DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL…
1 - BORSA: RECUPERO NEL FINALE GRAZIE A DRAGHI E WALL STREET, +0,4% MILANO
Radiocor - Seduta bifronte per le Borse europee che hanno chiuso tutte in positivo, dopo un cambio di rotta nel pomeriggio, grazie all'andamento di W all Street e alle parole del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. A Berlino per un confronto con la cancelliera, Angela Merkel, sul rafforzamento del fondo salva-stati Esm, Draghi ha dichiarato che ci sono ragioni per essere ottimisti se gli stati europei porteranno avanti le riforme. 'La zona euro ha fatto progressi e gli investitori sono pronti a reinvestire', ha anche detto.
Milano ha chiuso cosi' in progresso dello 0,41%, anche se lo spread e' tornato a salire a 351 punti. A Piazza Affari sono andate male le Fiat (-2,3%), seguendo la performance debole del settore auto europeo. Per contro, sono saliti i titoli bancari. Telecom Italia ha registrato un progresso dell'1% a due giorni dal cda dell'azienda e mentre il mercato si interroga sul futuro della controllata TiMedia (+7,9%), per la quale sono state presentate tre offerte. Sul fronte dei cambi, l'euro tratta a 1,2961 dollari (1,29 ieri) e a 100,96 (100,58 yen), mentre il rapporto fra dollaro e yen e' pari a 77,86 (77,895). Il petr olio (wti) e' in rialzo dello 0,9%, a 92,75 dollari al barile.
2 - TITOLI STATO: SPREAD BTP-BUND A 351 PUNTI
(Adnkronos) - Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a dieci anni, che ha aperto a 349,11 punti, chiude a 351,67 punti. Il massimo raggiunto oggi e' stato a 362,62 punti mentre il minimo e' stato a 348,78 punti.
3 - BORSA, EUROPA: LONDRA +0,36%, FRANCOFORTE +0,16%, MADRID +0,45%
(LaPresse) - Chiudono in moderato rialzo le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra sale dello 0,36% a 5.859,71 punti, il Dax di Francoforte avanza dello 0,16% a 7.425,11 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un rialzo dello 0,47% a 3.513,81 punti. A Madrid l'indice Ibex guadagna lo 0,45% a 8.175 punti.
4 - DRAGHI: BCE HA SCELTO DI NON DIRE 'NO A TUTTO' E AGIRE
(LaPresse/AP) - Il Consiglio direttivo della Bce ha affrontato la scelta tra dire "nein zu allem", che in tedesco per significa 'no a tutto', o agire per stabilizzare le condizioni del mercato e far funzionare correttamente la politica monetaria. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, sottolineando di fronte alla Federazione degli industriali tedesca, la Bdi, che le "nuove misure non sono un allontanamento dal nostro mandato, ma in realtà sono l'unico modo per garantire che possiamo continuare a svolgerlo. Nelle attuali circostanze il rischio maggiore per la stabilità non è azione, ma l'inazione".
"Ho un enorme rispetto - ha aggiunto Draghi - per la Bundesbank e molte delle preoccupazioni che sono state espresse sono interamente condivise da me e dal resto del Consiglio dei governatori, anche se possono essere diverse le opinioni circa le risposte ai problemi".
5 - BANCHE: DRAGHI, FIDUCIA SU ACCORDO GOVERNI PER SUPERVISIONE BCE
Radiocor - Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, si e' dichiarato fiducioso sulla possibilita' di un accordo tra governi sulla pr oposta della Commissione europea relativa alla futura supervisione bancaria nella zona euro. 'Per quanto riguarda la proposta della Commissione, sono fiducioso nel fatto che i governi desiderino trovare un accordo nella cornice appropriata', ha dichiarato Draghi davanti agli industriali tedeschi a Berlino.
