LE DISGRAZIE ALTRUI, ER MEJO ORGASMO - TUTTO LA FRANCIA È RIMASTA IN APNEA PER MESI A CONTARE: 49 MILIONI PER SILVA, 26 PER LAVEZZI, 20 PER IBRA FINO A 149 - POI È INIZIATO IL CAMPIONATO E I NUMERI PER IL PSG DI ANCELLOTTI SI SONO SGONFIATI: DUE PARTITE, 2 PUNTI. PIÙ CHE UNA CRISI, UNA BARZELLETTA CHE NON FA PER RIDERE PER NIENTE GLI SCEICCHI SCIOCCHI…

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Giulia Zonca per La Stampa

Undici minuti di buio e due giorni di prese in giro, il Psg esce malissimo dalla seconda giornata di campionato e non è un problema di classifica. È un crollo di immagine, per come ragionano gli emiri molto peggio.

Due punti, due pareggi: 2-2 all'esordio con il Lorient (arrivato 17° l'anno scorso) e 0-0 con l'Ajaccio (16°), una miseria a cui si aggiungono due espulsioni, di Lavezzi per un'entrata spericolata e di Ancelotti per aver preso a calci una bottiglia, e l'infortunio di Ibrahimovic, quasi sicuramente assente anche domenica prossima contro il Bordeaux. Il bilancio è devastante. Ci mancava solo il black out in Corsica con la partita interrotta per guasto del riflettore proprio mentre il gioco peggiorava e i nervi stavano per saltare. Una figuraccia.

Il fondo del Qatar, che foraggia la squadra di Parigi, sta cercando di alzare il livello e si ritrova con una formazione da assemblare e battute di ogni genere. Come se non bastassero i risultati scadenti ci si mettono anche i giornali brasiliani: ieri hanno pubblicato per intero il contratto di Thiago Silva e quel che turba non sono i 780 mila euro mensili o i dieci biglietti aerei destinazione Brasile per lui e la famiglia, ma l'antipatico dettaglio dell'adattamento causa sponsor. Secondo la Nike Thiago in rossonero valevo di più, scende la quota testimonial e la differenza ce la mette il Psg a caccia di uno status difficile da costruire. Impossibile da comprare.

Ci v u o l e tempo, è successo anche al Manchester City: tanti soldi bruciati per rose enormi e tanto caos. Ora sono campioni di Inghilterra, ma per i francesi trovare spazio tra i grandi è ancora più complicato. Il primo posto in campionato è dato come minimo indispensabile, è sfuggito l'anno scorso non può scappare ancora anche se arrivarci non darebbe il ritorno inseguito.

La Ligue 1 è troppo piccola. Serve un successo in Europa per dare il segno del cambiamento e Ancelotti ha ancora qualche settimana per risistemare il progetto prima del debutto in Champions: «Calma, nessuno si aspettava che funzionasse tutto subito». Però che il Psg battesse avversari da centro classifica era dato per scontato.

I giocatori si scusano: «Poca concentrazione», poi protestano contro l'accanimento. Blaise Matuidi, uno dei meno peggio contro l'Ajaccio, si lamenta: «Visto che siamo ricchi e diamo fastidio tutti danno il 110 per cento contro di noi, per molti fermarci è l'obiettivo di stagione». La conferma arriva dalla dirigenza dell'Ajaccio che ieri ha elargito un premio extra ai giocatori per aver fermato lo squadrone: 300 euro a testa. Cifra che gli sceicchi neanche prenderebbero in considerazione.

Il Marsiglia si è subito ringalluzzito, prudenti e quasi spaventati dal potere dei dollari a inizio stagione, all'improvviso si sono lasciati andare a pronostici euforici: «Possiamo arrivare davanti al Psg». Hanno quattro punti di vantaggio e sanno che non significano nulla, è troppo presto per i calcoli, non per tirare il fiato. Tutto la Francia è rimasta in apnea per mesi a contare: 49 milioni per Silva, 26 per Lavezzi, 20 per Ibra fino a 149. Poi è iniziato il campionato e i numeri si sono sgonfiati: 2 punti. Più che una crisi, una barzelletta.

 

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