BORSA IN CALO (-0,8%) CON LO SPREAD IN RISALITA (269) - TONFO TELECOM (-4,5%) - DRAGHI: NON UN EURO SPESO PER ACQUISTO BOND

1 - BCE: DRAGHI, FINORA NON SPESO UN SOLO EURO PER PROGRAMMA OMT
Radiocor - La Bce sino ad ora 'non ha speso un solo euro' nel programma Omt ma il solo annuncio di quel programma ha permesso di attenuare sensibilmente i timori su una possibile rottura dell'eurozona che dilagavano lo scorso agosto. E' quanto ha ribadito alla vigilia dell'udienza della corte costituzionale tedesca sulla validita' del programma di acquisto bond, il governatore Mario Draghi in un'intervista a una televisione tedesca che verra' diffusa questa sera.

In uno dei passaggi, Draghi assicura che la Bce non comprera' mai bond di un paese solo per mantenerlo solvibile cosi' come temono i critici del programma. L'Eurotower, ha spiegato, non consentira' mai che l'eurozona risolva il problema del suo indebitamento con l'inflazione e a questo proposito ha offerto una propria garanzia personale confidando come 'una buona parte dei risparmi della mia famiglia furono distrutti dall'inflazione negli anni sessanta e settanta'.

Draghi ha ricordato come il programma Omt sia strettamente legato a condizioni che i governi beneficiari dovrebbero accettare in materia di pesanti riforme strutturali e ha sottolineato come 'i rischi per i contribuenti tedeschi siano oggi significativamente piu' bassi rispetto a un anno fa', proprio grazie a questo programma. Draghi ha infine espresso l'augurio che gli altri paesi prendano esempio dalla Germania e dalle profonde riforme strutturali varate dal paese nel decennio scorso, dopo la riunificazione. Riforme che hanno permesso alla Germania di non registrare in questi anni i medesimi livelli di disoccupazione visti in altri paesi dell'eurozona.

2 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 269 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra Btp e Bund chiude in lieve rialzo a 269 punti base , con il rendimento del decennale italiano salito al 4,29%.

3 - BORSA: MILANO CHIUDE IN CALO (-0,8%), PESANO BANCARI CON RIALZO SPREAD
Radiocor - Il nuovo rialzo dello spread oltre quota 270 ha pesato sull'andamento odierno degli scambi a Piazza Affari dove i due principali indici hanno chiuso in ribasso: il Ftse Mib ha ceduto lo 0,81% a 16.556 punti mentre il Ftse All Share ha lasciato sul terreno lo 0,69% a 17.573 punti. Non e' servita a ridare slancio agli acquisti nemmeno la notizia giunte da oltre Atlantico della revisione al rialzo dell'outlook sul rating sovrano degli Stati Uniti da parte di S&P, che ha anche confermato il rating a AA+.

Piazza Affari, cosi' come le altre principali piazze mondiali, hanno invece mostrato di prestare maggiore attenzione ai dati macro provenienti dalla Cina che hanno destato qualche preoccupazione soprattutto per la flessione delle importazioni. Non minore inquietudine ha destato il nuovo calo della produzione industriale italiana ad aprile. Parigi ha cosi' chiuso in ribasso dello 0,21% mentre Madrid ha ceduto lo 0,47%.

Praticamente invariata Londra (+0,0 1%) mentre Francoforte ha messo a segno un convincente +0,64%. Fra i titoli, da segnalare i rialzi di Fondiaria Sai che ha messo a segno un guadagno del 3,24% sulla scia delle voci secondo cui la finanziaria di Warren Buffett, Berkshire Hathaway, sarebbe interessata alla sua controllata, Milano Assicurazioni.

Bene anche Saipem (+3,24%), Ansaldo Sts (+2,40%) e Pirelli (+2,34%). Sul versante opposto, da segnalare la flessione dei bancari, a partire dal -4,67% accusato da Monte dei Paschi con un passivo di analoga entita' per Fiat. Male anche Telecom Italia (-4,48%) colpita dal taglio di giudizio da parte di Jp Morgan.