6 - DRAGHI, RAGIONI DI OTTIMISMO SE SI FANNO RIFORME
Radiocor - Ci sono ragioni per essere ottimisti sulle prospettive della zona euro, a patto che si realizzino le riforme. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi in un discorso a Berlino. 'La mia ferma convinzione e il mio messaggio centrale qui oggi, e' che, a patto che i governi facciano le riforme, abbiamo un certo numero di motivi per essere ottimisti circa la direzione verso cui andiamo', ha sottolineato Draghi, aggiungendo che 'si stanno facendo progressi su tutti i fronti per rafforzare le fondamenta della zona euro' e che le misure lanciate dalla Bce 'stanno dando sostegno all'umore dei mercati'.
7 - EUROZONA: S&P, NEL 2013 PIL STAGNANTE (DA +0,3%), ITALIA -0,6%
Radiocor - L'Eurozona sta entrando un nuovo periodo di recessione. Lo sottolinea Standard and Poor's che prevede una contrazione del Pil dell'area dell o 0,8% nel 2012 (da -0,7% indicato a luglio) e una stagnazione nel 2013 (da +0,3%). L'agenzia prevede per il 2013 un altro anno di crescita 'molto debole' per Francia e Regno Unito e 'ulteriori cali dell'output in Italia e spagna'. Per la Penisola le stime sono di una flessione del Pil pari a -2,4% quest'anno, seguito da -0,6% nel 2013 e da un incremento dello 0,4% nel 2014, come scenario centrale. Nell'ipotesi di una recessione grave, il Pil italiano e' prospettato a -2,6% quest'anno e -2,1% il prossimo, seguito da +1,3% nel 2014.
8 - IMPREGILO: APPROVATO ACCORDO STRATEGICO CON SALINI
(ANSA) - I consigli di amministrazione di Impregilo e Salini costruttori hanno approvato un "accordo strategico di cooperazione organizzativa e commerciale" tra i due gruppi, anche se le imprese restano separate. Lo rende noto un comunicato congiunto, nel quale si precisa che l'ad Pietro Salini si è astenuto nei voti di entrambi i Cda.
"L'accordo, nel rispetto delle reciproche individualità e autonomie, consentirà ai due gruppi - si legge nel comunicato congiunto - di beneficiare di una proficua collaborazione in tre ambiti distinti: commerciale, manageriale e costi. Da un'analisi preliminare dell'impatto economico riveniente dalle sinergie commerciali, si stimano acquisizioni di commesse aggiuntive nel periodo 2013-2017 fino a 6,4 miliardi di euro, pari a circa il 20-25% dell'aggregato dei nuovi ordini acquisiti nel periodo 2007-2011".
I due gruppi hanno inoltre "ravvisato l'opportunità di definire una procedura per la cooperazione continuativa nella selezione delle commesse di potenziale reciproco interesse e nella partecipazione alle relative gare di appalto, applicando un principio di condivisione paritaria ('50/50') dei benefici e degli oneri connessi ai progetti selezionati. A tal fine l'accordo prevede che le società - prosegue la nota - nominino ciascuna un proprio responsabile dei progetti Italia e un responsabile dei progetti estero che dovranno a loro volta fare riferimento al coordinatore dei progetti Italia e al coordinatore dei progetti Estero, nominati dalle società di comune accordo".
L'iter negoziale per la definizione dei termini dell'accordo é stato individuato su parere del corporate governance advisory board di Impregilo, che ha ravvisato l'opportunità che la negoziazione per conto di Impregilo fosse affidata a un amministratore indipendente (Pietro Guindani) con l'ausilio di un advisor legale per Impregilo e che fossero adottati i presidi applicabili nelle negoziazioni relative alle operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza. Il Comitato parti correlati, in particolare nella persona del suo presidente Alberto Giovannini, è stato coinvolto nella fase delle trattative e ha reso il proprio parere favorevole a maggioranza, con il voto contrario dell'amministratore espresso dalla lista di minoranza, Giuseppina Capaldo, espressione dei Gavio, che in luglio persero il controllo di Impregilo a favore di Salini.
"L'accordo getta le fondamenta per la creazione di un vero 'Campione nazionale' nel settore delle costruzioni di vitale importanza per l'economia nazionale - commenta l'amministratore delegato di entrambi i gruppi, Pietro Salini - e crea nuove opportunità di occupazione per i giovani sia in Italia, sia nei Paesi in cui saremo chiamati a operare".
