LA GRECIA VEDE LA LUCE DOPO LA RECESSIONE - INPS, IN CALO CASSA INTEGRAZIONE - BONOMI CONQUISTA I CLUB MED - LAVAZZA, ADDIO INDIA - MICHELI “L’EX MILIARDARIO” CHE VOLA A WALL STREET - RIHANNA VUOLE IL LIVERPOOL

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1. PIL GRECIA -0,2% CONFERMA SEGNALI USCITA RECESSIONE

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Ansa - La Grecia ha registrato nel secondo trimestre un calo del prodotto interno lordo dello 0,2%, inferiore al -0,5% previsto dagli analisti e con un'ulteriore frenata della contrazione in atto da sei anni. Secondo Bloomberg si tratta di un nuovo segnale che il Paese è in uscita dalla recessione, la peggiore dal dopoguerra, quest'anno.

 

2. CLUB MED: VIA LIBERA DA CONSOB FRANCESE A OPA BONOMI

Ansa - La Amf, la Consob francese, ha approvato l'offerta di Global Resorts (Andrea Bonomi) per Club Med. Lo si legge in una nota in cui si ricorda il prezzo offerto è di 21 euro per azione.

 

3. LAVORO: INPS, IN CALO CASSA INTEGRAZIONE A LUGLIO, -25%

Ansa - A luglio, il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate è stato di 79,5 milioni, con una diminuzione del 25,0% rispetto allo stesso mese del 2013 (106,1 milioni di ore). Lo comunica l'Inps. In calo anche le domande di disoccupazione, a giugno 2014 -3,3% in meno rispetto a giugno 2013.

 

ANDREA BONOMI ANDREA BONOMI

4. LAVAZZA VENDE A CARNATION I 200 BARISTA COFFEE DI DELHI

D.Pol. per il "Corriere della Sera" - Lavazza dice addio all’India. Quanto meno ai coffee shop con base a Delhi, la catena di bar e punti vendita dedicati al dopo pranzo con insegna Barista. Un business che non ha dato i risultati sperati fin dal suo acquisto nel 2007, complici le abitudini locali difficilmente mutabili.

 

La rete con oltre 200 Barista Coffee è stata infatti venduta dalla società torinese, assistita dall’advisor Rothschild, al gruppo Carnation Hospitality guidato da Sanjay Chhabra, base a Dehli, braccio del food e della ristorazione che fa capo alla conglomerata del packaging Rollatainers.

 

La transazione sarebbe avvenuta sulla base di una valutazione di 16,3 milioni di dollari. E segna, più in generale, il disimpegno del gruppo guidato dall’amministratore delegato Antonio Baravalle dalla presenza diretta nel settore retail di bar e coffee shop a marchio proprio. Il mercato indiano resta però strategico per la famiglia piemontese che tiene salda la presa sulla Fresh & Honest Café sempre di Delhi, rilevata sette anni assieme a Barista, ma concentrata sull’attività di distribuzione del brand Lavazza in alberghi, ristoranti e caffé, con macchine tradizionali a grani e con i sistemi a cialde Lavazza Blue.

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Strategico è anche lo stabilimento di Chennai che serve tutto il Paese. La decisione di abbandonare i punti vendita con il brand del gruppo sarebbe una strategia globale, che verrà adottata anche su altri mercati. L’obiettivo è concentrarsi sul core business: produttore e fornitore di materia prima.

 

5. MICHELI "SBANCA" WALL STREET

M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Al Nasdaq c’è una società che si agita più dei vituperati bitcoin: Intercept. Solo nel 2014 ha toccato un minimo a 42,41 dollari e un massimo a 497. A gennaio era esplosa del 260% in poche ore portando la capitalizzazione a 8,8 miliardi di dollari. Ieri il copione si è ripetuto. La società che quotava lunedì sotto i 240 dollari è salita fino a 341 per poi riallinearsi sui 300 dollari (+26%). In questo caso però la speculazione che domina il mercato dei bitcoin non c’entra anche se per una società di 45 dipendenti, con sede nel Meatpacking District di New York, la volatilità è indiscutibile.

lavazza


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È il mondo del biotech che in Italia fatichiamo a capire inseguendo solo il sogno delle start up digitali ma che, con la vendita di Eos a fine 2013 a Clovis per mezzo miliardo, ha dimostrato di poter funzionare. Intercept il cui primo azionista è il fondo Genextra fondato da Francesco Micheli sta sviluppando l’Obeticholic acid che promette, sulla base dei test, di diventare entro il 2015 un farmaco per una epatite cronica del fegato nota come Nash (nonalcoholic steatohepatitis).

 

Ogni volta che emergono dei dati nuovi il titolo parte per la sua corsa sfrenata. E, difatti, lunedì sera Intercept ha reso noti ulteriori aggiornamenti sui test che dimostrano come la risposta alla molecola sia positiva sul 46% dei pazienti contro il 21% dell’effetto placebo. Secondo Deutsche Bank il mercato potenziale di questo farmaco tocca i 9 miliardi di fatturato all’anno.

micheli francesco micheli francesco

 

Se continua così anche la testata americana Forbes sarà costretta a rivedere la formula con cui parla di Micheli: «Former billionaire» (entrò nella classifica nel 2001). Anche se in effetti c’è di peggio nella vita che essere stati degli «ex miliardari».

