DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
1 - COSTA CROCIERE, RAGGIUNTO ACCORDO PER RISARCIMENTO: 11.000 + ALTRI 3-4.000 EURO, IN TUTTO 14-15.000
Da un comunicato Adiconsum
Si è tenuto ieri, presso la sede di ASTOI Confindustria Viaggi, il tavolo di confronto tra Costa Crociere e le Associazioni dei Consumatori.
I risultati raggiunti, frutto di concertazione con le Associazioni dei Consumatori, riguardano:
⢠un importo forfettario di euro 11.000 a persona a titolo di indennizzo, a copertura di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti, ivi inclusi quelli legati alla perdita del bagaglio e degli effetti personali, al disagio psicologico patito ed al danno da vacanza rovinata;
⢠il rimborso integrale del valore della crociera, comprensivo delle tasse portuali;
⢠il rimborso dei transfer aerei e bus, inclusi nella pratica crociera;
⢠il rimborso totale delle spese di viaggio sostenute per il rientro;
⢠il rimborso di eventuali spese mediche sostenute;
⢠il rimborso delle spese sostenute durante la crociera.
L'importo forfettario concordato a titolo di risarcimento è superiore ai limiti risarcitori previsti dalle convenzioni internazionali e dalle leggi vigenti. Tale importo verrà riconosciuto indipendentemente dall'età del passeggero, considerando anche i bambini, sebbene non paganti. Costa si è impegnata altresì a non dedurre, da tale cifra, quanto eventualmente percepito dai clienti per rimborsi assicurativi legati a polizze individualmente stipulate. Un nucleo familiare composto da due persone, in aggiunta a quanto sopra elencato, ad esempio, vedrà quindi riconosciuto un importo forfettario di euro 22.000, così come un nucleo familiare di due adulti e due bambini arriverà ad euro 44.000.
In concomitanza, la Compagnia avvierà altresì la restituzione di tutti i beni presenti nelle casseforti delle cabine, ove sia possibile il recupero.
Inoltre, sempre nell'ottica di rimanere vicini ai consumatori coinvolti nella vicenda, Costa Crociere ha accettato di avviare uno specifico programma di assistenza psicologica nei confronti di tutti i passeggeri che ne facciano richiesta.
L'intera proposta non riguarda le famiglie delle vittime ed i passeggeri feriti, per i quali è stato necessario effettuare trattamenti sanitari in loco. Per costoro l'indennizzo terrà conto della gravità del danno subito dai singoli individui.
In accordo con le Associazioni dei Consumatori si sono altresì stabilite le modalità di gestione delle pratiche di indennizzo, per le quali, nella sede di Genova di Costa, verranno istituite due unità operative interamente dedicate.
Gli accrediti degli importi avverranno entro 7 giorni dall'accettazione della proposta di Costa da parte dei consumatori. Costa Crociere metterà a disposizione un indirizzo e-mail (rimborsiconcordia@costa.it) ed un numero per le informazioni (848505050). Tutte le Parti si impegnano a divulgare tramite i loro canali di comunicazione ogni informazione legata alle modalità di rimborso e, più in generale, all'accordo raggiunto ed a fornire la dovuta assistenza.
E' stato inoltre convenuto che la Compagnia offra l'opportunità di cancellare senza penali le crociere prenotate prima del drammatico evento, su tutte le proprie rotte, entro il 7 febbraio.
Le Associazioni dei consumatori non percepiranno alcun tipo di remunerazione per tutte le attività legate all'accordo raggiunto.
2 - CAOS RISARCIMENTI, COSTA RISCHIA 700 MILIONI
Michele Bocci e Corrado Zunino per "la Repubblica"
à partita ieri alle dieci di mattina, e non si concluderà prima di questa notte, la trattativa per i risarcimenti dei 3.206 passeggeri della Costa Concordia naufragata. Si svolge nei locali romani della Confindustria, fra i legali dell'armatore e dodici associazioni consumatori, dalle quali si è sfilato subito il Codacons. Si parla di passeggeri tratti in salvo.
E resta fuori ogni ragionamento economico su deceduti e feriti. I consumatori uniti chiedono fra i 14 e i 15mila euro: in questa cifra sono compresi il prezzo del biglietto, le spese sostenute a bordo, le perdite dei beni individuali e il riconoscimento dei danni esistenziali. La Costa ha offerto 8-9.000 euro. Nell'accordo si dovrebbe prevedere anche il "no penalties" per le 1.200 persone che all'ultimo momento hanno annullato la partecipazione alla crociera nel Mediterraneo.
La discussione è serrata, ma Costa Crociere, nel tentativo di non peggiorare un'immagine già compromessa, ha aperto alle ragioni dei consumatori. L'azienda teme che sul concetto di "danno esistenziale" possano aprirsi nuovi contenziosi economicamente onerosi. L'esborso totale per gli armatori potrebbe collocarsi fra i 45-48 milioni di euro. E ogni passeggero potrà aderirvi o scegliere altre azioni.
L'avvocato Giulia Buongiorno, deputato Fli, ha radunato (per esempio) 50 persone per una denuncia collettiva. Quattro famiglie piemontesi si sono rivolte a uno studio legale di Livorno. Si annunciano class action dagli Stati Uniti e sulla vicenda si è appalesato lo studio legale Eaves, che già tutelò le vittime del Cermis. Il ministero della giustizia francese ha annunciato che sarà la Corte di Parigi a occuparsi delle singole azioni legali intentate dai cittadini transalpini: erano 462 i francesi a bordo della nave.
Gli statunitensi della Carnival, azionisti di riferimento di Costa crociere, avevano ipotizzato in 85-95 milioni di dollari l'impatto immediato del disastro sul bilancio (mancati guadagni futuri della "Concordia") con la possibilità di una perdita da 200 milioni di dollari (10% degli utili) sul lungo periodo. Ma a queste cifre bisognerà aggiungere il costo della nave (450 milioni, rischia la demolizione), i risarcimenti appunto e le spese affrontate dallo Stato italiano per gestire l'emergenza (fin qui 5 milioni). Risultato: siamo sui 700 milioni di euro globali.
3 - "VADO IN RITIRO SPIRITUALE", MA ERA SULLA CONCORDIA LA BUGIA DEL PRETE IN CROCIERA FINISCE SU FACEBOOK
Da "la Repubblica"
Aveva salutato i suoi parrocchiani spiegando loro che si prendeva un periodo di ritiro spirituale. In realtà aveva in tasca un biglietto per la crociera "Profumo d'agrumi" sulla Costa Concordia, insieme alla madre e alla giovane nipote. Proprio quest'ultima ha contribuito a far scoprire la storia, anzi la bugia di don Massimo Donghi, sacerdote di Besana Brianza, raccontando su Facebook di essere sopravvissuta al naufragio del Giglio insieme ai suoi due parenti, nonna e zio. Ma i parrocchiani di don Donghi sono rimasti molto sorpresi e ora chiedono spiegazioni.
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