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DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER…
Riceviamo e pubblichiamo:
renzi a cernobbio con la boschi ni
Lettera 1
Caro Dago, Renzi pensa di tendere la mano agli ambientalisti dopo le polemiche sul referendum: allo studio severe norme che impediscano di trivellare i Boschi.
BarbaPeru
Lettera 2
Caro Dago, qualcuno dica alla Boschi che Emiliano non avrà il 50%+1 dei voti nella sua terra (la Regione Puglia), però almeno non ha rubato il 100% dei soldi ai risparmiatori!
Achille Gambini
Lettera 3
Caro Dago, la Nato darà sostegno alla Libia, ma dice no a una missione di combattimento. Quale tipo di sostegno, aiuterà gli anziani ad attraversare la strada?
PAPA BERGOGLIO TRA I RIFUGIATI
Pikappa
Lettera 4
Caro Dago, Renzi ha trovato un nuovo modo per aiutare gli amici banchieri: Eurobond per gestire l'emergenza migranti.
Ettore Banchi
Lettera 5
Caro Dago, "Migration compact". Un'altra roba che finisce in "act", come "Jobs Act". Forse è il caso di cominciare a fare gli scongiuri...
Mark Kogan
Lettera 6
Caro Dago, Copasir: "Nessun allarme terrorismo sulle spiagge italiane". Vogliamo nascondere i problemi sotto la sabbia?
Daniele Krumitz
Lettera 7
Caro Dago, il Papa come l'Austria: ha preso 12 migranti e con gli altri ha fatto "muro".
Eli Crunch
Lettera 8
Caro Dago, a Genova e in Liguria, per il 68,1 % degli abitanti il petrolio sversato nel Polcevera non è un problema...
Recondite Armonie
Lettera 9
Caro Dago, se i "Sì" di domenica si ripresentano ad ottobre per votare "No" al pasticcio costituzionale approvato dal Parlamento, la narrazione renziana potrebbe essere archiviata.
Spartaco
Lettera 10
Caro Dago, a Lesbo il Papa ha scelto 12 "Apostoli". Tra di essi ci sarà un Giuda?
Sasha
Lettera 11
Caro Dago, viste le modalità con cui Hillary raccoglie fondi per la sua campagna elettorale, se invece di essere americana fosse turca o egiziana, l'Onu avrebbe già mandato gli "osservatori".
Orfeo Galitelli
Lettera 12
Caro Dago, il ministro Padoan afferma che nel 2016 la crescita si consoliderà. Quindi invece che allo 0,6 avremo un Pil allo 0,7%?
Franco Giuli
Lettera 13
Caro Dago, il Papa ai migranti: "Scusate l'indifferenza". Che figura straordinaria. Francesco già chiede scusa per averne presi soltanto dodici!
Ugo Pinzani
Lettera 14
Caro Dago, dall'Inps sono partite le prime "buste arancioni". I pensionati stiano tranquilli, non è una convocazione per Guantanamo. Renzi dispone di tutti gli strumenti necessari per abbattervi anche se rimanete in Patria.
Maxi
Lettera 15
Caro Dago, da Renzi tutti si aspettavano un effetto viagra per l'economia. Invece la stima Istat del Pil per il primo trimestre 2016, +0,3%, conferma l'incapacità cronica del fiorentino nel pompare sangue al tessuto produttivo del Paese. Senza il Qe della Bce, saremmo ancora sottozero.
Pop Cop
Lettera 16
caro DAGO,
si vede che i Tedeschi devono prenotare le vacanze e quindi titolano in prima pagina di attacchi sulle spiagge di Italia, Francia e Spagna per magari riuscire ad ottenere prezzi migliori. Dopo aver condizionato a loro favore l'economia internazionale ed europea interferendo sui rapporti privilegiati che l'Italia aveva con altri Paesi, la macroeconomia italiana e a fare in modo di dirigere una marea di profughi sulle nostre coste, ora sono passati a disintegrare la nostra microeconomia... a quando la colonizzazione vera e propria? Ma cara Merkel non ce la farai: l'Italia è ripartita!...vero?
