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CARLITO’S AWAY - TEVEZ, UNO DEI POCHI TOP PLAYER DELLA SERIE A, GELA LA JUVENTUS E ANNUNCIA DI NON VOLER RINNOVARE IL SUO CONTRATTO CON I BIANCONERI IN SCADENZA NEL 2016: VUOLE TORNARE IN ARGENTINA - MAROTTA SI CAUTELA CON SNEIJDER

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Filippo Bonsignore per il “Corriere della Sera”

 

Voglia di Argentina, voglia di casa. C’è un capitolo romantico nella storia di Carlos Tevez, il giocatore del popolo: la scelta di chiudere la carriera nel Boca Juniors, la squadra che lo ha lanciato, dopo un decennio abbondante vissuto tra Brasile (Corinthians), Inghilterra (West Ham, Manchester United e Manchester City) e Italia. L’obiettivo è tornare sul prato della Bombonera di Buenos Aires con la maglia gialloblù degli Xeneizes. Ed è questo che l’Apache ha ribadito alla vigilia di Capodanno in una videointervista al quotidiano Olè .

 

«Ho sempre detto che volevo onorare il mio contratto con la Juventus fino alla fine, ma non ho intenzione di prolungarlo perché non è quello che mi sento di fare in questo momento». 

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Una frase che ha fatto sobbalzare tutto il mondo bianconero, in allarme per un possibile addio anticipato rispetto alla scadenza del contratto prevista nel giugno 2016. Niente di tutto ciò. È stato proprio Carlitos a definire con precisione lo scenario. «La mia idea — ha spiegato — è quella di terminare il mio contratto, come tutti sanno sin dal primo momento in cui sono arrivato alla Juve. Ho ancora un anno e mezzo.

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È difficile andare via da un club quando si sta giocando bene». Una postilla significativa che testimonia la serietà dell’argentino: la parola data nel 2013 non è in discussione. Il popolo bianconero può stare tranquillo. Anche perché queste parole non hanno generato alcun terremoto in società. I vertici del club torinese erano a conoscenza delle intenzioni di Carlitos e le rispetteranno. Non c’è la volontà di arrivare a una cessione per fare cassa, né di forzare soluzioni alternative.

 

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Certo, nei pensieri dei dirigenti juventini c’era la volontà di prolungare il matrimonio e una trattativa si sarebbe dovuta aprire in tempi non lunghi. 
Non andrà così. La società ha avuto la conferma del desiderio di Tevez di tornare in patria nel 2016, quando avrà 32 anni e mezzo. Un auspicio, tra l’altro, mai nascosto. Nelle ultime settimane, altri due episodi avevano fatto pensare a un addio anticipato. Prima il tweet di presa in giro ai tifosi del River Plate postato dal fratello di Carlos, Diego Daniel.

 

«Manca poco che torni e vi faccia di nuovo la famosa gallinella» scrisse il 12 dicembre scorso, riferendosi all’esultanza con cui Tevez irrise i rivali dopo un gol nel 2004 mimando le movenze di una gallina. Poi il viaggio a Torino, di metà dicembre, del presidente del Boca Juniors, Daniel Angelici, con l’obiettivo dichiarato di convincere il giocatore di tornare «al più presto a Buenos Aires». Succederà, ma con altre tempistiche. 

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Più velocemente, invece, potrebbe sbarcare in bianconero Wesley Sneijder. La Juve (che oggi attende la risposta del Porto per Rolando) ha avuto un primo contatto diretto con l’olandese ex Inter che avrebbe dato la disponibilità a trasferirsi. Due i nodi: la clausola rescissoria di 20 milioni e l’ingaggio di 6 milioni. Sneijder è comunque la prima scelta per il trequartista, ma in corsa resta anche Shaqiri.

 

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Marotta offre al Bayern Monaco 3 milioni per il prestito e 12 per il riscatto pagabili in tre anni. Lo svizzero è anche il primo obiettivo dell’Inter: con l’ok del presidente Thohir si potrebbe pensare al prestito con l’obbligo di riscatto a 15 milioni. I nerazzurri aspettano a ore la risposta dell’Arsenal per il prestito secco di Podolski. Così il tecnico Wenger: «La loro prima proposta era uno scherzo, ora sono tornati con una un po’ più seria».