DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
Sole 24ore.com
Piazza Affari apre con un ribasso dello 0,45% dopo il tonfo di ieri (-4,5%). Dopo i primi scambi il listino gira in rialzo (in linea con le altre principali piazze europee) e si avvicina al +1. Rimbalza Banca Mps. Vendite su Enel Green Power. Cade Telecom Italia. Crolla Seat pagine gialle, sospesa con un ribasso teorico del 40% dopo la richiesta di concordato preventivo.
Dopo aver toccato un massimo di seduta di 294 punti nei primi scambi lo spread tra BTp decennali e Bund tedeschi equivalenti torna sotto la cosiddetta "quota Monti" e scende a 286 punti. Il rendimento è al 4,47%.
Meno mosso il differenziale Bonos/Bund che segna 387 punti per un tasso del 5,48%.
Le incertezze politiche tornano ad agitare i mercati del debito. Lo spread tra i BTp decennali e i suoi omologhi tedeschi apre la seduta a 291 punti, superando la cosiddetta "quota Monti", ovvero quei 287 punti che erano stati fissati come obiettivo dal premier. Il rendimento è al 4,52%. Si allarga anche il differenziale Bonos/Bund, che si attesta a 386 punti per un tasso del 5,47%.
Euro in ribasso sul dollaro: all'apertura dei principali mercati valutari del vecchio continente la moneta unica europea viene infatti scambiata con il biglietto verde a 1,3465 (cambio euro/dollaro e convertitore di valute). Ieri, secondo la rilevazione della Bce, l'euro valeva 1,3552 dollari.
Oggi i dati sull'inflazione italiana
Dopo il lunedì nero delle Borse, la speranza è che i pochi dati macro pervisti per oggi siano in grado di ridare forza ai listini. Il principale market mover di giornata, almeno in Europa, sono i dati sulle vendite al dettaglio di Eurolandia di dicembre, che verranno diffusi alle 11: gli analisti stimano un calo rispetto al mese precedente. Alle 10 arriveranno gli indici Pmi composito e dei servizi di Eurolandia relativi a gennaio, entrambi stimati in rialzo.
Riguardo all'Italia, alle 11 l'Istat comunica i prezzi al consumo di gennaio, che dovrebbero essere in lieve calo. Dagli Stati Uniti alle 16 arriva l'indice Ism non manifatturiero composito di gennaio, con gli analisti che prevedono un calo.
L'attesa per le mosse della Bce. La Bce giovedì lascerà , con tutta probabilità , il tasso di riferimento dell'Eurozona al minimo storico dello 0,75%, in vigore da luglio, visto che non ci sono pressioni in un senso o nell'altro e visto il miglioramento dei mercati finanziari nelle ultime settimane. à quanto ritengono gli analisti delle principali banche europee, secondo i quali il presidente, Mario Draghi, potrebbe però cogliere l'occasione per dare qualche indicazione sulla strategia della Bce nei prossimi mesi alla luce del recente irrigidimento delle condizioni finanziarie dovuto al rialzo dell'euro, che oggi ha subito una battuta d'arresto, e dei tassi a breve.
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