LA FED CHIUDE I RUBINETTI E MILANO AFFONDA (-3,1%) - LO SPREAD SALE A 292 - LA BCE HA IN PANCIA 103 MILIARDI DI EURO IN BOND ITALIANI - LO STIPENDIO DI DRAGHI: 374MILA € - TELECOM: 5.500 ESUBERI IN 2 ANNI - LA CORTE DEI CONTI DÀ L’OK AI MONTI BOND PER MPS - MAXI SEQUESTRO DI CARNE ALLA NESTLÉ PER VERIFICARNE IL CONTENUTO - IL “NEW YORK TIMES” SI DISFA DEL “BOSTON GLOBE” - 50 MLD $ “SPORCHI” DALLA RUSSIA IN GIRO PER IL MONDO - LUFTHANSA TAGLIA…

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1 - BORSA: DUBBI FED E INCERTEZZA POLITICA AFFOSSANO MILANO (-3,1%)
Radiocor - Giornata di vendite sui listini azionari europei, preoccupati per la possibile riduzione dell'intervento a sostegno dell'economia statunitense messo in atto dalla Federal Reserve. Maglia nera di giornata e' Milano, che paga anche l'incertezza legata alle elezioni politiche del week end e che ha chiuso le contrattazioni con un calo del 3,13% sul Ftse Mib.

Pesano i ribassi delle banche, penalizzata dallo spread oltre i 290 punti base. Realizzi su Mediaset, che di recente ha beneficiato della rimonta elettorale di Silvio Berlusconi, mentre l'unica blue chip positiva e' stata Parmalat, grazie alle scommesse su un nuovo maxi dividendo in arrivo. Nel resto del listino continua la corsa di Ti Media, in attesa dell'esito delle trattative tra Telecom Italia e Cairo. Sul mercato dei cambi, euro debole a 1,3212 dollari (1,3283 ieri) e 122,83 yen (124,37), mentre il dollaro/yen e' a 92,95 (93,54). Le voci su un aumento della produzione di petrolio in Arabia hanno infine depresso i corsi del greggio: il future aprile sul wti ha lasciato sul terreno l'1,4% a 93,89 dollari al barile.

2 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 292 PUNTI
(ANSA) - Lo spread Btp-Bund chiude a 292 punti base con il rendimento del Btp decennale al 4,49%.

3 - TELECOM: CISL, IN BIENNIO 2013-2014 PUNTA A 5.500 ESUBERI
Radiocor - 'Telecom ha stimato in circa 5500 gli esuberi nel piano 2013/2014'. Lo riferisce a Radiocor, Vito Vitale, segreetario generale della Fistel-Cisl dopo l'incontro tra sindacati e azienda in cui e' stato illustrato il piano di riorganizzazione e riduzione dei costi. La maggior parte di questi esuberi, fa sapere ancora il sindacalista, circa 5000 sarebbero gestiti con i contratti di solidarieta'. Parte sostanziale di questo piano e' la riorganizzazione di tutta l'area dei servizi alla clientela (Customer Operation) con la trasformazione dell'attuale divisione in una societa' del gruppo, con l'obiettivo di efficientare, recuperare produttivita' e ridurre i costi complessivi di struttura.

'Gli esuberi - commenta Vitale - vanno gestiti senza effetti traumatici sui lavoratori', mentre e' ancor piu' netto il giudizio sulla riorganizzazione dei servizi alla clientela: e' da 'abbandonare l'idea della societarizzazione della Caring Services' e bisogna 'lavorare con il sin dacato per rendere sostenibile economicamente la divisione Caring, affinche' le attivita' di servizio al cliente possano rimanere nel perimetro di Telecom Italia scongiurando per sempre il richio esternalizzazione'.

4 - BCE: TITOLI STATO ITALIA PER 102,8 MLD IN PORTAFOGLIO FINE 2012
Il Sole 24 Ore Radiocor - L'Italia e' stato il Paese dove la Bce e' stata piu' at tiva con il programma di acquisto di titoli di Stato (Smp) varato per sostenere i Paesi piu' in difficolta' nell'Eurozona a causa del balzo degli spread. Come si legge in una nota diffusa dalla Bce che, per la prima volta, dettaglia, con un obiettivo di trasparenza, gli acquisti effettuati nel quadro del piano, ora sostituito dall'Omt (Outright Monetary Transactions), la Bce aveva in portafoglio al 31 dicembre 2012 titoli di Stato italiani per un valore nominale di 102,8 miliardi, iscritti a libro per 99 miliardi e con una maturita' media residua di 4,5 anni.

