DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA…
PARTERRE
Per Release offerte a giorni Su Uccmb a metà luglio
Sono i due test grazie ai quali si potrà misurare l'appetito degli investitori esteri per i non performing loan (cioè i crediti deteriorati e da ristrutturare) italiani. Su Release, la bad bank partecipata del Banco Popolare, e su Uccmb, controllata di Unicredit attiva nella gestione delle sofferenze, sono in corso due processi paralleli di vendita gestiti da Equita e Ubs.
In entrambi i casi le aste vedono la scadenza per le offerte che è stata posticipata. Per Release, rispetto alla scadenza iniziale, le proposte dovrebbero essere consegnate nei prossimi giorni: in gara la cordata Prelios-Fortress, Blackstone, gli alleati Pimco-Gwm, mentre defilata sembra l'americana Lone Star.
Leggermente più in ritardo nei tempi l'asta su Uccmb. Sono iniziate, in modo un po' macchinoso, e continueranno settimana prossima le presentazioni ai 5 gruppi prescelti: ancora Prelios-Fortress, Cvc-Jupiter-Cerberus, Apollo, Tpg-Goldman-Deutsche Bank e Lone Star. Offerte previste a metà luglio. (C.Fe.)
Tonkita spazza il capitale di HiReal
Da Maison Moschino alle scope di Tonkita il passo non è poi così lungo. Soprattutto se l'obiettivo è dare una smossa alla società che attende dal 2 maggio, giorno di sospensione del titolo, un'operazione straordinaria.
Secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore il consiglio di amministrazione del gruppo immobiliare Hi Real (attivo nella gestione di hotel) sarebbe ora pronto a approvare un conferimento di asset immobiliari per 48 milioni di euro, fra cui la parte più rilevante verrebbe da Arix (l'azienda delle scope Tonkita) pronta a partecipare all'operazione insieme alle emiliane Nogeme e FN Immobiliare.
La volontà è quella di dare a Hi Real una taglia tale da passare all'Mta e trasformarla in Siiq. Il prezzo da pagare? Quello del cambio di controllo dell'emittente, ora in mano a Sintesi, visto che l'operazione si configurerebbe come un vero e proprio reverse take-over. (G.Ve.)
Commerz e il conto legato ai mondiali
I risparmiatori tedeschi si lamentano dei tassi d'interesse troppo bassi e del «sequestro» ai loro danni da parte della Banca centrale europea? Commerzbank ha la soluzione. A patto che la Nazionale di calcio, la Nationalmannschaft, abbia successo ai Mondiali in Brasile. A chi apre un conto corrente, minimo mille euro e massimo 100mila, entro l'inizio dei campionati, cioè oggi, la banca offre un tasso dello 0,35% se la Nazionale tedesca passerà il girone iniziale (non facile, con Portogallo, Ghana e Stati Uniti, ma del tutto fattibile per una delle squadre favorite dei torneo).
Con l'ingresso ai quarti di finale, il conto pagherà lo 0,54%, con la semifinale lo 0,74% e con la finale lo 0,90%. Se poi la Germania dovesse laurearsi campione del mondo i correntisti di Commerzbank incasseranno l'1,14%. Non male, i titoli di Stato tedeschi ormai rendono poco più di zero. Meglio affrettarsi: ai primi mille che apriranno il conto, «il risparmio campione del mondo», in regalo un pallone «originale Commerzbank». Se la Mannschaft perde, niente aumento dei tassi, ma ci si può sempre consolare con una partitella. (A.Me.)
L'Ipo Enav ferma al bivio delle nomine
L'assemblea di Enav, in seconda convocazione, è confermata alle 12 di oggi. All'ordine del giorno l'approvazione del bilancio 2013 e la nomina del vertice, in scadenza con questo esercizio. L'appuntamento ha un certo rilievo perchè l'Enav, assieme alle Poste, è una delle società a controllo pubblico destinate alla privatizzazione da appositi Dpcm approvati nelle scorse settimane.
Eppure i segnali che arrivano alla vigilia lasciano pensare che oggi potrebbe esserci una fumata nera e che si vada verso un rinvio: potrebbe essere approvato il bilancio lasciando aperta l'assemblea per le nomine oppure può essere rinviato tutto, ma in questo caso non oltre fine luglio. Il ministero dell'Economia forse non ha ancora trovato la quadra sulla composizione ex novo del cda, visto che oggi il vertice è composto dall'amministratore unico Massimo Garbini. O forse sta chiudendo la partita con altre nomine in società anche indirettamente controllate, come le partecipate di Poste, e punta a vararle tutte assieme. E poi deve ancora decidere come privatizzare, se a trattativa diretta o con Ipo. (L.Ser.)
