DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Marco Azzi per "La Repubblica"
Sacro e profano. Aurelio De Laurentiis era in prima fila al Duomo, ieri mattina, confuso tra i fedeli per il miracolo di San Gennaro. Ma quello di Rafa Benitez l'ha emozionato almeno altrettanto. «à stata la serata più entusiasmante da quando sono entrato nel calcio», ha scritto su twitter il presidente, all'indomani dello scintillante debutto del Napoli in Champions League, nella bolgia del San Paolo.
In 60 mila, avversari compresi, sono rimasti a bocca aperta per il successo contro i vice campioni dei Borussia Dortmund e soprattutto per il grande salto di qualità degli azzurri: proiettati dalle prodezze di Higuain e Insigne in una dimensione finora sconosciuta, ambiziosa e no limits.
L'immagine che rende al meglio l'idea è quella di un purosangue a briglia sciolta: libero di esprimere il top del suo potenziale e lanciato sul traguardo dalla mano sicura del suo conducente. «In campo ci vanno i giocatori», aveva detto il tecnico spagnolo alla vigilia, dando la falsa sensazione di voler mettere le mani avanti. Era invece un altro dei suoi metodi per motivare la squadra, trasformata a tempo di record in una macchina già quasi perfetta.
Il mondo del Napoli è girato in settanta giorni: dall'inizio del ritiro estivo in Trentino al sorprendente show dell'altra notte in Champions. Dallo staff di Benitez fanno filtrare un messaggio. «Dietro a questi risultati si nasconde solamente un segreto: lavoro, lavoro, tantissimo lavoro».
Eppure pare un miracolo, per la rapidità con cui Don Rafa è riuscito a smontare il vecchio Napoli e costruirne uno nuovo, ancora più forte dopo gli addii di Mazzarri e Cavani. De Laurentiis dovrebbe pagargli due stipendi: da manager e per il lavoro in panchina.
L'allenatore spagnolo ha prima individuato sul mercato i "pezzi di ricambio" di cui aveva bisogno, da Higuain a Reina, da Albiol a Callejon, e poi li ha sistemati tutti al posto giusto: con apparente facilità . La conseguenza sono state 4 vittorie di fila: contro Bologna, Chievo, Atalanta e Borussia Dortmund, la più prestigiosa e allo stesso tempo preziosa, per il morale degli azzurri. «Ci sarà di aiuto per crescere più in fretta: possiamo migliorare ancora».
Benitez sta dimostrando delle notevoli capacità persuasive, nei confronti dei giocatori. Ma ha bisogno dei risultati per imporre i suoi metodi, non del tutto ortodossi per il calcio all'italiana. Durante il ritiro mezza squadra gli chiese conto del blando lavoro atletico: solo schemi e tecnica individuale, neppure l'intermezzo di una corsa tra i boschi. Don Rafa rispose col solito sorriso. «Ho vinto dieci titoli, vi dovete fidare di me... «.
D'ora in poi lo spogliatoio lo seguirà a occhi chiusi: un po' per le vittorie e un po' perché gli azzurri iniziano a prenderci gusto, allenandosi quasi sempre in allegria, con il pallone tra i piedi. L'altra piacevole sorpresa è il tempo libero, che scarseggiava nel vecchio Napoli e cresce invece nel nuovo.
Il premio per il successo con il Borussia è un giorno intero di vacanza, che fa scalpore perché Hamsik e compagni lo riscuotono oggi: anti vigilia della trasferta a San Siro contro il Milan, con diecimila tifosi al seguito. All'estero capita, da noi molto di rado. Serve per responsabilizzare il gruppo, esaltarne la professionalità e diminuire lo stress. I giocatori ci stanno facendo l'abitudine, come al cambio di modulo e al turn over: le altre mosse, finora, vincenti. Benitez ha già alternato tra campionato e coppa 18 azzurri, pescando a piene mani nell'organico di cui dispone e dando più spazio ai giovani, da Insigne a Radosevic. «Tutti dovranno essere decisivi».
Cannavaro, Armero, Pandev e Mertens possono dunque scaldare i motori per il Milan, dopo avere riposato a metà settimana in Champions. La squadra ha azzerato anche le gerarchie e sta superando perfino le aspettative di Don Rafa, che si aspettava in cuor suo una crescita più graduale. «Sin prisa, pero sin pausa... », s'era raccomandato nello spogliatoio. Senza fretta, ma senza soste. Invece è una partenza sprint, in Italia e in Europa: il nuovo Napoli vola.
Rafa BenitezRafa Benitez POMPAMEO CON RAFA BENITEZ duello tra Higuain e Yepesnapoli borussia dortmund insigne Mazzarri CAM resize LA TRIPLETTA DI CAVANI ALLINTER HIGUAIN E DE LAURENTIIS jpeg
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