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"ORCEL SEMBRA ESSERE IN UN CUL-DE-SAC DA CUI DEVE TROVARE UNA VIA D'USCITA" - "LA STAMPA”: “FONTI FINANZIARIE SONO PRONTE A SCOMMETTERE CHE SE NON PORTASSE A CASA ALMENO UN RISULTATO TRA LA SCALATA A BANCO BPM O ALLA TEDESCA COMMERZBANK CI SAREBBE CHI È PRONTO A CHIEDERNE CONTO” – “QUELLO CHE GLI VIENE IMPUTATO, PIÙ CHE IL METODO E IL MERITO DELLE OPERAZIONI, SONO I MODI E L'ATTITUDINE POCO ACCENTUATA ALLA DIPLOMAZIA”
Estratto dell’articolo di Claudia Luise per “La Stampa”
I peccato originale dell'ad di Unicredit, Andrea Orcel, è un «no» detto ai tempi del salvataggio di Mps dall'allora ministro dello Sviluppo economico e oggi ministro dell'Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti.
Una poca disponibilità, allora, che l'uomo chiamato in Unicredit per portare a casa fusioni e acquisizioni (oltre a bilanci solidi e in crescita) rischia di scontare oggi, a distanza di anni.
Al momento Orcel è saldo al timone di piazza Gae Aulenti ma sembra essere in un cul-de-sac da cui deve trovare una via d'uscita.
E fonti finanziarie sono pronte a scommettere che nel caso non portasse a casa almeno un risultato tra la scalata a Banco Bpm o alla tedesca Commerzbank ci sarebbe chi è pronto a chiederne conto.
Quello che gli viene imputato, più che il metodo e il merito delle operazioni, sono i modi e l'attitudine poco accentuata alla diplomazia nei rapporti istituzionali.
Ora che il blitz su Mediobanca è in standby - Unicredit è arrivata all'1,9% del capitale e aveva depositato il pacchetto per partecipare all'assemblea su Banca Generali, poi rinviata a settembre - resta sospesa anche l'ipotesi che volesse in qualche modo lanciare un segnale di apertura astenendosi e quindi indirettamente appoggiando il fronte del «no» capeggiato da Caltagirone.
Giuseppe Castagna - PRIMA DELLA SCALA 2024
Ma diventa centrale negoziare con il governo i paletti imposti dal Golden power, che Orcel considera troppo restrittivi per andare avanti su piazza Meda. Poi, se davvero potrà portare a qualche ammorbidimento, è tutto da vedere.
Un nodo chiave è la questione russa: il provvedimento di palazzo Chigi impone a piazza Gae Aulenti di ritirarsi totalmente dal Paese prima di quanto già previsto dal banchiere nonostante questo possa portare a problemi operativi (pure per le aziende italiane che ancora lavorano lì) e di gestione dei dipendenti locali.
Altra spina nel fianco […] è il rapporto quasi azzerato […] con […] Crédit Agricole (che ha[…] il 19,8% dei Banco Bpm) con cui dovrà negoziare a breve la scadenza del contratto per i prodotti di Amundi distribuiti da Unicredit.
giorgia meloni e giancarlo giorgetti - question time alla camera
Anche su Commerzbank, dopo le dure parole del cancelliere Friedrich Merz che ha definito «inaccettabile l'approccio non coordinato e non amichevole», le possibilità […] sono ridotte al lumicino. Una mano potrebbe arrivare solo dalla Commissione Ue, che ha chiesto chiarimenti all'Italia sull'esercizio dei poteri speciali ma che spinge per le fusioni tra istituti di credito per fare passi avanti sull'unione bancaria.
Proprio la possibilità che Orcel alla fine debba cedere sul Banco potrebbe portare soprattutto la Lega a insistere sul terzo polo Mps- Banco Bpm […] caldeggiato prima dell'Ops di Unicredit. […]
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