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I QUATTRO GIORNI PIU’ LUNGHI DELLA BANCA PIU’ ANTICA DEL MONDO - ENTRO GIOVEDI’ ALLE 14 SI DECIDE IL DESTINO DEL MONTEPASCHI: SI CHIUDE L’AUMENTO DI CAPITALE - GERMANIA ENTRA A GAMBA TESA CONTRO L’INTERVENTO PUBBLICO, MA PADOAN HA PRONTO UN DECRETO

 

Teodoro Chiarelli per la Stampa

 

SEDE CENTRALE MONTE DEI PASCHI DI SIENASEDE CENTRALE MONTE DEI PASCHI DI SIENA

I quattro giorni più lunghi della recente storia bancaria italiana iniziano questa mattina alle 9. Parte infatti il tanto atteso e periglioso aumento di capitale del Monte dei Paschi di Siena, la banca più antica del mondo, ormai da alcuni anni sulla graticola.

 

Per l' offerta pubblica da 5 miliardi, dedicata per il 30% agli azionisti e per il 5% al pubblico indistinto, il termine è mercoledì 21 alle 14, mentre ci saranno 24 ore in più per il collocamento istituzionale (il 65% dell' offerta globale).

 

MARCO MORELLI MARCO MORELLI

Il rischio che l' operazione di mercato lanciata da Mps, con la conversione dei bond subordinati e l' aumento di capitale, possa fallire, anche solo parzialmente, è reale e non se lo nascondono né i vertici della banca senese, né il ministero del Tesoro e Palazzo Chigi. Si tratta di capire se il salvataggio della banca di Rocca Salimbeni possa passare solo per la soluzione privata o se, al contrario, sia indispensabile aprire l' ombrello pubblico.

Christoph SchmidtChristoph Schmidt

 

Cosa che continua a suscitare polemiche in Europa. A Bruxelles non sono in pochi a storcere il naso su un eventuale intervento statale. A Berlino sono apertamente ostili. E il fatto che l' Italia sia politicamente debole dopo la caduta del governo di Matteo Renzi e il faticoso avvio dell' esecutivo di Paolo Gentiloni, non aiuta.

 

Non è certo un caso che ieri sia intervenuto a gamba tesa uno stretto collaboratore di Angela Merkel. Christoph Schmidt, uno dei 5 saggi consiglieri economici della cancelliera tedesca non ha usato mezzi termini in un' intervista alla Westdeutsche Allgemaine Zeitung (Waz) riportata da Bloomberg: «Il salvataggio di Mps dovrebbe avvenire secondo le regole concordate, cioè i creditori della banca devono contribuire al soccorso, non il contribuente. «Se l' Italia non rispetta le regole alla prima grande prova, l' unione bancaria non è credibile».

consiglieri economici Merkel1consiglieri economici Merkel1

 

Quattro giorni, dunque, per giocarsi il tutto per tutto ed evitare l' intervento dello Stato: conversione dei bond subordinati, con l' obiettivo di portare a casa almeno un altro miliardo e mezzo, collocamento istituzionale, con il ruolo di anchor investor che si spera ancora il Qatar voglia ricoprire (con un investimento di circa un miliardo). E maxi-cartolarizzazione di 27,7 miliardi di sofferenze per la quale si attende ancora la firma di Atlante.

 

PADOAN SMORFIEPADOAN SMORFIE

Le incognite riguardano sia il numero di obbligazionisti che effettivamente decideranno di convertire i loro bond in azioni, sia l' effettiva disponibilità degli investitori a sottoscrivere l' aumento di capitale. Le due operazioni sono per altro strettamente legate tra loro. E le scadenze sono state studiate per garantire uno sviluppo ordinato dell' intera operazione: alle 14 di mercoledì 21 dicembre il termine per la conversione dei bond; stessa dead line per la parte di aumento dedicato ad azionisti (30%) e pubblico indistinto (5%); alle 14 del 22 dicembre lo stop all' aumento per gli istituzionali. E anche le riunioni del cda, oggi a Milano e venerdì a Siena, sono calendarizzate prima per seguire l' avvio del piano e poi per prendere atto dell' esito dell' intera operazione e prendere le decisioni conseguenti.

jamie dimon jpmorganjamie dimon jpmorgan

 

Alla mala parata non resta che la soluzione pronta nel cassetto del governo: un decreto con una soluzione "di sistema" per le banche. Un fondo per i salvataggi da 15 miliardi, da utilizzare non solo per Mps, ma anche per altri istituti in crisi, dalle venete a Carige.