DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
1. YAMAHA, SITUAZIONE FUORI CONTROLLO: LORENZO REPLICA A ROSSI, IL DOTTORE LO FULMINA. DOPO LE QUALIFICHE FINISCE MALISSIMO
Le qualifiche sorridono a Valentino Rossi: in Malesia strappa all'ultimo respiro la terza piazza, in prima fila, e si mette alle spalle Jorge Lorenzo, quarto (nelle prime due piazze le Honda di Dani Pedrosa e Marc Marquez). Sorride, il Dottore, perché ha ottenuto quello che voleva: "Sì, sono contento perché abbiamo lavorato bene. Stavolta ero pronto e sapevo di poter spingere. La qualifica è sempre importante, ma oggi lo è ancora di più perché ho preceduto Lorenzo".
La polemica - Ma dopo il commento sulla prestazione, si torna alle violente polemiche che hanno terremotato il weekend. Tutto è iniziato con l'attacco di Rossi a Marquez, accusato di voler favorire Lorenzo nella corsa mondiale. Frasi che hanno innescato la piccata replica di entrambi i piloti, con Lorenzo che ha parlato di una "strategia" psicologica architettata dal Dottore.
Ma Rossi non ci sta, e al termine delle qualifiche ribatte ancora, rendendo sempre più incendiario il duello in casa Yamaha: "Una strategia? Una strategia è pensata a tavolino, e parte da cose non vere. Invece io ho detto solo cose vere. Normale che Marquez rispondesse, da Lorenzo non me l'aspettavo. Comunque è normale - continua Rossi -, ci si gioca il Mondiale. Lui non sente la pressione? Beato lui, io un po' sì".
Insomma, Rossi continua la sua battaglia psicologica, e dopo aver scosso la MotoGp con le prime, esplosive, dichiarazioni, rincara affermando senza giri di parole che Lorenzo non avrebbe dovuto inserirsi nella polemica. Un trucchetto psicologico, quello teso dal Vale. Resta da vedere se tra poche ore, in pista, quel "trucchetto" darà i risultati sperati.
2. ROSSI E LORENZO SEPARATI IN CASA MA VALENTINO È AL MATCH-POINT
Massimo Calandri per “la Repubblica”
Che tenerezza, quella foto.
Valentino abbraccia un ragazzino finalmente felice. Clic. Gli succede da vent' anni: bambini, abbracci, immagini. Però questa è diversa da tutte le altre, vero Vale? Circuito del Montmelò, Barcellona, giugno 2008.
valentino rossi con marc marquez bambino
Il piccolino dimostra meno della sua età, ma ha 15 anni e idee chiarissime: «Voglio diventare come il Dottore. Di più». Se posassero di nuovo insieme, magari oggi, Valentino a Marquez tirerebbe il collo. Altro che foto ricordo. «Non sono mai stato il suo idolo. Bugiardo. Ha sempre sognato di battermi e basta, il suo nome sopra il mio».
L' altro giorno gli ha ufficialmente dichiarato guerra, ma così ora è Rossi contro tutti.
Contro Marc, falso e infantile.
Contro Lorenzo, il compagno di squadra. Contro Pedrosa - ancora lui! - rinato dopo il duello in Aragona vinto il mese scorso sul pesarese. Contro Iannone l' ambizioso, che una settimana fa lo ha sfidato sul suo terreno - l' uno contro uno, ovvero: la lotta in sella - mettendolo per la prima volta al tappeto.
I piloti non credono alle favole, o fanno di tutto per rovinarle. Dopo la lunga fuga, il decimo mondiale di Valentino è lì. Lo può quasi toccare, mancano appena due gare e una è domanialle 8 del mattino. Eppure pare lontanissimo. Forse ha ragione Lorenzo quando dice che «Rossi è stato poco intelligente: a parole ha attaccato Marquez sperando di mettergli pressione, ma otterrà l' effetto opposto». Il piccolo Marc, che è diventato grande e ha perso il sorriso spontaneo di allora, gliel' ha giurata: «Cercherò di vincere a Sepang come a Valencia, e lui è meglio mi lasci in pace».
valentino rossi a indianapolis
Quel giorno di 7 anni fa, l' adolescente che sembrava un bambino chiese aiuto ad un giornalista, catalano come lui, per incontrare quello che giurava essere il suo idolo. Emilio Perez de Rozas ricorda. «Era timido, emozionato: "Davvero io e lui potremo fare una foto insieme?". Rossi arrivò, sapeva che Marc era già un campioncino: "Se ti serve qualcosa dimmelo: comando io", gli disse sorridendo ». Emilio poi c' è stato, a casa di Marquez: «Ho visto diversi poster di Valentino». Ma allora perché il pesarese dice che è tutto un trucco? La risposta la serve fredda Jorge Lorenzo: «Paura. Rossi sa che in questo momento non è abbastanza veloce. E prova a creare confusione, ad influenzare negativamente i piloti. Ma è tutto inutile».
Tira aria pesante nei box Yamaha. I due piloti del team di Iwata non si parlano più, spariti sorrisi e complimenti farlocchi. L' ordine è di scambiarsi le informazioni, ma ciascuno dei due team - Galbusera (capomeccanico) e Flamigni (telemetrista) con l' italiano, Forcada e Marelli con il maiorchino - va per conto proprio. Jorge, migliore nelle libere, sembra più spavaldo del solito. Aggressivo.
«Valentino accusa Marquez di aver 'giocato' con gli altri, in Australia. E dimentica quando lo faceva con Biaggi e Gibernau».
Domani è il primo match-ball per il pesarese. Campione se rifila almeno altri 15 punti a Jorge. «Non ho preparato nessun festeggiamento in anticipo. Scaramanzia». Gli basterebbe incorniciare una immagine sul traguardo - clic - a braccia alzate. Da solo, per sempre.
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