CHE GONZI GLI INDONESIANI! HANNO COMPRATO L’INTER, PERCHE’ NON APPIOPPARGLI ANCHE ALITALIA?

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Claudio Antonelli per "Libero"

Si fanno sempre più insistenti le notizie di tagli al personale Alitalia. Tra i 2500 e i 2600 dipendenti. Parallelamente a farsi insistenti sono anche le voci di angeli salvifici che potrebbero arrivare a Roma e salvare dal crac, con tanto di petrodollari, la ex compagnia di bandiera. Fabrizio Pagani, advisor del premier Enrico Letta, avrebbe contattato i fondi sovrani emiratini.

In molti sperano che Etihad (recentemente ha messo un piede in Svizzera) possa aprire il portafoglio per entrare nel capitale di Alitalia. Magari ben indirizzata da uomini politici come Romano Prodi. Nelle settimane precedenti nel parterre di presunti acquirenti era saltato fuori il nome anche di Aeroflot e Hainan. Ora spunta un nuova compagnia. Arriva dal Sudest asiatico è ben capitalizzata e ha da poco annunciato l'intenzione di ordinare da qui al 2025 ben 250 velivoli tra Boeing e Airbus (portando la flotta da 190 a 440 velivoli) e di assumere in dieci anni circa 1200 piloti.

Si chiama Garuda. È la compagnia di bandiera indonesiana. E nelle scorse settimane, secondo quanto risulta a Libero, ha avviato contatti con AirFrance (prima ancora che con Alitalia) per valutare l'eventualità di un importante investimento nella disastrata compagnia aerea romana. Rivolgersi ai francesi è fondamentale. La partnership firmata nel 2009 prevede un accordo della durata di 9 anni e chiunque decidesse di scommettere su Alitalia dovrà avere la benedizione parigina per acquistare il 25% in mano ai francesi.

Inoltre un accordo con AirFrance per una sorta di joint venture permetterebbe di superare tutte le barriere Ue in tema di ingresso di vettori con bandiera extra Unione. Garuda Indonesia entrerà a tutti gli effetti nel network di Skyteam (quello di Alitalia e Airfrance) nel marzo del 2014.

Da tempo opera in stretta connessione con entrambe le società e già lo scorso giugno l'adesione a Skyteam quale ventesimo partner era stata salutata come fondamentale per unire l'Europa Occidentale al Sudest asiatico. In realtà, abbandonando la visione europocentrica, l'accordo in futuro servirà molto di più a Garuda che è intenzionata a crescere in termini di volumi, non solo attorno all'Indonesia, ma anche nell'Europa occidentale.

A maggio 2014 la compagnia lancerà un volo non-stop Giacarta- Londra Gatwick. Ma punta, in competizione con Pal, Philippine Airlines, ad attivarsi su Francoforte e soprattutto Parigi. Quest'ultimo scalo diventerebbe l'hub verso la regione che gravita attorno al grande Stato arcipelago che da solo conta quasi 230 milioni di abitanti. Garuda nella joint venture con AirFrance e Alitalia potrebbe anche portare in dote l'esperienza legata a un successo che si chiama Citilink.

Si tratta della low cost gestita dal 2001 al 2008 come costola della compagnia, poi resa autonoma e lanciata nel mercato competitivo delle isole asiatiche. Risultato? Citilink da sola ha valso il 30% di tutti i ricavi di Garuda. Una dote che si incastrerebbe bene nel puzzle dell'aviazione italo-francese. Il 15 novembre, dopo aver ufficializzato la non partecipazione all'aumento di capitale di Alitalia, il presidente della holding Aifrance-Klm, Alexandre de Juniac, ha dichiarato in un'intervista che la compagnia italiana dovrebbe tagliare il lungo e anche il medio raggio. Concentrarsi sul breve come fa Transavia, la low cost di proprietà del gruppo franco-olandese.

Insomma, Alitalia sopravvive, secondo i francesi, se diventa come Ryanair o easyjet. Anche i numeri diffusi ieri dall'Istat sembrano dare loro ragione. Nel 2007 i passeggeri italiani che usavano vettori tricolore erano il 56%, ora solo il 38%.

Certo, dietro al trend ci sono sia un motivo economico che una necessità; si trovano con il lumicino i voli internazionali diretti dall'Italia e sempre più si rende necessario uno scalo. Spesso via Parigi. Ciò che conta è che da questo scenario non si prescinde e difficilmente cambierà nei prossimi anni. Ecco perché Garuda potrebbe portare le competenze che sembrano piacere ad AirFrance e i soldi che Alitalia aspetta come un assetato nel deserto.

 

hostess etihad a sidney ETHIAD ALITALIA x Etihad-aircraftERICK THOHIR