FONDAZIONI BANCARIE COME PARCHEGGI PER POLITICI TROMBATI – IL CASO CHIAMPARINO DIMOSTRA CHE GLI ENTI, SOCI FORTI DEI GRANDI GRUPPI BANCARI ITALIANI, FUNZIONANO PER LO PIU’ COME POSTEGGI PER EX POLITICI IN PENSIONE O IN ATTESA DI TEMPI MIGLIORI

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Carlotta Scozzari per Dagospia

Il caso della Compagnia di San Paolo, di fatto in attesa del nuovo presidente dopo che Sergio Chiamparino ha dato la propria disponibilità a correre per le Regionali del Piemonte, mette in luce una delle funzioni delle Fondazioni bancarie nel mondo finanziario all'italiana: quella di "parcheggio". Un posteggio che sembra essere destinato a ospitare due tipi di persone: da una parte, ex politici ed ex banchieri ormai in pensione e, dall'altra, politici in attesa di essere in un modo o nell'altro ricollocati.

Principale esponente della prima categoria è senz'altro Giuseppe Guzzetti, ex presidente della Regione Lombardia tra la fine degli anni '70 e la prima metà degli '80 e poi senatore, sempre per la Democrazia cristiana. Chiusa la carriera politica in senso stretto, Guzzetti, che compirà ottant'anni a maggio, nel 1997 ha preso in mano le redini della Cariplo, tra le grandi azioniste di Intesa Sanpaolo, mentre nel 2000 è salito ai vertici dell'Acri, l'associazione italiana di riferimento delle Fondazioni. Dagli anni Duemila, grazie anche al potere della mediazione imparato e collaudato ai tempi della Dc, è lui il grande uomo del mondo degli enti nati all'inizio degli anni Novanta con la legge Amato. Lo dimostra il fatto che è Guzzetti in persona a essere sceso in campo per trattare l'operazione di acquisto di titoli dalla Fondazione Mps, presieduta dalla quasi quarantenne (praticamente una bambina rispetto all'età media dei colleghi) Antonella Mansi, da parte di un gruppo di enti coordinati dalla Cariplo.

Anche l'ex banchiere Antonio Finotti, 86 anni nel 2014 (a novembre), è salito ai vertici della Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, pure tra i soci di forti di Intesa, nel 1997, quando la propria parabola professionale stava ormai volgendo al termine. Finotti è stato confermato alla presidenza di Cariparo la scorsa primavera e a 89 anni, non proprio un giovanotto, concluderà l'attuale mandato. Dino De Poli, invece, classe 1929, è stato sia politico (parlamentare della Dc) sia banchiere (in Cassamarca). Ora siede sulla presidenza della Fondazione Cassamarca, socia di Unicredit.

Rientra invece nella categoria dei politici parcheggiati nelle Fondazioni in attesa di tempi migliori l'ex sindaco di Torino del Pd nonché renziano della prima ora, Chiamparino. Che vista la breve parentesi in Compagnia di San Paolo, dove è stato nominato alla presidenza nella primavera del 2012, sembra sempre più un politico prestato alle banche che un banchiere prestato alla politica. Considerato il ruolo di azioniste forti dei grandi istituti di credito che le Fondazioni ricoprono, sia pure in forma meno importante di qualche anno fa, c'è da chiedersi se non sia il caso di scegliere per la loro guida manager più titolati e che comunque non siano soltanto lì in parcheggio.

 

 

LUCA REMMERT E SERGIO CHIAMPARINOCHIAMPARINO AL SALONE DEL LIBRO DI TORINOGIOVANNI BAZOLI E GIUSEPPE GUZZETTIGiuseppe Guzzetti - Pres Fondazione CariploMATTEO RENZI E ANTONELLA MANSI