Seconda la Spagna con titoli per 44,3 miliardi (43,7 miliardi il valore contabile e durata di 4,1 anni) e solo terza la Grecia con un totale acquistato da Francoforte di 33,9 miliardi (30,8 miliardi e 3,6 anni). Il totale acquistato in tutta l'Eurozona, gia' noto, e' di 218 miliardi.

5 - BCE: PER MARIO DRAGHI STIPENDIO DI 374MILA EURO NEL 2012
Radiocor - Mario Draghi ha ricevuto uno stipendio base di 374.124 euro nel 2012 mentre il vice-presidente, il portoghese Vitor Constancio, ha avuto u n salario di 320.688 euro. E' quanto comunica la Bce nel quadro del Bilancio annuale per lo scorso esercizio, precisando che agli altri esponenti del Comitato esecutivo della Bce hanno avuto un salario individuale di 267.228 euro. Le spese per il personale, che comprendono stipendi, indennita', costi assicurativi e altri costi, sostenute dalla Bce nel 2012 sono state pari a 184,6 milioni (173,1 milioni nel 2011).

I membri del Comitato esecutivo, si legge nel Bilancio annuale, percepiscono uno stipendio base e indennita' aggiuntive di residenza e rappresentanza. Anziche' beneficiare di un'indennita' specifica, il Presidente usufruisce di una residenza ufficiale di proprieta' della Bce.

6 - MPS: OK CORTE DEI CONTI A REGISTRAZIONE DPCM SU MONTI BOND
Radiocor - La Sezione controllo preventivo di legittimita' della Corte dei Conti ha registrato il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che individua le risorse per la sottoscrizione degli strumenti finanziari emessi dal Monte dei Paschi di Siena, i cosiddetti Monti bond. Lo riferisce un comunicato della Corte dei Conti in cui si precisa che la registrazione e' stata disposta in ragione delle deroghe alle norme di contabilita' di Stato disposte con il decreto legge 95/2012 e giustificate dalle eccezionali circostanze riconosciute anche in sede europea.

7 - MPS: DE CASTRIES, CON AXA COLLABORAZIONE OK, UTILE RECORD PER JOINT VENTURE
Radiocor - 'I nostri affari con Mps si sviluppano bene in termini di volume e risultato'. Lo ha detto il numero di Axa, Henri de Castries durante la conferenza stampa sui conti del gruppo francese, riferendosi alla jv nella assicurazione Axa Mps, che 'nel 2012 ha segnato un utile record'. La parte di competenza di Axa 'e' di 72 milioni, quindi il risultato della jv e' il doppio'. E questo conferma la validita' della scelta strategica dell'alleanza con il Mps, ha aggiunto de Castries.

8 - CARNE CAVALLO: MAXISEQUESTRO DEI NAS, ARRIVA ANAGRAFE
Manuela Correra per l'ANSA - Ventisei tonnellate in un sola giornata. E' il maxisequestro effettuato oggi dai Carabinieri dei Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) che hanno bloccato l'ingente quantitativo di carne bovina macinata cotta e surgelata della Nestlé, per verificare l'eventuale presenza fraudolenta di carne di cavallo e di sostanze nocive per la salute.

Ma se continuano i controlli su tutto il territorio nazionale, il ministro della Salute, Renato Balduzzi, rassicura circa i rischi per la salute e annuncia anche un provvedimento che rappresenta un primo passo verso la tracciabilità della carne equina: l'anagrafe sanitaria degli equidi, una sorta di nuovo 'passaporto sanitario' equino. Il maxisequestro è stato effettuato dai Nas di Torino presso la S.A.F.I.M. di None (TO), dove sono state sottoposte a blocco cautelativo sanitario 19 tonnellate di carne bovina macinata cotta e surgelata della Nestlé, per un ulteriore campionamento da sottoporre all'Istituto zooprofilattico del Piemonte per la ricerca del DNA di cavallo e di eventuali tracce di farmaci non ammessi. Analoga operazione è stata effettuata dal NAS di Alessandria presso lo stabilimento Nestlé di Moretta (CN) per un totale di oltre 7 tonnellate.

