dazi di trump su sneaker

VUOI VEDERE CHE I DAZI FARANNO LE SCARPE AGLI STATES? - L'EFFETTO DELLE TARIFFE VOLUTE DA TRUMP, ESTESE A CINA, SUD-EST ASIATICO E MESSICO, RISCHIA DI LASCIARE GLI AMERICANI...SENZA SCARPE, O LI COSTRINGERA' A PAGARLE MOLTISSIMO (IL MADE IN USA NELLE CALZATURE E' QUASI INESISTENTE: SI PRODUCONO TUTTE ALL'ESTERO) - SECONDO UBS, CON UN DAZIO DEL 20% DAL VIETNAM, I PRODUTTORI DI CALZATURE SPORTIVE (NIKE, ADIDAS, PUMA) DOVREBBERO RIENTRARE DEI MANCATI GUADAGNI ALZANDO I PREZZI...

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Estratto dell’articolo di Sara Bennewitz per “la Repubblica”

 

DONALD TRUMP - DAZI COMMERCIALI

A piedi nudi nel parco. Perché i dazi voluti dal presidente Trump rischiano di far restare gli americani senza sneaker o di costringerli a pagare molto di più. Non solo il Made in Usa delle calzature è molto limitato, ma finora anche le scorte dei grandi negozi sportivi non sono aumentate a sufficienza, per prepararsi ai rincari che verranno.

 

Se gli Usa dovessero, come pare, estendere i dazi praticati a Cina e Messico anche ad altri Paesi asiatici come Vietnam, Cambogia e Bangladesh, per gli sportivi americani sarebbero dolori.

 

guerra commerciale stati uniti cina

Soprattutto il Vietnam da anni è diventato meta della produzione di scarpe da ginnastica, abbigliamento e attrezzi sportivi dei maggiori marchi del settore. Nike, ad esempio, a fine 2024 aveva nel Paese del sud est asiatico ben 71 fabbriche di fornitori che producono abbigliamento per il colosso sportivo, 13 dedicate alle attrezzature e altre 13 specializzate in scarpe da corsa o da ginnastica, sia per il marchio dello Swoosh che per la controllata Converse.

 

(…) Ubs stima ad esempio che Adidas produca circa il 38% delle sue calzature nel Paese e solo il 14% in Cina, mentre Puma ha delocalizzato in Vietnam il 30% delle sue scarpe ma continua a produrre in Cina il 32%. Tuttavia nel 2024 Adidas ha realizzato negli Usa il 21% del suo fatturato, mentre Puma addirittura il 22%. Con una quota di circa il 30%.

 

sneakers di donald trump con la scritta fight fight fight

(...) «Ipotizzando un dazio alle importazioni di calzature dal Vietnam del 20% - prosegue l’esperto di Ubs – le aziende dello sportswear potrebbero accusare un calo del margini 2025 di circa l’1%, senza contare che gli Usa sono già il Paese dove la marginalità del settore sportswear è tra le più basse al mondo.

 

Compensare completamente questo impatto ribaltando il costo a carico dei consumatori richiederebbe un aumento medio dei prezzi a una cifra, che riteniamo improbabile dato il contesto attuale dei consumi Usa».

 

Certo i marchi dello sport potrebbero trovare soluzioni alternative, puntare su scarpe di maggiore qualità, rilocalizzare alcune produzioni in Usa, ma per i segmenti di sneaker basici e da bambino, tenere i prezzi stabili sarà un esercizio impervio. Nike, ad esempio, da anni ha riportato in patria alcune produzioni di alta gamma, come le suole delle sue Nike Air in Oregon e Missouri, dove utilizza almeno il 25% di polimeri da scarti riciclati.

 

DAZIFASCISMO - MEME BY EMILIANO CARLI

Ma si tratta di sneaker di “lusso” con prezzi superiori a 100 dollari. Insomma, se gli americani si sono lamentati con Biden per l’aumento del prezzo di una dozzina di uova (salito da 1,5 dollari nel 2019 a 4,9 dollari), immaginate cosa potrebbe succedere se dovessero iniziare a salire quelli delle sneaker.

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DAZIAMI MA DI BACI SAZIAMI - MEME BY EMILIANO CARLI