Da ‘Il Corriere della Sera’
BRUNELLO CUCINELLI SERGIO BALBINOT ADOLFO GUZZINI
(m.s.s.) Tra le motivazioni per cui martedì Governance consulting ha assegnato a Brunello Cucinelli il premio Lorenzetti ci sono le «eccellenti politiche di successione». E, secondo indiscrezioni, queste politiche di successione nelle prossime settimane avranno uno sviluppo importante. Dopo il patto generazionale varato lo scorso dicembre l’imprenditore umbro sta per concludere un riassetto che prevede la costituzione di un trust: vi confluirà la partecipazione in Brunello Cucinelli (63,321%), gli immobili del borgo di Solomeo dove ha sede l’impresa e la Fondazione Cucinelli (cui fanno capo, tra l’altro, la Scuola delle arti e dei mestieri, il teatro, l’Accademia e la biblioteca). Obiettivo dell’operazione sarebbe proprio quello di proteggere nel lunghissimo periodo l’unitarietà della proprietà societaria e anche del progetto filosofico che la sostiene.
Descalzi da Nazarbayev (per Kashagan)
«Le relazioni tra Italia e Kazakistan sono sempre state ad alto livello». «Ho fiducia che, nonostante le difficoltà, saremo in grado di portare avanti gli obiettivi che ci siamo posti». A parlare è il presidente kazako, Nursultan Nazarbayev, che ieri ha incontrato il Ceo Eni, Claudio Descalzi alla vigilia della visita di Matteo Renzi. Con Nazarbayev il ministro dell’energia Uzakbai Karabalin e il ceo di KazMunayGas Sauat Mynbaev. Oggi all’Hotel Rixos di Borovoe si apre la XXVII edizione del Foreign Investors Council (Fic), che raccoglie i principali investitori stranieri nel Paese. Presenti anche rappresentanti di Total, Exxon, Chevron e LukOil ma non risulta che il presidente kazako abbia avuto altri incontri. Pare evidente che quando parla di «difficoltà», Nazarbayev si riferisca ai guai del giacimento Kashagan, fermo probabilmente fino a fine anno.
Sopaf, in appello assolti i fratelli Magnoni
Sono stati assolti ieri dalla Corte d’Appello di Milano i fratelli Aldo e Giorgio Magnoni, di Sopaf, e gli altri cinque imputati nel processo su una presunta truffa ai danni della Cassa di Risparmio di Ferrara. Per i due fratelli Magnoni il pg aveva chiesto tre anni di carcere.
Il contratto in mare per i 20 del gruppo d’Amico (con 4 donne)
(i.co.) Alcuni sono già partiti, gli altri si imbarcheranno entro l’estate con una lettera di assunzione in tasca. Sono i 20 neodiplomati dell’I.T.S. «Fondazione G. Caboto» di Gaeta che hanno seguito un corso a suo modo unico: quello di specializzazione in tecnico superiore per la mobilità-conduzione del mezzo navale, successivo all’Istituto superiore nautico (e integrabile con un biennio universitario per la laurea di primo livello). Ai 20 giovani la settimana scorsa è stata consegnata anche una lettera di assunzione, un «biglietto» per l’imbarco immediato sulle navi del Gruppo d’Amico società di navigazione (la controllata d’Amico International Shipping è quotata sul segmento Star), gruppo Carboflotta e Fratelli d’Amico.
Paolo Scordino AD Prelios SGR e Sergio Iasi Ad Prelios
A bordo saliranno con un contratto di «convenzione d’imbarco da turno particolare» e il loro ruolo di partenza sarà quello di terzi ufficiali di coperta e di macchina. Potranno guadagnare dai 2.500 ai 3 mila Euro netti al mese a seconda delle navi sulle quali saranno imbarcati (carico secco e cisterne), uno stipendio corrisposto per la durata dell’imbarco, cioè dai tre ai quattro mesi. Il titolo di capitano arriverà dopo 24 mesi di navigazione (primo ufficiale). Dopo altri 12 mesi a bordo, i capitani diventeranno comandanti-direttori di macchina, una nomina comunque decisa dall’azienda in base al merito. Il livello del capitano corrisponde a quello di un manager. Tra i futuri comandanti diplomati a Gaeta ci sono anche quattro donne. Tra di esse Adelaide Capuano, di Fondi, in provincia di Latina, 21 anni: «Sono l’unica che naviga in famiglia, mi rendo conto del fatto che sia una carriera difficile, soprattutto per una donna, ma è l’unico modo per sentirmi libera». Il rapporto con i colleghi maschi? Non semplice, ma una volta salite sulla nave le donne vengono accolte per la loro professionalità.
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