Fino ad oggi i Carabinieri dei NAS hanno eseguito oltre 100 campioni di prodotti a base di carne bovina macinata di 60 marche diverse. Pronta la replica della Nestlé, che precisa: la carne oggetto del maxisequestro dei Nas "é la stessa già volontariamente bloccata nei magazzini dell'azienda nei giorni scorsi a seguito delle analisi effettuate autonomamente nei propri laboratori". La novità annunciata dal ministro in una prossima ordinanza riguarda però la nuova anagrafe sanitaria: una sorta di 'passaporto' che prevede la notifica di tutti gli esami sanitari effettuati sui cavalli, a tutela della tracciabilità degli animali e della salute pubblica. L'anagrafe servirà per tracciare la storia sanitaria dell'animale, evitando in questo modo il concreto rischio di clandestinità che sottrae i cavalli ai controlli sanitari, oltre ad esporli a maltrattamenti.

Lo 'scandalo della carne di cavallo', intanto, si allarga a macchia d'olio: dopo Repubblica Ceca, Slovenia e Svizzera, oggi pure le autorità bulgare hanno confermato la scoperta di carne equina non dichiarata in confezioni di lasagne alla bolognese che erano state ritirate dalla vendita sabato scorso in una catena di grande distribuzione. E sulla genuinità delle carni bovine è stata anche aperta un'inchiesta dalla procura di Torino.

Il procuratore Raffaele Guariniello ha affidato ai Nas una serie di accertamenti, aprendo un fascicolo per frode in commercio e commercio di sostanze alimentari nocive. Quanto ai rischi per la salute, per ora Balduzzi rassicura: "Non vi sono pericoli per la salute dei cittadini e tutti i controlli sono stati attivati". Si tratta, spiega, "di controlli costanti. Le carni e gli allevamenti sono monitorati tutti i giorni dai tecnici del ministero, delle Regioni, delle singole Asl e dei Nas".

9 - BORSA: NYT SALE IN BORSA CON VENDITA BOSTON GLOBE
(ANSA) - Il New York Times in controtendenza a Wall Street. In una giornata di calo degli americani, il New York Times avanza dello 0,28%. A spingere il titolo a la vendita del Boston Globe e della altre attività in New England, una cessione che consentirà al gruppo di concnetrarsi solo ed esclusivamente sul marchio e sul quotidiano New York Times. "Il piano" di vendita "mostra l'impegno a concentrare la nostra strategia e i nostri investimenti sul marchio New York Times" afferma il gruppo in una nota.

La cessione "é nell'interesse di lungo termine dei dipendenti e degli azionisti". Per il New York Times si tratta del secondo tentativo di vendita del Boston Globe: aveva già provato nel 2009 ma senza esito. Il New York Times ha acquistato il Boston Globe nel 1993 per 1,1 miliardi di dollari e ora dalla sua vendita - secondo gli osservatori - riceverà solo una piccola parte dei soldi spesi. Le attese sinergie fra i due gruppi non si sono mai realmente realizzate e a questo si aggiunge il calo recente della raccolta pubblicitaria e della circolazione.

10 - UNICREDIT, SCENDE ANCHE MANODORI
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - Continua la limatura del fronte italiano delle Fondazioni in Unicredit. Dopo l'1,3% venduto dalla Crt (scesa al 2,5%) per chiudere un derivato, ora è la volta della Fondazione Manodori, che si prepara a ridurre il suo 0,47% in Piazza Cordusio per puntare sulla Cdp, più redditizia e non esposta ai marosi della Borsa. Il consiglio generale dell'ente presieduto da Gianni Borghi, assistito da Prometeia, ha deciso martedì di raddoppiare in 5 anni l'investimento nella Cassa con ulteriori 4,5 milioni di euro rispetto agli attuali 5 milioni pari allo 0,143% del capitale.

La provvista - ha scritto ieri La Gazzetta di Reggio - dovrebbe arrivare anche dalla vendita di parte dei 29,6 milioni di azioni Unicredit (in carico a 4,68 euro, più del valore attuale di 4,23 euro). Lo scorso settembre il Tesoro ha autorizzato la fondazione reggiana a vendere 5 milioni di azioni. Fino a ieri ne erano state vendute due milioni con un incasso di 7,6 milioni; per gli altri tre milioni si attende la delibera del consiglio di marzo.

L'ente reggiano si è diluito l'anno scorso dallo 0,78% per aver seguito solo parzialmente l'aumento di capitale da 7,5 miliardi. Il legame con la banca - frutto delle fusioni di Carire con Bipop, con Capitalia e quindi con Unicredit - si sta affievolendo: la Fondazione non esprime più un rappresentante nel consiglio, a differenza del precedente board per il quale aveva indicato Donato Fontanesi.