4 - USA: S&P ALZA L'OUTLOOK A STABILE DA NEGATIVO
Radiocor - Standard & Poor's ha alzato a stabile da negativo l'outlook per gli Stati Uniti lasciando invariato il rating di lungo termine a AA+. La decisione 'r iflette soprattutto la forza dell'economia americana, cosi' come lo status del dollaro come valuta chiave di riserva mondiale'.

5 - PIL: GIOVANNINI, IL SECONDO TRIMESTRE NON SARA' PROBABILMENTE LA SVOLTA
Radiocor - 'Il secondo trimestre non sara' probabilmente quello della svolta'. Lo ha sottolineato il ministro del Lavoro, Enrico Giovannin i, a proposito del Pil italiano. Oggi i nuovi dati sul primo trimestre hanno mostrato un andamento di consumi, investimenti e esportazioni che sono andati 'non solo male, ma peggio di quello che ci aspettavamo'. Giovannini, d'altra parte, ha sottolineato il desiderio di ripresa: 'Quando sara' la ripresa? Nel terzo trimestre? Nel quarto? C'e' voglia delle imprese di dire che e' stato toccato il fondo'.

6 - RISANAMENTO: ZUNINO PROPONE ACQUISTO QUOTE BANCHE E OPA A 0,25 EURO
Radiocor - Luigi Zunino propone un accordo alle banche e a Sistema Holding per rilevare le rispettive quote in Risanamento ed e' dis ponibile successivamente al lancio di un'opa finalizzata al delisting a 0,25 euro per azione. E' questo il contenuto della nota con cui l'immobiliarista specifica le caratteristiche dell'offerta presentata lo scorso 5 giugno a Risanamento. L'operazione prevede in primis l'accordo per la cessione delle azioni Risanamento delle banche e di Sistema Holding alla newco Oui di Zunino a 0,25 euro per azione.

Allo stesso prezzo verrebbe lanciata un'opa obbligatoria con successivo squeeze out e delisting. Risanamento, secondo lo schema proposto, vendera' poi alle banche il 100% della newco Msg che, oltre alle attivita' e passivita' relative all'immobile Sky, avra' all'attivo l'area relativa a Milano Santa Giulia 'in modo che le banche possano implementare l'operazione prevista dall'offerta di Idea Fimit' sottoposta al cda di Risanamento venerdi' scorso.

7 - PIRELLI: VEGAS, STIAMO 'ANCHE' LAVORANDO SU EVENTUALE PATTO OCCULTO
Radiocor - 'Stiamo lavorando'. Cosi' il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, entrando all'assemblea di Assolombarda, a proposito dell'in dagine della Commissione sul riassetto Pirelli. Alla domanda se la Consob stesse lavorando su un eventuale patto occulto ipotizzato nel fine settimana dai giornali Vegas ha risposto 'anche'.

8 - PIRELLI: TRONCHETTI, PATTO OCCULTO? FALSITA' GRAVI CHE TURBANO MERCATO
Radiocor - 'Sono falsita' gravi che turbano il mercato'. Cosi', arrivando all'assemblea di Assolombarda, il numero uno di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, a proposito di presunti patti occulti tra i soci nell'ambito del riassetto Camfin-Pirelli. 'L'unica cosa occulta - ha aggiunto - e' la ragione per cui vengono scritte, la Consob deve andare a fondo su questo perche' e' molto grave per tutto il mercato'.

In mattinata, la Marco Tronchetti Provera & C. Spa ha risposto anche con una nota alle critiche avanzate 'da un organo di stampa' in merito a informazioni poco trasparenti nella complessa operazione di riassetto delle holding a nord della catena societaria Pirelli. 'Mtp Spa precisa che e' del tutto infondata l'affermazione in base alla quale l'operazione che ha accompagnato la separazione di Malacalza da Tronchetti si sarebbe svolta anche attraverso un 'patto occulto' - riporta il comunicato - Non esistono infatti patti o accordi tra le parti coinvolte nell'operazione di riassetto Camfin che non siano stati resi pubblici e di cui la Consob non sia stata informata.