 

6. FAMIGLIA THYSSEN IN CORSA PER PETROLVALVES

C.Fe. per “Il Sole 24 Ore” - C'è anche un ramo della famiglia Thyssen, imprenditori tedeschi dell'acciaio con il colosso ThyssenKrupp, tra i contendenti in corsa per acquistare il gruppo Petrolvalves. La famiglia Thyssen, che ha enormi disponibilità economiche, non starebbe partecipando all'asta per l'azienda di Varese con la propria azienda, ma tramite il family office personale, la Tdg Holding.

 

thyssen kruppthyssen krupp

Nell'asta per Petrolvalves, che fa capo alle famiglie Candiani e Lualdi e al fondo Sator di Matteo Arpe, secondo quanto indicato dal servizio Mergermarket, ieri la famiglia Thyssen avrebbe fatto un'offerta al pari del colosso statunitense General Electric Oil e dell'altro gruppo industriale Usa Pentair. L'asticella dell'offerta è tuttavia molto alta: si parla di una valutazione di 1,1 miliardi per la società che ha in pancia 200 milioni di liquidità. In campo, ci sarebbe anche il fondo Permira, probabilmente alleato alla famiglia Lualdi, che ha il 40% del gruppo e che è compratrice delle altre quote.

 

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Petrolvalves ha registrato un margine operativo lordo di 78 milioni su un fatturato di 223 milioni lo scorso esercizio. Si tratta di un nuovo riassetto per l'azienda di Varese, dopo che oltre un anno fa ha fatto il suo ingresso tra i soci Sator: la società di Matteo Arpe è entrata in Petrolvalves nel 2013 per promuovere un consolidamento nel settore. (

 

7. L'INDONESIANA PT BUMI SULL'ORLO DEL DEFAULT

C.Po. per “Il Sole 24 Ore - Autogol evitato in extremis per Pt Bumi Resources, il gruppo minerario appartenente alla famiglia Bakrie, a lungo corteggiata perché entrasse con Thohir nella nuova compagine societaria dell'Inter. L'azienda di Giacarta ha infatti evitato ieri di entrare ufficialmente in default su un bond giunto a maturazione grazie alla decisione dei suoi obbligazionisti di accettare di esprimersi entro il 22 agosto sul piano della società che prevede un concambio di titoli nuovi con quelli giunti a termine.

 

rihanna scrive pele sulla guanciarihanna scrive pele sulla guancia

Ieri in teoria Bumi avrebbe dovuto ripagare interamente il "principal" di 375 milioni investito a suo tempo dai bondholder. Invece si è limitata a pagare gli interessi maturati rimandando alla fine della prossima settimana, con l'esito del referendum, ogni mossa relativa al rimborso dei 375 milioni.

 

L'azienda si dice ora fiduciosa che la maggioranza degli azionisti accetterà il concambio contando anche sul fatto che un default non rientra nell'interesse di nessuno, tantomeno di creditori che non sono in alto nella scala delle garanzie. Ma se il peggio per il momento è evitato, la palla resta ancora pericolosamente vicina alla linea della porta: il default resta possibile e sarebbe il primo in Indonesia da novembre, quando, guarda a caso, un'altra azienda della famiglia, Pt Bakrie Telecom, saltò un pagamento su un bond per 380 milioni di dollari.

rihanna posa per i suoi german boysrihanna posa per i suoi german boys

 

8. RIHANNA VUOLE COMPRARE IL LIVERPOOL

R.Fi. per “Il Sole 24 Ore - Terminati i mondiali in Brasile, non accenna a scendere la febbre per il calcio. Le notizie sul mercato impazzano, con i club pronti a rafforzarsi in vista dell'imminente avvio di molti campionati nazionali. Ieri tuttavia l'attenzione dei tifosi è stata catalizzata da una notizia arrivata dal mondo della musica: Rihanna, cantante di origine caraibica, vorrebbe comprare il Liverpool, di cui è una gran tifosa.

 

rihanna pazza per la germaniarihanna pazza per la germania

La notizia è stata riportata dal Daily Mail e poi è rimbalzata immediatamente ovunque. Rihanna da tempo aveva manifestato, senza peraltro raccogliere particolare credito, il desiderio di far parte di un club britannico, di proprietà dell'americana Fenway Sports Group. Che peraltro non ha intenzione di vendere.

 

9. GIOCO DI RESPONSABILITÀ TRA LEHMAN ED E&Y

R.Fi. per “Il Sole 24 Ore - Nell'ambito di un arbitrato, tre giudici Usa hanno stabilito in aprile che è stato il top management di Lehman Brothers, non la società di revisione Ernst & Young, a essere responsabile di manovre contabili controverse, note come Repo 105. Lo scrive il New York Times parlando di una decisione che non era mai emersa finora.

 

lehman brothers lehman brothers

Tale decisione rischia di complicare due casi: il primo, una causa ancora in corso depositata dalla procura generale dello Stato di New York nel 2010 e riguardante il collasso di Lehman. In essa E&Y è accusata di aver aiutato Lehman a mettere a punto frodi contabili sottostimando operazioni a debito prima del crack del 2008; il secondo riguarda la Sec, che non prese provvedimenti contro Lehman e i suoi top manager. Colpevoli o no, si sta ancora cercando di recuperare i danni subiti dagli investitori.