AL VIA LE “PANCHINARIE”: ANCELOTTI AL REAL, MOU TORNA AL CHELSEA, ALLEGRI TRA PSG E ROMA

Matteo Pinci per "La Repubblica"


Per una volta, meglio, per un'estate, le stelle potrebbero restare a guardare. E lasciare la scena del mercato a chi li guida da fuori. Gli indizi sono tanti, e il grande circo del mercato, in attesa di accendersi dei nomi brillanti di fantasisti, stopper e mezzali, si scalda assistendo agli scambi in panchina tra le grandi d'Europa. Soldi da spendere per il cartellino ce ne sono pochi. Meglio allora investire sull'ingaggio di un tecnico capace di segnare la svolta. E pazienza se costa come un centravanti.

REAL E CHELSEA CAMBIANO - Mourinho, Ancelotti, magari Wenger. E poi Allegri, Spalletti, Mazzarri: il circo delle panchine girevoli è già iniziato e smuove nomi importanti. Sarà che Cristiano Ronaldo ha rinnovato il contratto con il Real, che il Bayern il colpo Goetze lo ha già annunciato, che i nomi in grado di infuocare le cronache non sono poi così tanti.

Per questo i grandi club si sfidano per assicurarsi il "manico" migliore. Ad esempio a Madrid hanno scelto Ancelotti da tempo, addirittura da febbraio, quando avevano capito che il rapporto con Mourinho era destinato a chiudersi a fine stagione. Un'intesa su tutto, un preaccordo siglato con il presidente Perez: così Carletto si è assicurato un posto di lusso al Bernabeu. Scontato oggi, dopo l'addio al vetriolo di Mourinho: "Vado dove mi amano".

Purtroppo per i tifosi dell'Inter, sarà il primo amore a riaverlo, quel Chelsea con cui lo Special vuole tornare a inseguire la Champions salutando i rancori maturati con il Real e i suoi leader (Casillas, Ramos), stufi di atteggiamenti spesso oltre il limite. Da quelle parti ne sono convinti: meglio ripartire dal più mite Ancelotti. A lui aveva pensato - costretto poi a desistere - addirittura Moratti, che non ha però abbandonato l'idea di riportare in società Leonardo.

ALLEGRI TRA ROMA E PARIGI, MAZZARRI DECIDE - Non semplice comunque convincere il dg a lasciare il Psg. Il club, grande sconfitto nella corsa a Mourinho, ha già sondato due alternative: il manager dell'Arsenal Wenger - che però poche ore fa ha giurato di voler "rispettare il contratto fino al 2014" - e il milanista Allegri.

Lui ha rotto con Berlusconi che vorrebbe in panchina Seedorf, Galliani però punta a ricucire, contando sul rapporto tra Allegri e la squadra, che univoca ha mandato messaggi all'allenatore perché resti. Eppure Max, in attesa di capire se da Parigi siano pronti a coprirlo d'oro, strizza l'occhio alla Roma: la "rosa" gli piace, il ds giallorosso Sabatini tratta per due pedine che Allegri avrebbe gradito a Milano come Astori e soprattutto Nainggolan, oltre alle cessioni di qualche scontento.

A Trigoria l'alternativa è Mazzari, che continua a prendere tempo con il Napoli per il rinnovo - De Laurentiis gli offre un biennale ma, si dice, avrebbe già contattato Di Matteo - forse perché non ha definitivamente abbandonato la speranza di finire all'Inter. A Moratti però piace pochino, meglio semmai Stramaccioni. Anche se i dirigenti parlano con tanti allenatori, in queste ore: Blanc uno dei più disposti a correre a Milano per risanare la nerazzurra. Ci sarebbe poi la remota ipotesi Spalletti, un sogno del presidente vicino ad avverarsi 15 mesi fa e quasi impossibile oggi per motivi di costi.

IBRA IDEA DI JUVE E NAPOLI, MOU CHIAMA FALCAO - Alle loro spalle, stenta a decollare il mercato calciatori. E, come al solito, ad agitarlo non manca il nome di Ibrahimovic, pronto all'ennesimo mal di pancia pilotato dal furbissimo Raiola (il suo nuovo assistito, Mkhitaryan, può sostituirlo a Parigi). Ibra vuole l'Italia, ma di ridursi l'ingaggio a livelli che gli consentirebbero di sposare la Juventus non se ne parla. Almeno per ora.

A cifre più abbordabili ci penserebbe il Napoli pronto a sostituire Cavani, forse il vero pezzo pregiato in transito: il Real sembra avanti, ma il City rimonta. E lo sceicco Mansour non avrebbe certo problemi a onorare - in barba al fair play finanziario - la clausola di 63 milioni. Il Napoli, restasse Mazzarri, si orienterebbe su Osvaldo, Hernanes e un paio di difensori di livello. Senza l'allenatore, caccia al brasiliano Damiao che piace al ds Bigon.

A Torino, per rinforzarsi, puntano a Jovetic (che preferisce l'Arsenal) e Sanchez, in uscita dal Barcellona. Ma non avrebbero problemi neanche a soddisfare le richieste del Liverpool per Suarez, in crollo dopo l'ennesima follia del vampiro del gol. Gol, da qualche anno, fa rima con Radamel Falcao. Mourinho, assistito dallo stesso agente del colombiano, il potentissimo Mendes, lo ha consigliato ad Abramovich: costo 50 milioni. Acconto, forse, per riavere a Londra lo Special one.

 

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