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ECCO L'EFFETTO DAZI - SECONDO UN CALCOLO DI "REUTERS", LE TARIFFE IMPOSTE DA TRUMP FARANNO AUMENTARE IL PREZZO DEGLI IPHONE: IL MODELLO TOP DI GAMMA ARRIVEREBBE A COSTARE 2.300 DOLLARI (ORA NE COSTA 1.599) - SECONDO ALTRI CALCOLI DI "FORBES", C'È IL RISCHIO CHE UN IPHONE ARRIVI A COSTARE COME UNA MACCHINA (30 MILA EURO) - IL 90% DEI TELEFONI "APPLE" È ASSEMBLATO IN CINA, MENTRE GLI IPAD E AIRPODS SONO PRODOTTI IN VIETNAM...

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Estratto dell'articolo di Paolo Ottolina, Saverio Alloggio per il "Corriere della Sera"

 

donald trump iphone 1

Al netto del parziale rimbalzo di ieri, le prime tre sedute dopo l’annuncio di Trump sui dazi sono state una batosta per le Magnifiche Sette, i sette colossi Usa a forte vocazione tecnologica che guidano i listini. [...]

 

L’azienda di Cupertino resta ancora quella con il maggior valore in Borsa al mondo ma le prospettive sembrano improvvisamente difficili. Come e più di Tesla, è un’azienda manifatturiera con una catena di fornitura molto complessa, lunghissima e strettamente dipendente dall’Asia. I numeri di Trump fanno paura: fino al 46% di dazi sui prodotti provenienti dal Vietnam, il 26% su quelli dall’India, il 34% dalla Cina (più il rischio di un 50% aggiuntivo dopo la risposta di Pechino).

CROLLO DELLE AZIONI APPLE DOPO L ANNUNCIO DEI DAZI DI TRUMP

 

Perché se il design Apple è Made in California, le mani che assemblano e confezionano i suoi dispositivi lavorano tra Shenzhen, Hanoi, Bangalore e Chengdu. Quelle mani ora costeranno di più.

 

Il 90% degli iPhone venduti nel mondo viene ancora assemblato in Cina, da Foxconn e Luxshare. Dopo i primi dazi trumpiani e la pandemia, la Mela aveva avviato una faticosa diversificazione per ridurre la dipendenza da Pechino: iPad e AirPods in Vietnam, iPhone in India, con l’obiettivo di arrivare a un quarto della produzione mondiale entro il 2026. Le tariffe vanno a colpire in pieno i due cardini della strategia di Tim Cook.

 

donald trump apple

Gli smartphone pesano ancora per oltre il 50% del fatturato Apple, ma il settore dei Servizi è sempre più rilevante ed è arrivato nel 2024 al 25% delle entrate. Tuttavia, da iCloud ad Apple Music, da Apple Tv+ all’App Store, tutto continua a ruotare intorno ai dispositivi e al solito iPhone. Altri colossi, da Amazon a Microsoft fino a Google, possono fare perno sulle divisioni cloud, enterprise e pubblicità. Apple no.

 

[...] Già nel 2017 Tim Cook aveva però chiarito che «negli Stati Uniti non esiste una forza lavoro sufficientemente specializzata per sostenere la produzione su larga scala dei dispositivi. In Cina potremmo riempire interi stadi di ingegneri di processo. Negli Usa fatichiamo a riempire una sala riunioni».

 

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Secondo un calcolo di Reuters, i dazi potrebbero far lievitare il prezzo dell’iPhone top di gamma a 2.300 dollari, dai 1.599 attuali. Ma secondo conteggi assolutamente teorici di Forbes, un rimpatrio totale della produzione trasformerebbe l’iPhone in un bene di lusso, con un iperbolico prezzo di 30 mila dollari l’uno. Apple dovrà assorbire almeno in parte i nuovi costi, andando ad abbattere il margine operativo, notoriamente stellare per la Mela (quello lordo era del 46,2% nel quarto trimestre fiscale 2024). [...]

TIM COOK IL GIORNO DEL GIURAMENTO DI DONALD TRUMPtim cook donald trumptim cook donald trumptim cook donald trumpdonald trump apple