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1.HP CONFERMA SPIN-OFF TRA PC-STAMPANTI E SERVIZI, CLOSING ENTRO 2015
(LaPresse/AP) - Hewlett-Packard ha ufficializzato la sua intenzione di procedere a uno spin-off, separando le attività dell'area computer e stampanti da quelle di hardware, software e servizi per le imprese. La ristrutturazione servirà al gruppo a cambiare passo, dopo che negli ultimi 12 trimestri i conti sono finiti in rosso ben 11 volte. Le nuova società autonoma di Pc e stampanti si chiamerà Hp Inc., mentre quella dei servizi alle imprese assumerà il nome di Hewlett-Packard Enterprise.
I ceo saranno rispettivamente Dion Weisler e Meg Whitman. "La decisione di farci in due società leader di mercato sottolinea il nostro impegno per il piano di rilancio", ha dichiarato Whitman, aggiungendo che "ciascuna società avrà l'indipendenza, la messa a fuoco, le risorse finanziarie e la flessibilità di cui hanno bisogno per adattarsi rapidamente alle dinamiche del mercato e dei clienti". La scissione, se approvata dal board della società, dovrebbe chiudersi entro la fine dell'anno fiscale 2015 ed essere sottoposto all'approvazione degli azionisti di entrambe le società.
Durante il suo trimestre più recente, Hp ha registrato un fatturato di 27,6 miliardi di dollari, in crescita dell'1% su anno. L'area Pc e stampanti ha contribuito ai ricavi per il 51%. Il gruppo prevede di completare l'ultima tornata di licenziamenti questo mese, provvedimento che interesserà tra le 11 mila e le 16 mila persone. Hp ha mantenuto invariata la sua previsione sui risultati per l'anno fiscale 2014, visti tra 3,70 e 3,74 dollari per azione, e per l'esercizio seguente, con utile stimato tra 3,83 e 4,03 dollari per azione. A circa tre quarti d'ora dall'apertura dei mercati, Hp mostra un incremento del 6% nel pre-market a 37,31 dollari.
2.YAHOO! E GOOGLE PUNTANO SULLE CHAT STILE WHATSAPP - E FACEBOOK POTREBBE APRIRE ALLO SCAMBIO DI DENARO SU MESSENGER
Il mercato delle chat fa sempre più gola ai big dell'hi-tech. Ultimi in ordine di tempo sono Yahoo! e Google. La prima società, dopo le voci sulla tentata acquisizione di Snapchat, ha rilevato la società MessageMe. Big G, invece, starebbe testando in India un servizio in stile WhatsApp, il re della chat acquisito da Facebook, che possiede anche Messenger. E proprio su Messenger, stando ad alcuni rumors, potrebbe arrivare un sistema di pagamenti 'mobile' per inviare denaro ai propri contatti.
Con l'acquisizione di MessageMe, i cui termini finanziari non sono noti, Yahoo punta a sviluppare un suo servizio mobile di messaggeria istantanea. La società rilevata, che secondo gli analisti ha un valore vicino ai 12 milioni di dollari, nelle prossime settimane chiuderà la sua app, che conta 5 milioni di utenti. Nei giorno scorsi, secondo il Wall Street Journal, la compagnia californiana aveva tentato di investire in Snapchat, la chat con 100 milioni di utenti famosa per i messaggini che si autoeliminano dopo un breve arco di tempo, molto popolare tra i giovani.
Invece Google, stando al quotidiano finanziario indiano Economic Times, avrebbe iniziato a testare un servizio di messaggeria istantanea simile a WhatsApp in India e in altri paesi emergenti. Il lancio potrebbe avvenire agli inizi del 2015 in concomitanza con la presentazione di Android One, smartphone 'low cost' destinato proprio ai mercati emergenti.
In casa Facebook, invece, secondo il sito TechCrunch potrebbe arrivare in futuro un sistema di pagamenti mobile legato alla app Messenger, i cui utenti, insieme ai messaggini, presto potrebbero scambiarsi anche denaro.
3.DIPENDENTI NOKIA IN SCIOPERO - «ANNUNCIATI 150 LICENZIAMENTI»
Lavoratori Nokia in sciopero contro i 150 licenziamenti annunciati venerdì scorso. I lavoratori, dalle 7 di lunedì mattina, hanno incrociato le braccia bloccando le attività della sede di Cassina de’ Pecchi (Milano), la più colpita dal provvedimento, che interessa 4 lavoratori a Roma, oggi in assemblea, e 2 a Napoli. «Andiamo avanti a oltranza - spiega un delegato della Rsu - finché la Proprietà non ritirerà tutte le lettere di licenziamento e mercoledì saremo in piazza a Milano al summit Ue sul lavoro». Secondo le stime sindacali, l’azienda ha già cancellato 2.500 posti di lavoro dal 2007 a oggi, oltre l’83% della forza lavoro in Italia.
IL MINISTRO
Sabato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, aveva chiesto a Nokia di ritirare le 150 lettere di mobilità inviate venerdì in tutta Italia. Il ministro, invitato in Bicocca per un convegno, era stato accolto da una dipendente Nokia con un volantino di protesta sui licenziamenti. «Chiedo all’azienda di ritirare questo provvedimento - ha detto Poletti -, non si fa, si discute e vediamo cosa possiamo fare. Se una persona perde il posto di lavoro non è solo lei, ma è tutta la comunità che soffre. Il mio impegno c’è tutto e quando sarà finito questo incontro ne parliamo».
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