FRANCIA PADRONA - DOPO LA FUGA DI LACTALIS CON LA CASSA DI PARMALAT E L’UMILIAZIONE DI SARKÒ AL BANANA, ARRIVA L’OFFERTA DI EDF PER PAPPARSI EDISON: “ACQUISTEREMO LE AZIONI IN MANO A DELMI IN 3 ANNI, MA SENZA PASSARE PER L’OPA” - TOCCHERÀ QUINDI ALLA CONSOB DECIDERE IL FUTURO DI EDISON CHE, GIURANO I FRANCESI, MANTERRÀ LA SEDE E LA QUOTAZIONE A MILANO - A2A (CHE CON IREN CONTROLLA DELMI) SI RIUNIRÀ GIOVEDÌ PER DECIDERE - IL TITOLO È TRACOLLATO A PIAZZA AFFARI: DA +5% A -6,65%...

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1 - EDF VUOLE EDISON, MA NON PASSANDO PER L'OPA...
MF - Dow Jones - Edf vuole Edison, ma non passando per l'opa. Nel corso di un incontro con i soci italiani per discutere la ristrutturazione di Edison, i francesi hanno presentato una nuova proposta finalizzata in particolare a soddisfare le richieste di Delmi e a istituire un nuovo operatore nel settore delle energie rinnovabili in Italia.

La società francese ha precisato che "Edf ha proposto di impegnarsi ad acquistare le azioni di Edison in mano a Delmi in tre anni a un prezzo basato su un multiplo Ebitda di un campione di società quotate comparabili. In questo modo, i partner italiani che potrebbero desiderare di vendere le loro azioni potrebbero trarre beneficio dagli sforzi di ristrutturazione di Edison".

Edf ha inoltre offerto ad A2A ed Iren, principali soci di Delmi, il 100% di Edens, società interamente controllata da Edison e quarto operatore italiano nel settore delle fonti rinnovabili, in cambio delle loro partecipazioni nel capitale di Edipower, pari rispettivamente al 20% e al 10% del capitale. Alle due utility italiane potrebbe inoltre essere ulteriormente concessa un'opzione call per acquisire a valori di mercato in 3 anni la centrale idroelettrica di Mese, impianto in provincia di Sondrio con una capacità di 372 MW.

L'obiettivo del progetto è rafforzare la posizione di Edison di secondo operatore energetico in Italia, posizionare la società milanese come piattaforma di sviluppo del gruppo francese nel segmento dell'upstream del mercato del gas, consentire alla stessa lo sviluppo nella produzione di energia termo-elettrica nell'area del Mediterraneo e preservarne l'identitá italiana, mantenendo sede e quotazione a Milano e una forte partecipazione azionaria italiana.

Conseguentemente EdF chiederá alla Consob l'esenzione dalla promozione di un'offerta pubblica obbligatoria sulla restante parte di capitale di Edison non detenuta.

2- CROLLO
Da Yahoo! Finanza: Alle 13, Edison perde il 6,65% dopo esser arrivata fino a +5%


3 - STAMATTINA: EDISON IN SPOLVERO, L'OPA DI EDF È PASSO QUASI OBBLIGATO...
MF - Dow Jones - Edison si è accesa subito questa mattina a piazza Affari. Ha toccato un massimo a quota 0,9930 euro e ora scambia a 0,9785 euro, in rialzo del 4,10%. A tenere banco sono le indiscrezioni di stampa secondo cui Edf avrebbe presentato al Governo italiano e ai soci Delmi la sua proposta per ristrutturare la catena di controllo dell'utility con uscita immediata dei soci italiani, piuttosto che una put a tre anni.

In particolare, Edf farà una proposta ai soci Delmi in cash e asset del settore delle rinnovabili per la loro quota in Edison, valorizzando la società tra 1,15 e 1,3 euro. "Questa ipotesi sarebbe del 15% -25% inferiori rispetto alla proposta di A2A/Delmi a 1,5 euro per azione, respinta da Edf", osservano gli analisti di Unicredit (hold e target price a 0,76 euro su Edison).

Edf chiederà però alla Consob l'esenzione dall'opa obbligatoria, in quanto avrebbe acquisito il controllo nel 2005 e grazie al 19,3% di azioni controllate direttamente non lo avrebbe mai perso. Transalpina di Energia, che controlla il 61,2% di Edison, è oggi controllata da Delmi e Edf al 50% e nel 2005 fu la stessa Tde a lanciare l'opa obbligatoria a 1,86 euro, in virtù del co-controllo Delmi-Edf su Edison. In Tde esistono dei patti parasociali che stabiliscono la governance di Edison e quindi oggi esiste un co-controllo su Edison.

L'unica possibilità di evitare l'opa obbligatoria per Edf, secondo gli esperti di Equita (reduce e targe price a 0,78 euro confermati sul titolo Edison), è che la Consob stabilisca che l'opa lanciata da Tde nel 2005 sia da considerarsi come opa lanciata da Edf stessa, che all'epoca arrivò a detenere, tra la quota tramite Delmi (30,6%) e quella detenuta direttamente (19,3%), poco meno del 50% di Edison.

"La notizia di stampa ci sembra confermare un'accelerazione finale delle trattative per il riassetto, con possibilità di chiudere entro la scadenza del 31 ottobre", commentano stamani anche gli analisti di Intermonte che ritengono molto improbabile la possibilità per Edf di evitare un'opa sulle minorities e quindi confermano il giudizio speculative buy sul titolo.

A2A ha fissato una nuova riunione del consiglio di sorveglianza il 27 ottobre per discutere della ristrutturazione di Edison/ Edipower che dovrebbe tenersi dopo una riunione del consiglio di gestione. "Continuiamo a lavorare sulla base di una scadenza a fine ottobre, quando dovrebbe essere firmato almeno un protocollo d'intesa con gli interessi degli investitori che, lo ricordiamo, riguardano altre società tra cui A2A, che copriamo con un rating hold, e Iren su cui abbiamo buy", conclude Unicredit.

 

EDISONEDFBruno Lescoeurhenri-proglio-edfGiuliano ZuccoliROBERTO BAZZANO