DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Stefano Iannaccone per www.tag43.it
GIORGIA MELONI E FRANCESCO LOLLOBRIGIDA
Una galassia variegata pronta a prendersi la scena acquisendo una maggiore visibilità. Con il tentativo di ribaltare il luogo comune secondo cui solo gli intellettuali di sinistra hanno spazio in tv e nel dibattito pubblico. Forse qualcosa in più di un luogo comune visto che la stessa Giorgia Meloni, in un comizio a Catania, si era chiesta come fosse possibile «che un partito stimato al 27 per cento» non avesse «nemmeno un sostenitore nel mondo dello spettacolo».
Domanda retorica, evidentemente. «È perché dichiarare simpatie di destra gli impedirebbe di lavorare nel mondo dello spettacolo? È questa la democrazia?», si era risposta con un filo di vittimismo la leader di FdI. Ora che Giorgia sta davvero per entrare a Palazzo Chigi le cose cambiano. Qualche vip e cantante si è già riposizionato, mentre scalpitano gli intellò, i giornalisti, gli artisti e gli storici che da sempre sono ascrivibili alla galassia della destra.
Uno dei volti più noti è Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore battitore libero che più volte ha avuto esperienze da conduttore in programmi tv tra cui la versione estiva di Otto e mezzo su La7. Nella sua carriera ha collaborato con varie testate, da Il Giornale a Panorama, ma nella lista figurano anche Il Fatto quotidiano e Il Foglio. Da sempre ha un legame con la sua regione natia, la Sicilia, a cui ha spesso dedicato riflessioni e anche qualche pubblicazione, come Buttanissima Sicilia.
MANIFESTO ELETTORALE DI VITTORIO SGARBI
Altro profilo mediatico è Vittorio Sgarbi, aspirante ministro della Cultura, noto per i suoi accessi d’ira durante le ospitate nei programmi tv. In più occasioni è arrivato anche alle mani con alcuni interlocutori: la lite con Giampiero Mughini è solo l’ultimo atto di una lunga lista. Di professione critico d’arte, è stato più a lungo parlamentare, anche grazie a una solida amicizia con Silvio Berlusconi.
Decisamente molto meno irruente è Angelo Crespi, critico d’arte e giornalista che vanta una parentesi come sottosegretario al ministero dei Beni culturali con Sandro Bondi. Uno dei punti di riferimento del pensiero di destra, in Italia, resta comunque il filosofo e scrittore Marcello Veneziani, che ha firmato articoli per le testate d’area, da Libero a Il Giornale, ma anche al Tempo e La Verità.
edoardo sylos labini foto di bacco
All’universo intellettuale conservatore appartiene Edoardo Sylos Labini, attore, regista, consulente artistico del teatro Manzoni di Milano, con un passato vicino a Forza Italia. Ex marito di Luna Berlusconi, figlia del fratello del Cav, Paolo, nei mesi scorsi ha lanciato un nuovo progetto editoriale: il mensile Cultura e identità, dopo aver già diretto, in passato, il GiornaleOFF.
Dal mondo accademico proviene Luigi Mascheroni, docente all’Università Cattolica di Milano, firma delle pagine culturali de Il Giornale con esperienze al Sole 24 Ore e Il Foglio. Tra i suoi saggi più discussi c’è il recente I libri non danno la felicità. Lo storico Giordano Bruno Guerri è un esponente a tutto tondo del mondo culturale di destra: studioso del ventennio fascista, ha spesso assunto posizioni libertarie, come ha sottolineato lui stesso. Per questo motivo è stato spesso vicino ai Radicali in alcune battaglie, soprattutto quella per l’abolizione della pena di morte.
Tra le sue ricerche, poi, figurano alcune pubblicazioni sul rapporto tra l’Italia e la Chiesa, a cui è molto vicino. Anche lui vanta una collaborazione con Il Giornale. Per quanto riguarda l’attività editoriale, va menzionata pure l’iniziativa del periodico culturale Italiani Liberi, con un’ispirazione dichiaratamente «antieuropeista». Dal 2008 è presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, la casa di Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera.
Un altro intellettuale di primo piano è Umberto Croppi, già assessore a Roma nella Giunta Alemanno. Fino al 1991, era stato nel Movimento sociale italiano, con cui tuttavia ha intrattenuto un rapporto critico che lo ha portato all’abbandono. Nel 2011, in seguito all’azzeramento della squadra al Campidoglio, ha seguito Gianfranco Fini nel partito Futuro e libertà, diventandone responsabile Cultura fino allo scioglimento. Il partito, come è noto, è stato bocciato dagli elettori.
Da allora è rimasto per lo più dietro le quinte, concentrandosi principalmente sulla scrittura di libri, fino a quando nel 2020 non è stato nominato presidente di Federculture. Altro intellettuale prestato alla politica è Massimilano Finazzer Flory, assessore alla Cultura al Comune di Milano nella Giunta Moratti (subentrò a Sgarbi). Di professione drammaturgo e regista, ha conquistato vari riconoscimenti anche negli Stati Uniti.
Il regista Renzo Martinelli rappresenta poi una sorta di idolo per i leghisti, specie quelli della prima ora, avendo concesso un cameo a Umberto Bossi nel suo film Barbarossa. Nel 2016, Martinelli si è pure cimentato nella narrazione dei fatti di Ustica. Sempre dal mondo dello spettacolo, in particolare della recitazione, arriva Luca Barbareschi, figura eclettica, passato dal ruolo di attore a quello di regista: il titolo più famoso è stato il Trasformista, realizzato nel 2002. Ma nel suo percorso ci sono tante esperienze in televisione e la (fallimentare) gestione del teatro Eliseo, affidatagli nel 2001.
Lo storico teatro romano ora è chiuso e in vendita. È stato anche parlamentare del Popolo delle libertà nella legislatura iniziata nel 2008 e finita il 2013. Come Barbareschi, anche Pino Insegno è un personaggio televisivo, di estrazione più leggera, essendo principalmente un comico. Tuttavia, è anche un doppiatore e presentatore. Di recente ha consacrato la sua appartenenza alla galassia del mondo culturale di destra, annunciando Giorgia Meloni sul palco di Piazza del Popolo, nel giorno della chiusura della campagna elettorale.
Andrea Roncato è un profilo affine, grazie alla fama conquistata in varie commedie italiane e al duo con Gigi e Andrea con Gigi Samamarchi. Nella sua carriera è stato spesso legato a Silvio Berlusconi, per cui ha simpatizzato anche in politica. Alle ultime elezioni si è poi speso per Sgarbi candidato a Bologna contro Pierferdinando Casini. E infine dalla musica arriva Beatrice Venezi, direttrice d’orchestra, che addirittura era stata indicata come possibile candidata al Parlamento per Fratelli d’Italia. Tanto per ribadire il proprio credo politico ha detto che «Dio, patria e famiglia sono i miei valori».
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