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Da “Repubblica.it”
Il 'sì' è arrivato: Ab InBev ha accettato l'offerta di Asahi per il marchio italiano Peroni, per la britannica Meantime e per l'olandese Grolsch, che quindi cambiano nazionalità. La bionda tricolore passa così dal gruppo belga-brasiliano a quello nipponico:
anche se non è noto il valore della compravendita, nei mesi scorsi Ab InBev aveva riferito di aver ricevuto un'offerta da Asahi per 2,55 miliardi di euro per il pacchetto completo. Per un certo periodo, sembrava che anche la società filippina che produce la San Miguel fosse interessata alla Peroni.
L'operazione sarà effettuata in contemporanea con l'acquisizione della sudafricana SabMiller (che controllava i due marchi Peroni e Grolsh) da parte di Ab Inbev, una transazione annunciata a novembre scorso che vale 112 miliardi di euro.
Per ottenere l'approvazione delle autorità garanti della concorrenza che puntano a evitare un eccessivo dominio del mercato da parte un singolo attore, Ab InBev già a inizio dicembre si era impegnata cedere i due marchi.
Il deal si chiuderà effettivamente quando sarà completata anche l'acquisizione di SabMiller da parte di Ab InBev: si prevede nella seconda metà del 2016. Vista dal fronte nipponico, invece, si tratta della maggiore acquisizione della storia di Asahi, che ha voluto fortemente espandersi in Europa attraverso marchi premium:
una strategia difensiva rispetto al mercato domestico, dove l'invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida sul lungo periodo per la sostenibilità del business. Per gli analisti, la sfida del Vecchio continente è ardua: "La preoccupazione è su come si comporteranno in Europa, visto che non hanno esperienza qui e la storia della birra è molto più radicata di quanto non sia in asia", dice Masashi Mori all'agenzia americana Bloomberg.
"Sia Peroni che Grolsch sono ottimi marchi con buone quote di mercati in Italia, Olanda e Regno Unito", sottolinea invece Duncan Fox. "Dovrebbero permettere ad Asahi di distribuire i suoi marchi attraverso le reti di vendita, e credo che poteranno i brand europei anche in Giappone, in ottica premium".
Peroni fu fondata nel 1846 a Vigevano da Francesco Peroni e venne rilevata nel maggio 2003 da SabMiller, che ne acquistò un iniziale 60% per 246 milioni di dollari per poi salire al 99,8% nel febbraio 2005.
L'arrivo nella scuderia SabMiller ha consentito a Peroni di espandere la sua presenza all'estero, soprattutto grazie al marchio premium Nastro Azzurro. Dei 4,8 milioni di ettolitri di birra prodotti da Peroni (con orzo coltivato al 70% in Italia) ogni anno ben 1,3 milioni vengono venduti oltreconfine.
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