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    “A UN CERTO PUNTO HO SENTITO DELLE URLA FORTISSIME” - LA TESTIMONIANZA DI UNA CONDOMINA DEL PALAZZO DI ROMA DOVE IL 2 DICEMBRE È MORTA LA MODELLA 19ENNE FRANCESCA ROMANA D’ELIA: “SONO CORSA FUORI PER VEDERE COSA STAVA ACCADENDO. LA RAGAZZA ERA A TERRA IN UNA POZZA DI SANGUE” - FRANCESCA E IL FOTOGRAFO ERANO SALITI SUL TETTO PER SCATTARE DELLE FOTO. POI SI È SCATENATO UN ACQUAZZONE: LUI È RIUSCITO A SCAVALCARE UN MURETTO MENTRE LA GIOVANE HA PERSO L’EQUILIBRIO E…


     
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    Flaminia Savelli per "il Messaggero"

     

    IL VANO ASCENSORE DOVE E' CADUTA FRANCESCA ROMANA D'ELIA IL VANO ASCENSORE DOVE E' CADUTA FRANCESCA ROMANA D'ELIA

    Un volo dal tetto della palazzina mentre cercava riparo dalla pioggia. Un destino imprevisto che non ha lasciato scampo a Francesca Romana D'Elia, giovanissima e bellissima con il sogno della moda che coltivava da tempo.

     

    Per seguire le orme di mamma Irina, modella pure lei, e di papà Marco, fotografo professionista. La giovane, 19 anni appena compiuti, dal comune di Campagnano di Roma si era trasferita nella Capitale per studiare all'Accademia delle Belle Arti. In attesa di veder decollare la carriera.

     

    Fino al 2 dicembre: l'agenzia per cui lavorava le aveva fissato un appuntamento nel primo pomeriggio con un fotografo professionista, Matteo G., 30enne romano. Il set era nell'appartamento - studio di via dei Quattro Venti, a Monteverde, dove poi si è consumata la tragedia.

     

    LA DINAMICA

    FRANCESCA ROMANA D'ELIA FRANCESCA ROMANA D'ELIA

    «Ci siamo sentite fino a quando non è arrivata davanti al palazzo» racconta Alice Capparoni, compagna di scuola e amica stretta di Francesca Romana che racconta così quegli istanti prima del buio: «Era molto serena, amava fare gli shooting. Ed era tutto organizzato come sempre. Quel giorno - racconta Alice - eravamo rimaste d'accordo che al termine del servizio, mi avrebbe chiamata.

     

    Non mi sono preoccupata quando non l'ho sentita, pensavo solo che avesse finito troppo tardi. E invece Francesca non c'era già più. È un dramma che stiamo vivendo tutti perché era una ragazza davvero speciale, piena di vita».

     

    Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il fotografo e la modella nella prima serata del 2 dicembre sarebbero saliti sul tetto della palazzina al civico 166. Una volta arrivati però si sarebbe scatenato un violento acquazzone.

     

    IL PALAZZO DI MONTEVERDE DOVE E' MORTA LA MODELLA FRANCESCA ROMANA D’ELIA IL PALAZZO DI MONTEVERDE DOVE E' MORTA LA MODELLA FRANCESCA ROMANA D’ELIA

    Il fotografo sarebbe riuscito a scavalcare un muretto mentre la giovane, avrebbe perso l'equilibrio finendo sul lucernario e quindi lungo la tromba dell'ascensore. Un volo di oltre 20 metri: «Quella sera - ricorda Maria Liberati, condomina della palazzina - a un certo punto ho sentito delle urla fortissime. Sono corsa fuori per vedere cosa stava accadendo. La ragazza era a terra in una pozza di sangue, è stato terribile». Lo stesso racconto che riportano anche gli altri condomini ancora sconvolti per il dramma che si è consumato.

     

    LE INDAGINI

    Sul posto, insieme ai sanitari del 118, sono intervenuti gli uomini del distretto Monteverde e i poliziotti della scientifica. Gli investigatori hanno quindi ascoltato a lungo il giovane fotografo. Al momento non risultano indagati per la morte della giovane ma il caso è ancora aperto.

    ALESSIO NISI SINDACO CAMPAGNANO ROMANO ALESSIO NISI SINDACO CAMPAGNANO ROMANO

     

    L'inchiesta dunque procedere per escludere eventuali responsabilità. Intanto il comune di Campagnano si è stretto intorno alla famiglia della studentessa. «Siamo stati travolti dalla notizia - dice Alessio Nisi, il sindaco del comune alle porte della Capitale - per tutti noi, è una morte assurda. Non possiamo far altro che stare accanto a Irina e Marco».

    L'amministrazione ha sospeso tutte gli appuntamenti che erano in programma per l'8 dicembre e indetto una giornata di lutto cittadino.

     

    La famiglia D'Elia è ben nota nella cittadina: «Sono molto impegnati nel volontariato - spiega il sindaco Nisi - la stessa Francesca Romana era molto attiva nella comunità e nel volontariato. La ricordiamo tutti così: bellissima, sorridente e sempre rivolta al prossimo».

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