Mtp Spa ribadisce con fermezza che tutte le informazioni e comunicazioni relative ad operazioni ed atti concernenti l'azionariato Camfin e Pirelli di pertinenza di Mtp Spa sono state sempre tempestivamente e con assoluta completezza e trasparenza comunicate al mercato, in piena osservanza della normativa'.

9 - CRISI: SQUINZI, EUROPA SI E' ACCANITA CON MIOPE POLITICA DI RIGORE
Radiocor - 'L'Europa si e' accanita su una politica di rigore a dir poco miope, dimenticando che solo la crescita puo' sostenere il rigore finanziario'. Lo ha sostenuto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, durante il suo discorso all'assemblea annuale di Assolombarda. La bandiera dell'austerita' e' stata eretta per recuperare credibilita' - ha continuato il numero uno di viale dell'Astronomia - sottolineando: 'abbiamo dimostrato di saper fare sacrifici, di essere un grande paese europeo, che nell'Europa crede e che all'Unione ha dato tanto'.

'Se il rigorismo e l'austerita' mettono in ginocchio la tenuta sociale e il patrimonio delle nostre imprese costruito in decenni e generazioni di duro lavoro, affinche' altri possano fare shopping portandosi a casa i nostri pezzi migliori a prezzi di saldo, la soluzione si trasforma in problema e dobbiamo dire di no', ha sottolineato Squinzi.

10 - MPS: NEO SINDACO VALENTINI, BASTA COL MODELLO CITTA'-BANCA
Radiocor - Superare il modello di citta'-banca perche' il Monte dei Paschi 'certamente non potra' piu' garantire l'occupazione diretta' a Siena. Bruno Valentini, vincitore del ballottaggio per il Comune di Siena, e', tra l'altro, un dipendente del Monte dei Paschi e piccolo azionista di Rocca Salimbeni. Il pensiero del neo sindaco di Siena sulla banca e sui recenti scandali che ne stanno mettendo a repentaglio l'indipendenza si puo' trovare, nero su bianco, nel verbale dell'ultima assemblea di bilancio alla quale Valentini e' intervenuto preannunciando voto favorevole.

Per il neo sindaco bisogna innanzitutto 'traghettare il Monte dei Paschi verso un nuovo inizio' dopo che la banca 'ha vissuto un mix micidiale di ingerenza politica, corporativismo municipale, consociativismo sindacale' tutti fenomeni, secondo Valentini da oggi socio istituzionale della Banca tramite la Fondazione Mps, che hanno reso la banca 'piu' vulnerabile alla degenerazione della finanza e ad una perniciosa autoreferenzialita' sostanziale del cda'.

Valentini, nell'intervento all'assemblea di fine aprile non cita mai direttamente il presidente Alessandro Profumo o l'amministratore delegato Fabrizio Viola, ma non lesina una fracciata ai vertici riguardo alle scelte di rinnovamento del management. 'Credo sia in atto un processo di ridefinizione del management che pero' mi sembra soprattutto sostitutivo piuttosto che di valorizzazione delle competenze interne', affermava a fine aprile.

Dal socio Valentini arrivava anche l'invito a non stressare la rete con politiche commerciali troppo aggressive e a investire nel capitale umano, piu' importante del marketing. Valentini chiudeva l'intervento con un invito al cda della banca a investire di piu' nella formazione e nel coinvolgimento dei 'montepaschini'. 'Il marketing e' niente se non comunichiamo i contenuti, i nostri contenuti sono il fatto che i 28mila dipendenti credano in quello che facciamo'.

11 - TELECOM: TONFO IN BORSA (-4,5%), PESA REPORT JPMORGAN
(ANSA) - La possibile 'guerra dei prezzi' con le nuove promozioni lanciate da Wind e H3g; l'indebolimento delle valute dell'America Latina, dove Telecom Italia è presente sia in Argentina che in Brasile; ma anche le incognite sullo scorporo della rete, un processo "lungo e complesso" per stessa ammissione dell'ad Marco Patuano. Per tutti questi motivi gli analisti di JpMorgan hanno deciso di tagliare il proprio giudizio sul gruppo telefonico, condizionando così il mercato, che ha punito il titolo con un pesante ribasso, -4,5% a 0,55 euro.

