Valentina Arcovio per “il Messaggero”
dormire
Riduce lo stress e tiene lontano il cattivo umore. E ancora: aumenta la nostra produttività, ci fa sentire in forma, giovani e anche belli. A questa già lunghissima lista di effetti benefici di un buon sonno la scienza ne aggiunge un altro, forse, ancora più sorprendente: dormire bene ci fa percepire meno il dolore.
Uno studio condotto dall' Università della California, a Berkeley, ha dimostrato che un dolce e sano riposo funziona come un «analgesico naturale». Mentre, dopo una nottataccia, aumenta la sensibilità al dolore nel giorno successivo.
sesso dolore
Questo perché, secondo lo studio pubblicato sul Journal of Neuroscience il nostro cervello non produce tutti quegli ormoni che fungono da potenti antidolorifici.
Stando ai ricercatori americani, un buon sonno potrebbe fare la differenza per i pazienti in degenza ospedaliera, ad esempio dopo un intervento chirurgico.
L'ESPERIMENTO Per loro, però, le cose potrebbero essere più complicate: se è vero che dormire male fa sentire più dolore, quando si prova dolore, come spesso accade dopo un' operazione a risentirne è il sonno. Dolore e Riposo disturbato, quindi, creano un circolo vizioso.
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Per arrivare a queste conclusioni gli studiosi hanno prima condotto un esperimento su 25 individui sani: dopo una notte di sonno pieno, i ricercatori ne hanno misurato la soglia di sopportazione del dolore con stimoli caldi applicati sulle loro gambe.
Poi hanno chiesto loro di dormire poco la notte successiva e il giorno a seguire hanno nuovamente applicato gli stimoli dolorosi.
LA CURA Ebbene, dopo un sonno più breve il cervello delle persone prese a campione il sistema di produzione degli analgesici naturali del corpo è risultato, da risonanza magnetica, più «pigro» dopo una notte di riposo disturbato.
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«La perdita di sonno non solo amplifica la sensibilità al dolore - spiega l' autore del lavoro, Matthew Walker - ma blocca anche i naturali centri cerebrali dell' analgesia. Se il riposo disturbato intensifica la nostra percezione del malessere come dimostra lo studio, il sonno deve essere posto ancora più al cuore della cura del paziente, specie nei reparti ospedalieri».
Infine, in un sondaggio su oltre 230 individui gli esperti hanno confermato che anche minimi fattori di disturbo del sonno si associano il giorno seguente a una maggiore percezione del dolore, di vario tipo.
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Quasi in concomitanza con la pubblicazione dello studio americano, l' Università di Ginevra ha diffuso sulle pagine della rivista Current Biology le prove di come anche gli adulti potrebbero beneficiare dall' essere cullati mentre dormono. Essere dondolati, come si fa con i bambini, aiuti a dormire meglio anche i grandi.
Per dimostrarlo gli studiosi hanno costruito un giaciglio molto speciale, un letto a dondolo, dove far dormire 18 giovani adulti. Oscillando dolcemente per tutta la notte, il sonno dei volontari ne ha tratto vantaggio: si sono svegliati meno volte e hanno dormito più profondamente che su un letto normale.
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LA MEMORIA Gli scienziati spiegano che il movimento consente di produrre per un periodo più lungo onde cerebrali lente, che facilitano un sonno profondo e migliorano anche la memoria. Laurence Bayer, autrice dello studio, precisa che il movimento oscillatorio è stato regolato in modo da essere abbastanza lento da non causare nausea.
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