11 - ALLARME CORRUZIONE IN RUSSIA: ALL'ESTERO 50 MILIARDI DI DOLLARI
Pierre Briançon per "la Stampa" - Nella Russia di oggi persino i trasferimenti illegali di denaro sono un privilegio riservato a una ristretta cerchia di eletti. Secondo le stime della Banca di Russia, tra tangenti, mazzette, denaro riciclato e acquisti illegali, quasi 50 miliardi di dollari hanno lasciato il Paese nel 2012. Una cifra più o meno in linea - forse solo leggermente minore - rispetto a quella registrata negli anni precedenti. Ma quest'anno, secondo il presidente della banca centrale russa, Sergei Ignatyev, quasi la metà di quei fondi sono stati gestiti da ciò che lui stesso ha definito "un gruppo di persone ben organizzate".

Ignatyev non ha fornito altri dettagli. Tuttavia l'utilizzo dell'espressione "ben organizzate" suggerisce che il presidente non si riferisca a un semplice gruppo di colletti bianchi, ma a oligarchi dell'industria o ai nuovi miliardari di San Pietroburgo, tutte figure che sembrano avere una connessione a livello personale o professionale con il presidente Vladimir Putin. La massima carica della banca centrale sembra puntare a persone collegate da legami finanziari e dalla volontà di frodare il governo e violare le leggi del Paese.

Il mandato di Ignatyev, a capo di una delle pochissime istituzioni russe ancora relativamente indipendenti dal Cremlino, avrà termine a giugno. E forse è stata proprio la certezza di non aver più nulla da perdere a convincerlo a parlare. In ogni caso il giudizio è una forte accusa al regime di Putin e alla sua incapacità di combattere la corruzione dilagante.

Il governo di Putin, che, almeno ufficialmente, sostiene il bisogno di combattere la corruzione, di quando in quando è stato abbastanza cinico da suggerire che la fuga di capitali illegali sia un segno della lotta contro la corruzione. Altrimenti, sempre secondo questa teoria, i fondi sarebbero rimasti in Russia. Ovviamente, si tratta di una tesi assurda. La realtà è che, in materia di corruzione, è il governo stesso il problema. Dalla banca centrale può anche partire un grido d'allarme ma su questo tema, dal Cremlino, non ci si può aspettare che lacrime da coccodrillo.

12 - LUFTHANSA TAGLIA E SI GIOCA LA FIDUCIA DI CLIENTI E STAFF
Olaf Storbeck per "la Stampa" - Lufthansa, la maggiore compagnia aerea europea per numero di passeggeri, è nel bel mezzo di un radicale programma di ristrutturazione. I dipendenti e i clienti ne stanno già pagando il prezzo da un po'. Ora è il turno degli azionisti, che non riceveranno alcun dividendo dopo che, l'anno scorso, il profitto operativo è caduto in picchiata del 36%. Lufthansa risparmierà dai 160 ai 200 milioni di euro, ma gli investitori non hanno gradito e il titolo del vettore è crollato di quasi il 5%.

Lufthansa è a un bivio: sulle rotte a lungo raggio i concorrenti extra-europei fanno leva sui benefici fiscali offerti dai propri Paesi e per le tratte a corto raggio le compagnie aeree senza troppi fronzoli la fanno da padrone con prezzi contenuti e ottimi guadagni. In questo scenario il prezzo record raggiunto dai carburanti non ha fatto altro che peggiorare le cose.

Paragonata ad altre compagnie aeree storiche come Air France-Klm, in perdita dal 2009, Lufthansa se la sta cavando abbastanza bene. Il suo utile operativo è rimasto in attivo durante tutta la crisi finanziaria. Nel 2011 però la compagnia ha annunciato un ambizioso programma di tagli per 1,5 miliardi di euro entro il 2015. Il vettore rinuncerà al 20% delle proprie posizioni amministrative, le rotte a breve percorrenza, in perdita, saranno ristrutturate e le tratte secondarie trasferite a Germanwings, la sussidiaria a basso costo di Lufthansa.

La ristrutturazione procede anche meglio del previsto: nel 2012 il risparmio stimato di 280 milioni di euro è stato raggiunto e superato con la sbalorditiva cifra di 380 milioni.

Risultati ottenuti sulle spalle di passeggeri e dipendenti: i primi si lamentano della scomodità dei nuovi sedili, del rinfresco scadente, dell'intasamento dei call center e della gestione quantomeno approssimativa dei reclami. E la soddisfazione e la fiducia nell'azienda dello staff sono colate a picco. La compagnia aerea rischia di giocarsi clienti, dipendenti e azionisti in un colpo solo. E questa è certamente un'eventualità che non può permettersi.

 

 

 

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