crisanti zaia

C’ERAVAMO TANTO AMATI (E TAMPONATI) – ZAIA E CRISANTI SONO AI FERRI CORTI: IL GOVERNATORE TOLLERA SEMPRE MENO LA SOVRAESPOSIZIONE MEDIATICA DEL MICROBIOLOGO, CHE SI È PRESO IL MERITO DELLA STRATEGIA VENETA – IL PRESIDENTE HA ELOGIATO FRANCESCA RUSSO, “VERA MADRE DEL MODELLO VENETO”, E L’EX PROFESSORE DELL’IMPERIAL COLLEGE L’HA PRESA MALISSIMO: “VOGLIONO RISCRIVERE LA STORIA”

 

 

 

Marco Bonet per il “Corriere della Sera”

 

luca zaia

Ora che l' emergenza è passata, e l' attenzione è sulla fase 2, nel Veneto portato da molti a modello nella gestione dell' epidemia esplode una lite clamorosa nella squadra capitanata da Luca Zaia (che proprio grazie ai risultati degli ultimi 3 mesi rivaleggia col premier Conte nei consensi).

 

ANDREA CRISANTI

Motivo del contendere, il ruolo di Andrea Crisanti, il professore atterrato a Padova dall' Imperial College di Londra e diventato agli occhi dell' opinione pubblica «l' uomo dei tamponi», la mente del massiccio piano di tracciamento dei contagi che contro i pareri di Oms e Iss ha permesso al Veneto di contenere il numero delle vittime rispetto a Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte.

 

LUCA ZAIA

L' interesse di giornali e tv nei confronti di Crisanti è cresciuto vertiginosamente, anche per via del suo carattere originale, ma ora che le acque si sono calmate, Zaia ha deciso di ristabilire quelli che a suo dire sono «ruoli, meriti e responsabilità». L' aveva già fatto 10 giorni fa, spiegando che soltanto lui aveva deciso di chiudere Vo' alla scoperta dei primi contagi, ordinato di fare i tamponi e isolare i casi sospetti. Era il 21 febbraio e solo il 3 marzo «Crisanti mi chiamò per propormi uno studio specifico su Vo'».

 

ANDREA CRISANTI

Una ricostruzione confermata dal sindaco di Vo', Giuliano Martini. Zaia aveva poi enfatizzato il ruolo di Francesca Russo, direttore del Dipartimento di prevenzione della Regione, sconosciuta ai più sebbene, a detta del governatore, «la vera madre del "modello Veneto"».

 

luca zaia in conferenza stampa con francesca russo

Dopo altre incomprensioni (quando Zaia sostenne che il virus «perdeva forza», Crisanti lo rimbrottò: «Non ha senso») venerdì il governatore ha voluto proprio Russo al suo fianco per smentire l' annuncio del giorno prima di Crisanti e cioè che il Veneto aveva tagliato il traguardo del «contagio zero». «Non è così - ha detto Russo - attenzione ai messaggi che lanciamo». E di nuovo Zaia ne ha approfittato per elogiarla: «È insostituibile, la vera mente del nostro piano».

 

le tose de zaia 1francesca russo

Il professore, stavolta, non l' ha presa bene: «Vengono dati meriti a persone che non ne hanno, vogliono riscrivere la storia. L' ufficio di Russo l' 8 febbraio mi intimò di non fare più tamponi a chi tornava dalla Cina. Dire che lei aveva un piano è una baggianata». Russo ha definito «scorretto» l' intervento del collega, gli ha chiesto di non mettere in dubbio la sua onestà e ha detto che Crisanti non aveva mai chiesto formalmente di eseguire i tamponi, «l' ha detto alla stampa», per poi sostenere «di essere stato travisato e di volersi attenere alle linee guida nazionali». Che in quel momento non prevedevano «tamponi di massa».

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