DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA…
Cinzia Meoni per “il Giornale”
«La domanda non è pertinente. Il management è impegnato nell'esecuzione della strategia al 2021 per cui sono ancora disponibili per eventuali operazioni di crescita 2,3 i miliardi. È questo il mantra con cui Generali ha risposto alle domande degli azionisti, pubblicate ieri in vista dell'assemblea del 29 aprile, su eventuali operazioni con Axa, Unicredit e Mediobanca.
Quanto alle preoccupazioni dei soci rispetto una eventuale scalabilità del gruppo, Generali ribadisce che la società «continua a mantenere grande solidità operativa, finanziaria, patrimoniale e di governance».
Il gruppo guidato da Philippe Donnet conferma la strategia di shopping «disciplinata e attenta alle potenziali opportunità», con un focus sul business assicurativo e sull'asset management, e volta a rafforzare la leadership in Europa. Quanto alla Russia, un Paese su cui Generali potrebbe in futuro rafforzare la presa (al momento ha il 38,5% di Ingosstrakh), il Leone «osserva gli sviluppi».
philippe donnet gabriele galateri di genola alberto minali
Tra le recenti acquisizioni che hanno destato più di un interrogativo tra gli azionisti (oltre che tra big come Del Vecchio e Caltagirone) c'è stato l'ingresso di Generali in Cattolica Assicurazioni (con il 24,4% del capitale) su cui più di un socio ha chiesto se ci sia un controllo di fatto.
In merito Generali ha chiarito che l'assicurazione veronese «è una partecipazione collegata» e che la partnership sviluppata in questi mesi ha «una forte logica industriale» e ha già portato frutti: 8 miliardi di asset Cattolica in gestione a Generali Investment Am, oltre a contratti commerciali e di distribuzione
francesco gaetano caltagirone philippe donnet
Nelle 72 pagine del documento hanno preso la parola otto investitori privati e una associazione (ReCommon), alternando richieste di approfondimento sul bilancio e sulla politica di remunerazione, oggetto dei lavori assembleari, a domande sulla strategia di crescita, oltre a quesiti peculiari (sulla spesa, ad esempio, destinata all'utilizzo di aerei privati, nello specifico, 871mila euro oltre che la domanda evergreen: se il presidente creda nel Paradiso).
Non sono mancati spunti in tema Esg in cui Generali è stata chiamata a rispondere dei rapporti commerciali intrattenuti con Cez, Eph e Rwe che, secondo ReCommon, non avrebbero modelli di business coerenti con i principi di sostenibilità portati avanti a Trieste. La compagnia nell'appellarsi al principio di riservatezza, ha preferito non entrare nel dettaglio delle singole posizioni dei clienti.
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