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Giulio Cardone per “la Repubblica”
L’uomo degli scudetti – ne ha vinti 12, due revocati con la Juve, in 14 stagioni – ora si sbilancia verso il Milan nelle parole e nei fatti. Le prime: «Io ho ancora un anno di contratto con il Psg, ma le cose nel calcio possono cambiare da oggi a domani. Se dovessi trasferirmi altrove, non guarderei solo l’aspetto sportivo, ma anche il contesto dove andrebbe a vivere la mia famiglia », dice Ibrahimovic.
Milano per lui è il contesto giusto, sì. Ci ha vissuto felice quando era all’Inter e poi nel Milan, dove nell’ultima stagione ha segnato 35 gol in 44 partite, bazzecole. Poi tre anni al Psg con 106 reti in 129 gare. Quindi non è un ragazzino, d’accordo, ma guai a dirgli che ha imboccato il noto viale. Per questo il Milan vuole riportarlo a casa e si è affidato al suo manager per riuscirci.
Le parole e i fatti, dicevamo. I secondi: Ibra e Raiola sono da ieri sera a Doha, in Qatar, dove è iniziata una trattativa cruciale sul futuro di Mister Scudetto. I due stanno parlando con Nasser Al-Khelaifi, il presidente del Psg, con l’obiettivo di chiudere senza traumi un rapporto che ha portato trofei ai parigini e tanti soldi a Ibra.
Se l’addio verrà concretizzato ( i discorsi sono andati avanti fino a tarda serata e continueranno oggi), i campioni di Francia risparmierebbero i 24 milioni lordi previsti dall’ultimo anno di contratto di Ibra, cifra da reinvestire nell’acquisto di Aubameyang, ala del Borussia Dortmund, senza stavolta infrangere le regole del fair play finanziario. E la coppia con Cavani non sarebbe male.
A Milano, Berlusconi e Galliani aspettano con ansia l’esito del blitz. Il nuovo Milan, quello tornato ricco, sarebbe pronto a offrire un biennale da 8 milioni netti a stagione più bonus allo svedese, teoricamente libero però di rescindere il legame già la prossima estate per chiudere la carriera con un altro faraonico ingaggio proprio in Qatar.
Ma per disegnare scenari c’è tempo, ai rossoneri ora interessa consegnare a Mihajlovic – oggi sarà a Casa Milan e Milanello – una squadra da scudetto, con Ibra & Jackson Martinez coppia d’attacco nel 4-3-1-2 (in Spagna assicurano che nel mirino ci sarebbe anche Arda Turan dell’Atletico Madrid, clausola da 41 milioni) e Kondogbia a centrocampo.
Preso il centravanti colombiano, è vicino il giovane francese che piace a Mancini: in questo derby di mercato è favorito il Milan, disposto a pagare i 30 milioni pretesi dal Monaco. L’Inter intanto stringe su Miranda, Motta, Imbula e Duda. A Montecarlo è stato ieri Paratici, ds della Juve, per chiedere informazioni sul terzino Fabinho e l’ala Martial, senza dimenticare lo stesso Kondogbia e il formidabile difensore Abdennour . Al Monaco interessa Llorente.
Bianconeri sempre alle prese con il caso Tevez: stanotte, dopo la sfida con l’Uruguay, l’attaccante incontrerà il Boca, poi tra domani e giovedì il vertice decisivo tra il manager Kia Joorabchian e Marotta. Filtra ottimismo su Pirlo: dovrebbe restare per un altro anno. La Roma ha chiesto Eder alla Samp (offerti 10 milioni più Politano) e oggi incontra il Genoa per Bertolacci.
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