
FLASH – BRUNO VESPA, LA “SPALLA” DEL GOVERNO MELONI: IL GIORNALISTA IN RAI E' PERFETTO PER DARE…
Da "Il Giornale"
Il primo semestre del 2013 è stato molto difficile per i gruppi editoriali italiani. La crisi economica non ha ri¬sparmiato nessuna grande società . Anche Il Sole 24 Ore non fa eccezione (-21,3 milioni il risultato netto dei pri¬mi sei mesi) rispetto a un trend ormai generalizzato, ma a Via Monte Rosa cominciano ad evidenziarsi alcuni importanti segnali positivi. La strate¬gia del presidente Benito Benedini e dell'ad Donatella Treu prevede il fo-cus sul digitale e un forte taglio dei co¬sti.
Politiche che contano sulla spinta del direttore del quotidiano confin¬dustriale, Roberto Napoletano, la cui sfera di competenza è stata estesa an¬che a Radio24 e all'agenzia Radiocor e che si intesta un primato significati¬vo: Il Sole 24 Ore è stabilmente dal¬l'inizio dell'anno il primo quotidia¬no digitale italiano con 75. 900 copie e il terzo quotidiano nazionale per la diffusione complessiva, a 300.100 co¬pie (dati Ada maggio 2013).
In generale, per la parte digitale, i ri¬cavi del gruppo Il Sole 24 Ore sono ammontati a 71,6 milioni, in aumen¬to del 3,8% rispetto al primo semestre 2012. L'incidenza totale sul fatturato consolidato è salita dal 30 al 36,2 per cento. L'area Tax & Legal è il settore dove il «sorpasso» sul cartaceo è già avvenuto: il 55% dei ricavi è legato al¬l'online (erano il 47% un anno fa).
La strategia di contenimento dei co¬sti, inoltre, ha consentito di tagliare di 6,6 milioni le spese per il personale a 75,7 milioni di euro (-8%), mentre per le materie prime e di consumo gli esborsi si sono ridotti di 4 milioni. In calo del 20% i costi di produzione. In questo modo il management conta non solo di agevolare il pronto ritor¬no alla redditività , ma di raggiungere una migliore marginalità , cioè di ve¬dere per ogni euro di ricavi una sem¬pre maggior quota di profitti.
Un pri¬mo esempio è fornito proprio dal¬l'area Editrice che ha migliorato signi¬ficativamente il margine (6 milioni), al netto dei ricavi pubblicitari. Il grup¬po, inoltre, ha raddoppiato le proprie disponibilità liquide (15,1 milioni) ri¬spetto al primo trimestre e ha inverti¬to il trend di assorbimento di cassa. La posizione finanziaria netta, nega¬tiva per 37,4 milioni, è gestibile senza particolari problemi.
Ovviamente, per il ritorno in nero sarà fondamentale non solo un ulte¬riore incremento delle vendite, ma soprattutto una ripresa dell'adverti¬sing. Nei primi sei mesi la raccolta pubblicitaria effettuata dalla conces¬sionaria del gruppo, System, è dimi¬nuita del 17,1% a 68,1 milioni, un da¬to migliore di quello del mercato di ri¬ferimento (¬18,2%) e di molte concor¬renti. Internet è in controtendenza e ha registrato un incremento del 5,3% a fronte di una contrazione generaliz¬zata dello 0,3 per cento.
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