9 - USA, INDICE FIDUCIA CONSUMATORI SALE A 70,3 A SETTEMBRE, SOPRA ATTESE
(LaPresse/AP) - La fiducia dei consumatori statunitensi è salita a settembre al livello più alto dallo scorso febbraio, per le migliori aspettative sull'andamento del mercato del lavoro nei prossimi sei mesi. L'indice del Conference Board sulla fiducia dei consumatori è aumentato a 70,3 a fronte del 61,3 di agosto, dato rivisto al rialzo. I mercati si attendevano a settembre una lettura a 63.
10 - WSJ, BANCHE TEDESCHE LE PIU' ESPOSTE IN SPAGNA
(ANSA) - La Germania punta ad accelerare la soluzione della crisi europea, anche a tutela della salute delle sue banche. Gli istituti tedeschi sono in Europa quelli più esposti alla Spagna con 139,9 miliardi di euro, di cui 45,9 miliardi di euro verso le banche. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che Deutsche Bank ha un'esposizione di 29,7 miliardi di dollari verso la Spagna. Commerzbank ha un'esposizione di 13,5 miliardi di euro, di cui 4,3 miliardi di euro nelle istituzioni finanziari e 3,9 miliardi di dollari nell'immobiliare.
11 - FS, UTILE NETTO I SEMESTRE RADDOPPIA A 133 MLN, TRENITALIA +27,5%
(LaPresse) - Utile netto più che raddoppiato per Ferrovie dello Stato e risultati in crescita nei primi sei mesi del 2012. E' quanto emerge da una nota, che spiega che il gruppo ha chiuso i primi sei mesi di esercizio con un profitto di 133 milioni di euro, in crescita del 102,2% rispetto ai 64 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
Trenitalia, si legge nel comunicato, "nonostante l'ingresso nel corso dei primi mesi dell'anno corrente di nuovi operatori nel mercato ad elevata marginalità dell'Alta Velocità ", chiude il primo semestre 2012 con un risultato di 40 milioni di euro in crescita del 27,5% rispetto periodo gennaio-giugno 2011.
12 - CTZ: ASTA OK, DOMANI ATTESO CALO TASSI IN ASTA BOT SEMESTRALI
Radiocor - L'asta dei Ctz ha aperto bene l'intensa settimana del Tesoro sul mercato primario e per domani e' atteso un esito ancora positivo per i BoT semestrali. Lo segnalano gli operatori interpellati da Radiocor secondo cui l'asta di domani segnera' un ulteriore calo dei rendimenti. 'L'asta - dice un operatore - dovrebbe confermare la tendenza di queste ultime settimane, con forti richieste e tassi in deciso ribasso. Oggi il BoT semestrale scambiava intorno all'1,30% e per domani ci attendiamo che esca su questi livelli'. Nell'asta di fine agosto il rendimento del BoT semestrale si era attestato all'1,585%.
13 - BTP ITALIA AL BIS, IL TESORO RIAPRE IL PARACADUTE ANTINFLAZIONE...
G.Marv. per il "Corriere della Sera" - Torna il Btp Italia. L'annuncio di una nuova emissione fatto ieri dal Tesoro (la sottoscrizione è aperta tra il 15 e il 18 ottobre) precede di poche ore il pagamento della prima cedola della prima tranche del titolo indicizzato al costo della vita italiano. Dopodomani, il 26 settembre, chi avesse sottoscritto e tenuto i Btp Italia emessi in marzo incasserà infatti il premio calcolato su base semestrale, composto dal minimo garantito (2,45% su base annuale) a cui va aggiunta l'inflazione (3,1% su base annua; 1,49% quella calcolata per il semestre marzo-settembre).
Il rendimento lordo totale della cedola in pagamento dovrebbe quindi arrivare al 2,73%. Che cosa vuol dire? Che per ogni mille euro investiti i risparmiatori dovrebbero incassarne circa 27, a cui andrà sottratto il 12,5% della ritenuta fiscale. Il Btp Italia, riproposto ieri dal Tesoro che paga la prima cedola e annuncia un altro titolo, il terzo della serie, è un'emissione pensata in modo particolare per i piccoli risparmiatori, anche se al primo collocamento hanno partecipato in massa anche pesci molto più grandi, interessati alla struttura e alla scadenza media (quattro anni).