COFSKY
Lettera 17
Caro Dago, nel comunicare la scarsa crescita del Pil nel primo trimestre 2016 - un ridicolo 0,3% - il presidente dell'Istat afferma che nel 2015 risultano in condizione di "grave deprivazione" 1 milione 340 mila minori. I cittadini però ormai hanno imparato che per il Governo Renzi prima vengono i migranti e poi, se avanza qualcosa, gli italiani.
Giacomo Francescatti
Lettera 18
Caro Dago, grazie alla crisi dei migranti raccontata per immagini, il New York Times ha vinto il premio Pulitzer. Ma se sono così tanti i soggetti che ci mangiano, perché mai la "crisi" dovrebbe essere risolta?
Nereo Villa
Lettera 19
Caro Dago,
a Napoli c’è un bellissimo detto: <chiagne e fotte> ovvero piange e copula, ma in base al mancato quorum posso dire che questo motto non si addice alla maggioranza degli italiani che hanno disertato le urne. Se avessero votato tutti i pensionati che sono stati penalizzati, nonostante una sentenza della Consulta, dalla mancata perequazione, il ceto medio che negli ultimi anni ha visto ridotto il suo reddito e gli statali che aspettano, da oltre tre anni, il rinnovo del contratto, il quorum sarebbe stato largamente superato. Scendiamo in piazza per protestare per una partita di calcio, ma rimaniamo indifferenti alle cose importanti che colpiscono la nostra dignità di cittadini.
Annibale Antonelli
Lettera 20
Caro Dago, avremo un'estate movimentata. I terroristi dell'Isis potrebbero farsi esplodere sulle nostre spiagge travestiti da ambulanti. Poi l'Intelligence ha smentito. Ma come si sa, una notizia smentita è una notizia data due volte.
Roby Vasto
Lettera 21
Molti opinionisti associano le astensioni al referendum come espressione pro-Renzi. Mi pare un passaggio un po’ azzardato. E’ chiaro che anche al nostro “premier” piaccia vincere facile e, in un periodo storico in cui da anni il partito più numeroso è quello dell’astensionismo, cavalcare quell’onda gli può dare l’ebbrezza della vittoria.
Ma anche a non voler considerare che chi si astiene, spesso, lo fa perché non ha più alcun interesse alla vita politica del Paese, mi pare proprio un’esagerazione fare sopra quelle percentuali i calcoli dei pro e contro Renzi. Sia nel PD che fuori. L’unico calcolo che ci si può fare è per capire quanto la nostra classe dirigente sia riuscita ad allontanare gli italiani dalla partecipazione.
Paolo
Treviso
Lettera 22
All'estero esistono programmi televisivi dove due o più politici di partiti diversi si incontrano attorno ad un tavolo mentre un autorevole giornalista dirige e regola con sobrietà i singoli interventi. E soprattutto senza pubblico. Da noi la presenza del pubblico sottolinea la importanza secondaria che ha lo scambio di idee, essendo invece l'importanza primaria lo spettacolo. Sigla lunga e variopinta: Applausi. Entra il conduttore: Applausi. Si presentano gli ospiti: Applausi. Finisce di parlare un ospite: Applausi.
Esce un ospite: Applausi. Sospensione per pubblicità: Applausi. Riprende la trasmissione dopo la pubblicità: Applausi. Escono tutti: naturalmente Applausi! Per non dire se due ospiti si contrastano contemporaneamente coprendosi le parole a vicenda. Allora il pubblico si eccita e, sebbene non si capisca nulla, applaude in crescendo fino a quando il conduttore, soddisfatto, non frena l’entusiasmo. Ma non si vergognano? Non ci vergogniamo? Che popolo infantile e superficiale!
Giuseppe Alù
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