"La separazione della rete - ha spiegato Patuano in un'intervista a Repubblica - non è cosa che si possa fare in un attimo. Ma ci sono condizioni preliminari e si può stabilire in tempi brevi e sussistono o no. Le principali parti in gioco sono tre: noi, Telecom Italia, l'Agcom e Cdp. Noi immaginiamo che entro l'anno si dovrà capire se ci sono le condizioni e le opportunità per andare avanti oppure no".

L'iter, dunque, non é affatto semplice, ma quel che è certo è che l'obiettivo di Telecom è avere la governance operativa, cioé "mantenere il controllo azionario e una ordinata gestione". Uno scenario su cui sembra convergere anche la Cdp, a patto che le regole siano ben chiare per tutti: la governance della futura società della rete, ha rilevato il presidente, Franco Bassanini, "non necessariamente richiede che Telecom Italia perda la maggioranza: effettivamente questo è possibile se chi decide sulle regole di accesso e sugli investimenti sia effettivamente indipendente e terzo".

Gli aspetti da prendere in considerazione, comunque, sono tanti, da quello tecnico a quello regolatorio, ma in sede di definizione delle norme non ci sarà spazio per "trattative": "Non ci sono negoziati", ha avvertito il commissario dell'Agcom, Antonio Preto, perché l'Autorità modificherà "la normativa di settore sulla base dei fatti".

La rete, infatti, "non è un terreno di scontro ma di opportunità per tutti" e l'esame del dossier si svolgerà su "perimetro dell'operazione, governance della futura società, modalità e tempi per l'equivalence of input". Per la "creazione di valore", sottolineano dunque nel report gli analisti di Jp Morgan, che pure condividono la decisione di staccare la rete dal gruppo, servirà tempo e il successo dipenderà da molti fattori. Da qui, e da tutto il resto, il taglio del giudizio sul titolo, sceso a "underweight' e la scivolata in Borsa.

12 - VIRGIN MEGASTORE CHIUDE NEGOZI IN FRANCIA
(ANSA) - Virgin Megastore chiude i battenti in Francia: il tribunale di Parigi ha respinto oggi tutte le offerte di ripresa dei 26 negozi della filiale francese del celebre marchio creato da Richard Branson, oggi controllata da un fondo di investimenti (Butler Capital Partners), destinata quindi al fallimento. Lo scorso gennaio, non riuscendo a fare fronte ai debiti, Virgin si era dichiarata insolvente.

Alcuni dipendenti del gruppo, in attesa della decisione dei giudici, hanno manifestato stamani davanti allo storico Megastore degli Champs-Elysees in difesa del loro posto di lavoro. Virgin Megastore dà lavoro in Francia a un migliaio di persone. I sindacati chiedono che l'azionista principale (Butler), che detiene il 74% del capitale della società, si faccia carico della copertura sociale dell'attuale situazione. Il tribunale di commercio di Parigi esaminerà tra una settimana la liquidazione giudiziaria di Virgin.

13 - MOTO-MORINI E LA BOLLETTA DA 300 MILA EURO DI HERA
F. Sav. per il "Corriere della Sera" - Trecentomila euro. La questione è tutta qui, su questa cifra che in tempi di crisi e di consumi in picchiata si fa sentire (e molto) in conto economico. La somma equivale all'importo addebitato alla Moto Morini - storica casa motociclistica bolognese - per la fornitura di energia nell'anno 2012 allo stabilimento (e quartier generale) di Casalecchio di Reno. Una cifra ritenuta «spropositata» da parte dell'azienda che ha ritenuto in una prima fase di non dover pagare il conto all'utility Hera.

Peccato che la società fornitrice del servizio ha deciso di sospendere l'erogazione di energia - «improvvisamente e senza preavviso scritto» - il 3 giugno per ripristinarla soltanto giovedì dopo l'avvenuto pagamento della bolletta, anche grazie alla mediazione di Unindustria Bologna.

