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LA CAMPAGNA DI GERMANIA DI ORCEL – L’AD DI UNICREDIT SPIEGA IL SUO PIANO SU COMMERZBANK: NON SAREBBE FUSA SUBITO CON L’ALTRA CONTROLLATA TEDESCA, LA BAVARESE HVB (HYPOVEREINSBANK), MA RESTEREBBE AUTONOMA – LA STILETTATA DI ORCEL AI CONTI DI COMMERZ, “NON HA OTTENUTO BUONI RISULTATI NONOSTANTE RISTRUTTURAZIONI PROFONDE E DOLOROSE”, L’INVESTIMENTO DA 20 MILIARDI DI EURO E “L’ENORME CREAZIONE DI VALORE” DERIVANTE DALL’UNIONE TRA GLI ISTITUTI

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Estratto dell’articolo di Luca Gualtieri per “MF”

 

ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

Se finisse nell’orbita di Unicredit, Commerzbank resterebbe autonoma per un certo periodo rispetto alla storica controllata tedesca di Piazza Gae Aulenti, la bavarese Hvb.

Lo ha spiegato il ceo di Unicredit, Andrea Orcel, illustrando i vantaggi di un’integrazione al personale della propria controllata tedesca e indicando - scrive Bloomberg - che l'accordo non comporterebbe profondi cambiamenti immediati per l’operatività complessiva del gruppo nel Paese.

 

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Dopo il blitz che nel settembre scorso l’aveva portata al 9%, Unicredit ha rapidamente incrementato la partecipazione in Commerz attraverso derivati ed è arrivata fino al 28% del capitale. Gli strumenti finanziari saranno convertiti in azioni se nei prossimi mesi la Bce darà il via libera alla scalata. Nel frattempo è in corso il lavoro istruttorio della Vigilanza di Francoforte.

 

L'acquisizione «avrebbe un impatto potenziale su Hvb solo nel medio termine», ha spiegato Orcel in una nota interna inviata la scorsa settimana, riferendosi alla strategia della controllata tedesca di Unicredit.

 

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L'integrazione tra Commerzbank e Hvb «avverrebbe solo dopo un periodo in cui Commerz verrebbe potenziata in modo indipendente, applicando il nostro modello, mentre Hvb continuerebbe a seguire la propria traiettoria» ha spiegato il ceo.

 

Il banchiere ha anche criticato la possibile preda tedesca per «non aver ottenuto buoni risultati per molti anni, nonostante ristrutturazioni profonde e dolorose successive», aggiungendo che l'istituto opera ancora a livelli di efficienza e redditività ben al di sotto di Unicredit e dei suoi concorrenti nell'Unione Europea.

 

L'applicazione della strategia di Unicredit a Commerzbank «comporterà un'enorme creazione di valore, ben prima di considerare le sinergie derivanti dall'unione delle due banche», ha ribadito Orcel nella comunicazione allo staff della controllata in Germania.

 

ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

«La nostra convinzione positiva e impegno sono sottolineati dalla nostra disponibilità a fare un investimento di circa 20 miliardi di euro (20,8 miliardi di dollari) in Germania in questo momento», ha concluso il banchiere.

 

Intanto, il vertice di Commerz sta studiando diverse mosse difensive per bloccare la scalata di Unicredit. «Stiamo valutando alcune opzioni di fusioni e acquisizioni, ma si tratta di acquisizioni complementari, più piccole, per migliorare la nostra proposta di valore», ha spiegato il ceo Bettina Orlopp, pur garantendo che non farà mosse «stupide».

Oltre allo studio di operazioni di m&a, Orlopp (che di recente ha rifiutato la proposta di incontrare Orcel) vuole puntare su una maggiore efficienza e su una più generosa politica di remunerazione.

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