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IL GOVERNO HA FATTO INCAZZARE DI BRUTTO CONFINDUSTRIA – IL DECRETO CONTRO IL CARO BOLLETTE, APPROVATO IN VIA DEFINITIVA DAL SENATO, È BOCCIATO SENZA APPELLO DALL’ASSOCIAZIONE IMPRENDITORIALE GUIDATA DA EMANUELE ORSINI: “È UNA PAZZIA. NON C’È NIENTE PER L’INDUSTRIA, A FRONTE DI SPESE PER L’ENERGIA CHE SUPERANO I 20 MILIARDI L’ANNO. LE NOSTRE PROPOSTE NON SONO STATE PRESE IN CONSIDERAZIONE” – IL TESTO STANZIA 3 MILIARDI DI EURO PER UN CONTRIBUTO STRAORDINARIO DI 200 EURO IN FAVORE DEI NUCLEI FAMILIARI CON ISEE FINO A 25MILA EURO E PER…

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Estratto dell’articolo di Filippo Santelli per “la Repubblica”

 

BOLLETTE LUCE

«Una pazzia». È molto più di una bocciatura il giudizio di Confindustria sul Decreto Bollette, approvato ieri in via definitiva dal Senato. Quello espresso da Aurelio Regina, delegato all’Energia dell’associazione imprenditoriale, suona come un vero e proprio atto d’accusa verso il governo, per aver scritto un provvedimento «incompleto», e il Parlamento, per non averlo «corretto e rafforzato» come avrebbe potuto [...]

 

Alla premier Meloni vengono riconosciute «le migliori intenzioni », ma il testo finale della norma le tradisce. La richiesta di Regina a Palazzo Chigi è allora di aprire un tavolo di confronto urgente per adottare «misure strutturali in grado di ridurre la bolletta delle imprese», a fronte dello svantaggio competitivo che continuano a pagare con il resto d’Europa e del mondo.

 

giorgia meloni nel video sul decreto bollette 4

In realtà è stata la stessa Meloni a chiedere che il provvedimento contro il caro bollette beneficiasse soprattutto le famiglie: il bonus di 200 euro ai nuclei con Isee sotto i 25mila euro assorbe 1,6 miliardi sui 3 totali.

 

Le critiche di Confindustria però si concentrano sull’altra metà del provvedimento, in teoria dedicata alle imprese: «la sola misura presente», secondo Regina, è la compensazione dei costi dei certificati di emissione Ets, valore 600 milioni. «Al di fuori di questa, già prevista, non c’è nulla per l’industria italiana», a fronte di una bolletta che «supera abbondantemente i 20 miliardi l’anno».

 

GIORGIA MELONI EMANUELE ORSINI

Le critiche di Regina, che esprimono una frustrazione diffusa nel mondo delle manifattura, energivora e non, nascono dalle tante proposte di modifica presentate duranti i lavori in Parlamento. Molte a costo zero, alcune con appoggio trasversale, tutte cadute durante il dibattito.

 

Regina le elenca: estendere l’azzeramento degli oneri di sistema, che beneficia solo i negozi, anche alle Pmi; semplificare le autorizzazioni per le rinnovabili in terreni agricoli limitrofi alle aree industriali; azzerare il differenziale nel costo del gas tra Europa e Italia; distribuire metano a prezzi bassi alle imprese in cambio di investimenti verdi [...]

aurelio reginaBOLLETTA IN FIAMME