QUI PACCO CI COVA – “STRISCIA LA NOTIZIA” TORNA A BOMBARDARE “AFFARI TUOI”, INTERVISTANDO MASSIMILIANO DONA, PRESIDENTE DI UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI CHE, SULLA POSSIBILITÀ CHE CI SIA UN BUDGET PREFISSATO PER LE VINCITE, COMMENTA: “SE C’È UN BUDGET DA RISPETTARE, NON C’È PARITÀ DI TRATTAMENTO TRA TUTTI I CONCORRENTI. NEL REGOLAMENTO ANDREBBE SCRITTO CHE IL GIOCO NON È LEGATO ALLA FORTUNA. CHE CI SARANNO QUINDI DELLE PUNTATE NELLE QUALI SI VINCE E ALTRE IN CUI NON È POSSIBILE VINCERE. IL TUTTO PER EVITARE CHE CI SIANO CONCORRENTI DI SERIE A E ALTRI DI SERIE B…”

Da www.striscialanotizia.mediaset.it

il servizio di striscia la notizia su affari tuoi 3

Striscia la notizia ha già mostrato come ad Affari Tuoi esista un budget da rispettare e quanto frequentemente si assista a una combinazione grazie alla quale i pacchi più ricchi rimangono nella parte finale della trasmissione allo scopo di favorire il programma seguente. Anche ieri sera, prima del tanto reclamizzato biopic Champagne su Peppino di Capri, i pacchi con 100mila e 300mila sono arrivati tra gli ultimi 3. Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20:35) l’inviata Rajae intervista l’avvocato Massimiliano Dona, Presidente di Unione Nazionale Consumatori.

«Se c’è un budget da rispettare, non c’è parità di trattamento tra tutti i concorrenti. Perché gli autori, dopo un tot di puntate vincenti, possono decidere di far giocare delle partite nelle quali si vince poco, proprio per rimanere nel budget prestabilito», dichiara Dona. Insomma, ci sono concorrenti che se capitano in una delle puntate sbagliate, quelle in cui bisogna tornare nel budget prefissato dall’azienda, non vinceranno mai. Alla faccia del gioco basato solo sulla fortuna, come sostenuto dal “Dottore”, l’autore del programma Pasquale Romano.

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«Questi meccanismi andrebbero esplicitati nel regolamento. Andrebbe scritto che il gioco non è legato alla fortuna, ma che c’è un budget da rispettare. Che ci saranno quindi delle puntate nelle quali si vince e altre in cui non è possibile vincere. Il tutto per evitare che ci siano concorrenti di serie A e altri di serie B», aggiunge Dona che, come ricorda Rajae, i meccanismi di quel programma li conosce molto bene.

Infatti, in passato la Rai lo aveva invitato a partecipare alle puntate di Affari Tuoi proprio per controllare che tutto fosse regolare. «Sono stato espulso dal programma quando ho scoperto che c’era qualcosa che non andava bene», conclude il Presidente di Unione Nazionale Consumatori.

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