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Benedetto Ferrara per “La Repubblica”
Avvertenze: se un potente si toglie un sassolino dalle scarpe sarà meglio sistemare un cartello con scritto «Attenzione caduta massi». Ormai la moda è quella di comunicare pensieri entrando col piede a martello, roba che Zuniga diventa un ballerino della Scala e Pasquale Bruno un maestro zen.
diego della valle vogue fashion night out foto lapresse
Ci sta che la politica 2.0 abbia cambiato le regole per tutti: se vuoi farti sentire o imbracci il bazooka o ti affidi all’antico sistema Bruce Lee. E allora ecco Diego Della Valle che torna a fare i conti con il suo ex allenatore e antico “nemico” Cesare Prandelli. Basta una domanda sulla scelta turca e Diego scatena l’inferno in poche battute dette con la solita flemma e la solita chiarezza:
«Le dimissioni di Prandelli? Se c'è qualcuno che non si meraviglia più di nulla sui comportamenti di Prandelli quello sono io. Perché l'ho visto all'opera». Un colpo. Pausa. Ancora: «Vederlo scappare dopo il casino che ha fatto non mi meraviglia. Sta nel dna dell’uomo ».
Al dna ancora non ci era arrivato nessuno, a parte i Ris di Parma. Ma il proprietario della Fiorentina ha le idee chiarissime sul suo ex dipendente: «Prandelli è una persona che non ha le capacità per fare bene le cose. Riesce a costruirsi dei rapporti mediatici molto forti, ma quando c'è da dimostrare con i fatti manca all'appello e non ha spiegato a nessuno cosa è successo».
Aggiungerà più tardi il fratello Andrea: «Su Rossi ha detto delle fesserie, scaricare tutto su Giuseppe è stato inconcepibile» L’ex ct è a cena col sindaco di Istanbul e rimane senza parole. Non vuole commentare. Teme di innescare una escalation di accuse e contro accuse. Lui sperava di aver chiuso con quel velenoso addio datato 2010, col sospetto di tradimento da una parte e quello di essere stato gettato a forza tra le braccia di Abete dall’altra.
Ma nel calcio nessuno dimentica e le dimissioni di Prandelli, motivate come un gesto di responsabilità, adesso hanno il marchio della fuga e del disonore. L’ex ct definisce tutto questo un tiro al piccione. E intanto la maggioranza dei tifosi viola applaude Della Valle, che in poche battute ha vendicato quel “Rossi mi ha deluso sul piano umano”, soffiato da Prandelli a Istanbul.
DIEGO DELLA VALLE E FRATELLO ANDREA
Ma nella logica delle dichiarazioni alzo zero il numero uno della Tod’s ha dei buoni competitors. In questi giorni si è sentito di tutto. Anche Andrea Agnelli è andato giù duro con l’ex ct. «Prandelli si è sposato con i turchi e in Turchia la pressione fiscale è minore ». Poi arriva Macalli, che pare Bruce Willis. Il target è proprio Andrea Agnelli: «Quando io vado a lavorare, produco e pago le tasse, lui e la sua famiglia fino a oggi hanno spolpato l'Italia». Tutto molto strong. Tanto che quando spunta Galliani e dice: «L’ex ct su Balotelli non è stato elegantissimo» l’aria diventa improvvisamente vintage, come una immagine di quarant’anni fa. Già. Perché le regole sono cambiate: bum bum bum, poi domani si vedrà.
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