La circostanza potrebbe chiudersi qui, se non fosse che Moto Morini si è vista costretta a chiudere per tre giorni lo stabilimento di Casalecchio proprio nel momento del picco di produzione (l'estate si avvicina e - si sa - le commesse di moto aumentano nella bella stagione) e ha chiesto il temporaneo utilizzo degli ammortizzatori sociali per i 25 addetti dell'impianto. Dal canto suo Hera ha replicato con una nota durissima, sostenendo di «aver sottoscritto con Moto Morini un preciso accordo di rientro dei debiti per forniture di energia elettrica e gas, ma che l'azienda non ne ha rispettato i termini in maniera reiterata e prolungata». Da qui il blocco della fornitura.

14 - CASO MPS, ANCHE FIRENZE CONGELA BRIAMONTE
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - Stop alla presenza dell'avvocato Michele Briamonte nel consiglio di Mps anche da parte del gip di Firenze, per la vicenda della presunta fuga di notizie sulla causa da 1,2 miliardi promossa dall'istituto contro Nomura e Deutsche Bank. La sospensione per due mesi dagli incarichi di amministratore era stata disposta lo scorso 22 maggio dal gip di Siena su richiesta della procura della città del Palio che indaga sul Montepaschi; ma il magistrato aveva anche attribuito a Firenze la competenza territoriale del reato (Briamonte era in macchina vicino a Firenze quando ebbe la conversazione telefonica oggetto dell'indagine).

Ieri è arrivata la conferma dell'interdizione. Il fascicolo adesso è stato assegnato al pm di Firenze Luca Turco, che già indaga sulle connessioni tra banca e politica (in mano ha il presunto «papello» che avrebbe regolato le suddivisione delle nomine in Mps tra il Partito democratico e il Pdl).

Con la conferma del provvedimento cautelare da parte del giudice competente, anche il Monte si ritrova con una carta in più da giocarsi nella probabile proposta all'assemblea di un voto per revocare Briamonte dal ruolo di consigliere, già valutata allo scorso consiglio d'amministrazione del 28 maggio. La prima assemblea utile potrebbe essere quella sull'eliminazione del tetto al 4% dei diritti di voto ai soci. La prossima settimana si terrà un consiglio (anche) sull'argomento ed è possibile la convocazione dell'assemblea a metà luglio. In quel caso, tra i punti all'ordine del giorno potrebbe comparire anche la questione Briamonte.

15 - YOOX APRE AGLI ANALISTI. E IL TITOLO VOLA
A.Jac. per il "Corriere della Sera" - Per la prima volta dalla quotazione (il 9 novembre 2009) Yoox, nei giorni scorsi, ha aperto le porte del suo centro logistico «altamente automatizzato» a una quarantina di analisti e investitori. E a ragione.

Come risultato immediato sono usciti una serie di report positivi da parte delle maggiori banche di investimento (Merrill Lynch, Mediobanca, Deutsche Bank) e di conseguenza il titolo della vetrina online della moda è decollato: +1,7% giovedì scorso, +5,48% ieri a 16,56 euro l'anno, con una capitalizzazione (che grazie a una performance del titolo di +45,65% negli ultimi 12 mesi) sfiora i 900 milioni tanto da scalare la classifica e diventare la prima riserva del Ftse Mib.

Il centro logistico bolognese è considerato il fiore all'occhiello della società di Federico Marchetti: ci sono voluti 25 milioni e due anni di lavoro per completarlo e ora funziona a pieno regime. Dall'osservatorio sotto le due torri (Garisenda e degli Asinelli) si prevede un'importanza crescente dello smartphone nello shopping online della moda: con un traffico che oggi viaggia a un ritmo del 27%. La stima è di raggiungere il 50% in tre anni.

 

 

 

Mario Draghi con il membro del comitato esecutivo Jörg AsmussenCORTE COSTITUZIONALE TEDESCASPREAD BORSE PIAZZA AFFARIEnrico Giovannini DSC Zunino e la moglie stefaniagiuseppe vegas TRONCHETTI PROVERA GIORGIO SQUINZI bruno valentini ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA jp morganBernabe e marco patuano VIRGIN MEGASTORE SUGLI CHAMPS ELYSEESMoto MoriniMICHELE BRIAMONTE FOTO LAPRESSE monte-paschiyoox