donald trump annuncia dazi reciproci a tutti i paesi del mondo

CHE FARÀ QUESTA VOLTA TRUMP SUI DAZI? ARRETRERÀ COME AL SOLITO O ANDRÀ FINO IN FONDO – GLI ALFIERI DEL MONDO “MAGA”, COME STEVE BANNON SONO CONVINTI CHE QUESTA VOLTA IL TYCOON NON TORNERÀ SULLE SUE DECISIONI: DAL 1 AGOSTO, I DAZI ALL’UE ENTRERANNO IN VIGORE. MA ANALISTI ED ESPERTI HANNO QUALCHE DUBBIO: “SE I MERCATI SUBIRANNO CALI, TROVERÀ UNA SCUSA PER FARE UN PASSO INDIETRO” – PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE PER LE “PARTNERSHIP GLOBALI”: “COSA ASPETTA L’ITALIA, DOVREBBE SEDERSI E FARE IL DEAL , PUÒ FARE IL DEAL DA SOLA...”

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1 - TRUMP ASPETTA E «SFRUTTA» I MERCATI «MA QUESTA VOLTA NON ARRETRERÀ»

Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

 

donald trump - dazi

L’1 agosto sarà l’ultima scadenza nella saga dei dazi di Trump? Tra l’impazienza del presidente per i negoziati a rilento e la paura di tornare ad essere definito «Taco» (Trump Always Chickens Out, cioè si tira sempre indietro), quattro fonti sotto anonimato dicono al sito Politico che avrebbe poco senso rimandare ancora.

 

«L’1 agosto si inizia», afferma Steve Bannon, l’ex stratega della prima vittoria di Trump nel 2016. «Sono sicuro che l’ha detto a Scott (Bessent, il segretario del Tesoro, ndr ). Niente più Taco».

 

guerra commerciale tra usa e ue

Molti all’estero prendono la scadenza sul serio: non hanno scelta. Alcuni si preoccupano — sempre secondo Politico — anche perché Trump vuole che gli altri Paesi adottino misure anti Cina che potrebbero provocare rappresaglie da Pechino, ma temono che poi il presidente americano garantisca alla Cina un accordo migliore (nei negoziati che scadono il 12 agosto) lasciando gli altri in svantaggio.

 

Allo stesso tempo, il modo in cui i dazi sono stati usati da Trump nei mesi passati — come merce di scambio anziché come politica commerciale — rende alcuni scettici sul fatto che l’1 agosto sia davvero la scadenza finale.

 

Sospettano che Trump tornerà sui suoi passi se i mercati crollano e se dazi più alti ostacolano l’obiettivo di ridurre l’inflazione.

 

LE ENTRATE TARIFFARIE NEGLI STATI UNITI

«La mia supposizione (ma è una supposizione!) è che Trump imporrà i dazi che ha minacciato nell’ultima settimana», dice al Corriere Robert Armstrong, il giornalista finanziario del Financial Times che ha inventato l’acronimo Taco.

 

«I mercati non lo prendono sul serio — aggiunge — e questo lo renderà più risoluto. Finora i mercati non credono che imporrà questi dazi o che essi causeranno un grave danno alla crescita economica: eventualmente queste previsioni verranno messe alla prova».

 

Se Trump non arretra, la prossima domanda è: come reagiranno i mercati e come reagirà Trump ai mercati? «Se le azioni e le obbligazioni subiscono cali, troverà una scusa per fare un passo indietro dopo un periodo abbastanza lungo da preservare l’apparenza di durezza? Io suppongo di sì. Ma chi lo sa».

 

ROBERT ARMSTRONG

I dazi stanno generando entrate per gli Stati Uniti, ma le stime indicano che non saranno sufficienti a compensare la nuova spesa e i tagli alle tasse approvati dal Congresso. «Gli americani sceglieranno marchi locali e inizieranno a importare da Paesi con dazi più bassi? L’economia cambierà e non sappiamo esattamente quali saranno le entrate dei dazi finché non sono stabili; e per come vanno le cose adesso non saranno mai fissi», continua Armstrong.

