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GIORGIA MELONI PARTE PER WASHINGTON AZZOPPATA - LO SGAMBETTO DI URSULA VON DER LEYEN, CHE HA RIFIUTATO LA PROPOSTA ITALIANA DI RINVIARE L’ENTRATA IN VIGORE DEI CONTRO-DAZI AGLI STATI UNITI: NON CI SARÀ NESSUN RINVIO E LE MISURE ENTRERANNO IN VIGORE IL 15 APRILE, IL GIORNO PRIMA DEL VIAGGIO DELLA DUCETTA IN AMERICA – L’ITALIA OTTIENE LA RIMOZIONE DEL BOURBON DALLA LISTA DEI BENI COLPITI DAI DAZI, MA I TEDESCHI MUGUGNANO: “SE OGNI PAESE INIZIA A ELENCARE PRODOTTI PER CUI AVREBBE UNO SVANTAGGIO, NON RIUSCIREMO MAI A STILARE UNA LISTA SENSATA…”
Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per www.lastampa.it
GIORGIA MELONI - URSULA VON DER LEYEN
L’Italia ha cercato in extremis di convincere i partner europei a rinviare di altre due settimane l’entrata in vigore dei primi contro-dazi, portandola dal 15 al 30 aprile, vale a dire dopo l’attesa visita della premier Giorgia Meloni a Washington. Ma la richiesta è stata respinta: “Non è possibile”.
E così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, presente alla riunione del Consiglio Commercio dell’Ue, si è accodato alla linea comune e ha assicurato il sostegno di Roma alla lista che verrà votata mercoledì.
Un atteggiamento che il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, ha accolto positivamente, ringraziando il vicepremier “per aver capito perfettamente lo spirito di questa trattativa”.
DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI MEME
Roma avrebbe però incassato l’eliminazione del Bourbon dall’elenco dei beni che verranno colpiti con la prima lista di dazi, che entreranno in vigore il 15 aprile.
Una battaglia condotta in tandem con la Francia (e con il sostegno dell’Irlanda) e finalizzata a non surriscaldare il clima nel settore degli alcolici, con Roma e Parigi che intendono salvaguardare il loro export e scongiurare i dazi al 200% minacciati da Trump.
L’atteggiamento dei due governi ha però creato un po’ di fastidio all’esecutivo tedesco, che non ha risparmiato critiche: “Se ogni Paese inizia a elencare i prodotti per i quali avrebbe uno svantaggio, allora non riusciremo mai a stilare una lista sensata – ha sottolineato il ministro dell’Economia, Robert Habeck a margine della riunione a Lussemburgo –. Se ogni Paese insorge dicendo “abbiamo un problema con il vino rosso, con il whiskey o con i pistacchi, allora non ne verrà fuori nulla”. Ma secondo le indiscrezioni che filtrano a poche ore dalla pubblicazione della lista, la Commissione avrebbe accolto questa richiesta.
GIORGIA MELONI TRA DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA DI GIANNELLI
Si va dunque avanti con la tabella di marcia prevista. Mercoledì gli Stati voteranno le due liste di beni ai quali verranno applicati dazi in risposta alle tariffe americane su acciaio e alluminio (l’elenco sarà inviato stasera): la prima (dal valore di 4,5 miliardi di euro) entrerà in vigore il 15 aprile, mentre la seconda – pur entrando in vigore lo stesso giorno – sarà operativa soltanto dal 15 maggio (e riguarderà quasi 20 miliardi di beni).
Una strategia per guadagnare ulteriore tempo da sfruttare in eventuali negoziati con gli Stati Uniti, in parallelo con la definizione della terza lista, quella più significativa, che servirà a rispondere ai dazi americani reciproci e a quelli sulle automobili.
“Noi siamo pronti a negoziare con Washington e abbiamo offerto dazi zero sui beni industriali” ha rivelato Ursula von der Leyen. Sefcovic ha confermato che la proposta è stata avanzata in particolare per l’industria automobilistica (dove l’Europa ha dazi al 10%), ma gli Usa sono andati avanti imponendo il 25%. Lo slovacco, però, è ottimista: “Io credo che prima o poi ci ritroveremo seduti al tavolo del trattative per annullare o comunque ridurre i dazi”.
Nel frattempo bisognerà mettere a punto la risposta agli annunci fatti da Trump il 2 aprile. E qui le posizioni dei governi europei divergono significativamente.
Posto che stiamo parlando di un volume di scambi che vale oltre 300 miliardi, i prodotti da colpire non potranno essere trovati soltanto nel settore dei beni, ma bisognerà andare inevitabilmente in quello dei servizi. E quindi gli occhi sono puntati sulle Big Tech. […]
trump meloni
giorgia meloni - meme by vukic
GIORGIA MELONI TRA DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA DI GIANNELLI
VERTICE EUROPEO PER L UCRAINA A PARIGI
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