Diversamente da altri titoli indicizzati, il Btp Italia segue il costo della vita nazionale (oggi ben più elevato di quello europeo) e offre un adeguamento all'inflazione più immediato di altri titoli inflation linked. Inoltre consente, unico per ora tra tutti i Btp, la partecipazione diretta all'asta dei piccoli investitori, che possono utilizzare l'home banking se hanno dimestichezza con il computer o lo sportello della banca o della Posta se sono correntisti con il pallino delle vecchie tecnologie.
Il nuovo titolo, che verrà proposto tra tre settimane, avrà come i due precedenti una durata quadriennale e un minimo garantito (corrisposto anche nel caso, oggi fantascientifico, di inflazione negativa) che sarà stabilito in base alle condizioni del mercato a ridosso del 15-18 ottobre, i giorni scelti per il collocamento.
14 - LIMA, NO ALLA BORSA, SÃ ALLA FINANZA CON INTESA E AXA...
G.Str. per il "Corriere della Sera" - Meglio «private» che «public». Accantonato il progetto di quotazione in Borsa - già autorizzato da Piazza Affari - LimaCorporate ha abbracciato una banca e una compagnia assicurativa. La maggioranza della società - che produce protesi impiantabili sostitutive delle articolazioni ossee - è passata nelle mani di Axa private equity e Imi investimenti (Intesa Sanpaolo).
La compagnia francese e la banca italiana hanno infatti sottoscritto un accordo per l'acquisto del 66% di una newco che ha in portafoglio l'intero capitale di LimaCorporate. Il restante 34% resta a Gabriele Lualdi e agli altri attuali azionisti di maggioranza di Lima. «L'investimento - si legge in una nota - è finalizzato a sostenere e ad accompagnare la società in un percorso di crescita e sviluppo». Almeno per ora, senza la Borsa.
15 - GOOGLE E IL PROPULSORE DEI RECORD...
M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Visti con l'occhio (e soprattutto con il portafoglio della crisi) Google ai massimi storici (749,38 dollari) - solo poche settimane dopo l'ennesimo record da Guinness dei primati della Apple - non solo fa invidia ma desta anche incredulità . Ma quale tipo di propulsione usano viene da domandarsi? I dollari «bruciano» meglio degli euro nei serbatoi dell'economia digitale?
Fatto sta che i titoli di Mountain View secondo Citigroup potranno viaggiare ancora spediti fino a 850 dollari. à vero che l'Europa, con la sua unione monetaria finita sul tavolo dello psicanalista e l'unione politica affidata per ora ai filosofi, non è l'America. Ma è evidente che, complessi di inferiorità a parte, sembra di assistere a un combattimento tra nuovi potenti jet che sfidano la gravità di Newton e vecchi aerei a elica con qualche rattoppo. Che si tratti di vendere pezzi di questa nuova industria come gli smartphone o la modernità immateriale dei software fatti della stessa sostanza dei sogni consumistici, il denaro trasformato dall'alchimia digitale piace a Wall Street.
Una febbre che non sembra insensata: l'appiattimento del mondo veicolato dalla nuova rete delle reti policentrica battezzata «Internet» ha reso piatti anche i consumi. Smartphone, tablet e sistemi operativi sono il nuovo petrolio senza i quali sembra che nessuno possa procedere di un passo. E, per ora, tutto è quotato a Wall Street.
MARIO DRAGHIMario Draghi con il membro del comitato esecutivo Jörg AsmussenVIGNETTA BENNY DA LIBERO DRAGHI BAZOOKATE CONTRO LA MERKEL PIETRO SALINIbeniamino gavioASSEMBLEA IMPREGILOMount Rushmore MONTI RAJOY HOLLANDE MERKEL MAURO MORETTI MARIO MONTI E VITTORIO GRILLI jpegMARIA CANNATAI FONDATORI DI GOOGLE SERGEI BRIN E LARRY PAGE
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