 

Non c’è stato un forte impatto sull’inflazione, notizia eccellente per Trump. «Ma credo che sia presto: importatori e venditori all’ingrosso aspettano, non vogliono alzare i prezzi dato che non sanno se i dazi resteranno. Perciò l’effetto sui prezzi è ancora da vedere».

 

donald trump e paolo zampolli

Il piano di Trump potrebbe funzionare? «Bisogna vedere cosa si intende per funzionare. Diciamo che i dazi restano, le importazioni diventano più costose, c’è un po’ di inflazione ma non tanta […] Quindi è importante capire se i dazi restano in vigore non solo nell’amministrazione Trump ma in quella successiva».

 

2 - ZAMPOLLI: «DONALD NON VA PRESO ALLA LEGGERA: IL SUO PIANO FA DECOLLARE IL BILANCIO L’ITALIA? FIRMI UN ACCORDO DA SOLA»

Estratto dell’articolo di V. Ma. per il “Corriere della Sera”

 

LETTERA DI DONALD TRUMP A URSULA VON DER LEYEN CHE ANNUNCIA DAZI AL 30% ALL UE

[…] Paolo Zampolli — nominato da Trump inviato speciale per le partnership globali —, alla domanda su cosa l’Unione europea debba aspettarsi adesso sui dazi, ripete al Corriere i dati resi pubblici venerdì scorso dal dipartimento del Tesoro americano: «A giugno il bilancio degli Stati Uniti ha avuto un surplus di 27 miliardi di dollari.

 

A maggio c’era stato un deficit di 316 miliardi di dollari. I dazi doganali hanno raggiunto un totale di 27 miliardi a giugno, con un incremento rispetto ai 23 miliardi di maggio e con un aumento del 301% rispetto al giugno 2024».

 

Che cosa pensa della decisione di Trump di pubblicare la lettera all’Ue in cui avverte che i dazi al 30% scatteranno ad agosto?

«Tutto questo esercizio sta portando agli Stati Uniti grossissime entrate. Il piano del presidente sta funzionando. Tutti, uno a uno, stanno venendo al tavolo per negoziare. La posizione del presidente non deve essere presa alla leggera».

 

Questi dazi al 30% li applicherà davvero? Oppure è possibile un cambiamento prima dell’1 agosto?

meloni trump g7 canada

«Il presidente è noto per una cosa chiamata l’“Arte del fare accordi”. Quelli che si sono mossi per primi sono anche quelli che ottengono gli accordi migliori. I britannici sono stati intelligenti ad assicurarsi un accordo in tempi rapidi».

 

Anche l’Italia spera in un accordo con dazi al 10% come i britannici, ma è possibile?

«Cosa aspetta l’Italia, dovrebbe sedersi e fare il deal , può fare il deal singolare...».

 

Questa situazione dei dazi per l’Europa può essere influenzata dai mercati? Perché se Trump applica i dazi al 30%, la prossima domanda è come reagiranno i mercati e come il presidente reagirà per i mercati.

«I mercati salgono e scendono sempre. In questo momento sono saliti, sono sempre volatili...».

 

I DAZI DI DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

I britannici, come pure i Paesi del Golfo, sono stati molto abili nel gestire il rapporto con Trump. Gli europei cosa possono fare per convincerlo sui dazi?

«Già adesso hanno accettato il 5% del Pil per la difesa nella Nato, anche se per ora è un impegno formale. […] La cosa più importante è sedersi al tavolo a trattare senza perdere tempo, perché il presidente è stato chiaro, vuole un accordo equo e vuole proteggere gli Stati Uniti d’America».

GUERRA DEI DAZI TRA USA E CINADONALD TRUMP PAOLO ZAMPOLLImeloni trump g7 canadaGIORGIA MELONI PONTIERA BY ELLEKAPPA PAOLO ZAMPOLLILETTERA DI DONALD TRUMP A URSULA VON DER LEYEN CHE ANNUNCIA DAZI AL 30% ALL UE