo contro uomo.
Bonucci sta giocando male, ma è tutto il Milan che è lento, prevedibile, non agonistico. La delusione è forte, veniamo da tre mesi di formidabile campagna mediatica. Non si ha idea dell' importanza del Milan nel nostro calcio, del bisogno che la macchina ne avverte. Non mi meraviglierei se toccasse a Fassone prendere in Lega il posto più importante.
Trovare improvvisamente la squadra così fragile alla prima alta marea sta disorientando tutti. Non credo tiri una buonissima aria nemmeno per Montella. Lo sbandamento è stato evidente, la manovra accademica, come se mancasse lavoro, applicazione. Io penso che non bisogna dimenticarsi mai l' obbiettivo di fondo, che è quello di tornare in Champions, cioè arrivare quarti.
Il Milan non ha il dovere di vincere, ma quello di giocare bene sì. E non sta accadendo. Intanto tornano in testa insieme Juventus e Inter (con il Napoli). Era da prima di Calciopoli che non accadeva. Nessuna delle due sta giocando benissimo, come qualità sono entrambe sotto al Napoli, ma, come ha detto Allegri, chissà cosa vuol dire giocare bene a calcio. La mia risposta personale è che tutto sta nel risultato. Perdere aiuta a perdere, non esiste una squadra che giochi bene e perda sempre. Se vinci fai bene il tuo lavoro, vai oltre il concetto di bene e male. Buoni risultati significano inoltre anche buono spettacolo, buon calcio.
Sono due i riferimenti irrinunciabili: velocità e geometria euclidea, cioè il senso delle rette su un piano. Nessuno vince seriamente giocando in modo lento. Giocar bene a calcio è disegnare in fretta itinerari corretti per il pallone. Juve e Inter lo sanno fare. Avere i grandi giocatori serve non a giocar meglio, ma a vincere più spesso. Si trova prima la giusta geometria. Per chiudere il cerchio direi che Dybala è vicino oggi a essere il migliore. Non segnerà mai quanto Messi e magari resterà un gradino più in basso. Ma fuori dalla storia, oggi assomiglia al più grande.
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