DOMANI, L’INFERNO? - INCUBO DI UN LUNEDI’ NERO PER L’EUROZONA: MISSILI “SPREAD” TERRA-TERRA TEDESCHI PUNTATI SU SPAGNA E GRECIA – ATENE AVRA’ ALTRI 20 MILIARDI DI “AIUTI” (OLTRE AI 240 PREVISTI) E LA RECESSIONE AVANZA - A MADRID CLIMA DA GUERRA CIVILE MA LE BANCHE PROSCIUGANO ALTRI 15 MILIARDI: IL GOVERNO VARA UNA FINANZIARIA DI SANGUE MENTRE SCHIZZA IL DEBITO PUBBLICO E L’ECONOMIA SPROFONDA…

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Vittorio Da Rold per ilsole24ore.com

Spagna e Grecia prenotano un lunedì di fuoco sui mercati e sugli spread. Joerg Asmussen, membro del board della Bce, ritiene che la Grecia avrà bisogno di nuovi aiuti (si parla di 20 miliardi oltre ai 240 miliardi di euro già sul piatto) così come previsto e ribadito anche dal Fmi a causa della recessione (-7%) e del calo delle entrate.
Gli aiuti però non verranno dalla Bce ma solo dai paesi dell'eurozona, ha spiegato a scanso di equivoci il membro tedesco del board della Bce.

Comunque nonostante la troika, che arriverà domenica, non rilascerà un rapporto tranquillizzante, Atene, secondo la stampa tedesca, riceverà i 31 miliardi di aiuti della tranche a cui se ne aggiungeranno altri 20. Come e in che forma avverrà il nuovo esborso, però non è dato ancora sapere. Per ora.

Spagna in fibrillazione. Madrid comincia a mettere nero su bianco i costi del salvataggio delle banche che passano ancora dall'Erario. Il rapporto deficit Pil della Spagna per il 2011 ha raggiunto il 9,44%, contro l'8,9% stimato inizialmente: lo ha reso noto il ministro delle Finanze spagnolo, Cristobal Montoro, secondo il quale il dato per il 2012 dovrebbe attestarsi al 7,4% contro il 6,3% previsto. Come mai?

Montoro, che ha presentato in Parlamento il progetto di legge finanziaria per il 2013 approvato dal governo, ha spiegato che l'aumento è dovuto soprattutto alle forti perdite del settore bancario e ai relativi aiuti di Stato. Tra il 2011 e il 2012 gli aiuti alle banche equivalgono per lo Stato ad assumersi una perdita pari a 15 miliardi di euro, nonostante Montoro abbia sottolineato come gli istituti finanziari si siano impegnati a rimborsare il prestito e dunque la cifra non verrà considerata dall'Ue come un'infrazione per deficit eccessivo.

Secondo quanto si legge nel progetto di legge Finanziaria approvato dal governo spagnolo il debito pubblico della Spagna salirà all'85% del Pil alla fine del 2012, con il dato stimato per l'anno successivo al 90,5%: cifre ben superiori a quelle previste in precedenza.

Il debito aveva raggiunto nel 2011 un livello relativamente basso nel quadro dell'Ue (il 68,5% del Pil) ma è destinato ad aumentare fortemente dati i costi legati alle necessità di finanziamento sui mercati e ai relativi interessi, oltre che al piano di salvataggio europeo delle banche spagnole. Il governo prevede un fabbisogno lordo di 207,173 miliardi di euro per il 2012 contro gli 86 miliardi di euro lordi del 2011.

 

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